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25 gennaio 2012

Rapina a Mano Armata e Il Bacio dell'Assassino edizioni Criterion

Dopo la recensione del DVD di Orizzonti di Gloria, passo a quella per Rapina a Mano Armata nell'edizione Criterion del 2011. Si tratta di un'edizione doppia perché contiene anche il film Il Bacio dell'Assassino come extra in un secondo disco DVD (unico disco per l'edizione Blu-ray).

A differenza di Orizzonti di Gloria, il trasferimento di Rapina a Mano Armata è stato effettuato a partire da una pellicola negativa, acquisita in alta definizione a 2K e manualmente ripulita da graffi, segni del tempo e instabilità. Il film non è mai stato così incisivo: ottima definizione dei dettagli, precisione nei contorni e graduali sfumature di grigio.

Le sempre puntualissime note tecniche della Criterion non parlano però del trasferimento di Il Bacio dell'Assassino: sul web viene indicato come è un nuovo trasferimento in alta definizione ma non si fa menzione se a partire da una copia positiva o dal negativo (più probabile la prima). Ad ogni modo, il secondo film di Kubrick guadagna anch'esso una veste splendida, assolutamente non confrontabile con il piatto trasferimento della MGM del 2002.

Nessuna supervisione sui trasferimenti da parte di Leon Vitali, né per Rapina a Mano Armata, presentato in 1.66:1, né per Il Bacio dell'Assassino trasferito in open matte 1.33:1. Ottime entrambe le scelte: ridurre a 1.66:1 il primo film di Kubrick sarebbe stata una forzatura perché dimostra una composizione dell'immagine sostanzialmente quadrata con buona parte dell'azione concentrata nella parte bassa dello schermo (specie nel balletto e negli inseguimenti notturni).

Gli extra per Rapina a Mano Armata comprendono il trailer e una serie di interviste, a cominciare dalla seconda parte dell'intervista a James B. Harris presente in Orizzonti di Gloria: qui il produttore racconta la genesi della Harris-Kubrick Pictures e la lavorazione del film noir, produzione indipendente annidata a Hollywood; altri venti minuti molto piacevoli e interessanti.

Il critico Robert Polito, autore della biografia di Jim Thompson, racconta il controverso rapporto tra lo scrittore noir e Kubrick, una collaborazione iniziata proprio con Rapina a Mano Armata e proseguita con Orizzonti di Gloria e i progetti incompiuti I Stole $16,000,000 e Lunatic at Large.

Questi due contributi sono corredate di nuovo con moltissime fotografie d'epoca, anche se in alcuni casi le stesse presenti nelle interviste di Orizzonti di Gloria.

Infine, una trasmissione francese del 1984 presenta un'intervista a Sterling Hayden in cui l'attore, nella sua terrazza con vista sulla baia di San Francisco, si presenta in tutta la sua spiazzante originalità da vero outsider di Hollywood e ripercorre i propri successi e fallimenti, come soldato in guerra, attore in western e pentito testimone durante il Maccartismo. Assolutamente interessante, anche al di là del bel ricordo di Kubrick durante Rapina a Mano Armata e Il Dr. Stranamore. Assieme a James Mason, Hayden è stato l'unico attore per cui Kubrick abbia scritto un ricordo nel giorno della sua morte, celebrandone appunto l'eccentricità da antieroe americano d'altri tempi, qualità perfettamente evidenti in questo filmato.

Per Il Bacio dell'Assassino come contenuti extra abbiamo il trailer e un'intervista al critico Geoffrey O'Brien che in dieci minuti esamina gli elementi tipici del cinema di Kubrick già presenti in questo film senza però fare un semplice elenco e anzi riuscendo a mettere a fuoco il carattere sì acerbo ma interessante di questo film. Il critico si concentra sull'uso degli ambienti e delle location newyorchesi, sulla fotografia raffinata, sulla narrazione circolare con spiazzanti salti logici e sull'incombente senso di desolazione e fallimento che pervade l'intera opera.

Il libretto, a differenza di Orizzonti di Gloria, non presenta fotografie ma bellissimi disegni a matita che ripropongono le scene del film con una meravigliosa atmosfera noir: un'opera d'arte a sé stante. All'interno un saggio di Haden Guest (leggibile anche online sul sito Criterion) e un estratto da un'intervista a Marie Windsor del 1992 con alcuni aneddoti sulla lavorazione del film.

Nella sezione Risorse, la scheda tecnica dell'edizione e una scansione in alta risoluzione della copertina.

19 gennaio 2012

Borsa di studio per una ricerca su Kubrick

Un accademico ha ricevuto una borsa di studio di 76 mila sterline per studiare il cinema di Stanley Kubrick e gli influssi della cultura ebraica nelle sue opere.

Il Dottor Nathan Abrams della Bangor Univesity del Galles trascorrerà nove mesi tra le carte del Kubrick Archive e intervisterà alcuni degli esponenti della comunità culturale ebraica di New York.

"Nonostante una grande quantità di libri sull'opera di Kubrick – e Kubrick è probabilmente uno dei registi su cui più si è scritto dopo Alfred Hitchcock – pochi sono i volumi basati su ricerche originali nei suoi archivi, né è mai stato considerato con la dovuta attenzione il suo background culturale e etnico."

Mentre io spero che non venga fuori un saggio tipo The Wolf at the Door, voi cercate di reprimere l'invidia, che è un peccato mortale.

Academic gets £76k grant to focus on filmmaker Stanley Kubrick, Wales Online 19.01.2012

14 gennaio 2012

Orizzonti di Gloria edizione Criterion

Con il classico ritardo a cui ormai avrete fatto l'abitudine, recensisco il DVD di Orizzonti di Gloria nell'edizione Criterion del 2010. Seguirà quella di Rapina a Mano Armata, sempre per la Criterion.

Orizzonti di Gloria è stato trasferito dalla Criterion a partire di una copia conservata alla Università della California, Los Angeles. Nonostante i crediti finali indichino che il film è stato restaurato dall'archivio cinema e TV della UCLA in collaborazione con la MGM, non parlerei di vero restauro perché il lavoro non è partito da un negativo del film, ma da un telecine HD Spirit 2K della copia in pellicola, ripulita manualmente da sporco, graffi e instabilità varie.

Piccola nota su questo lavoro: tra i finanziatori compare la Film Foundation, organizzazione no-profit per la conservazione dei film americani che lo stesso Kubrick aveva contribuito a creare sottoscrivendo l'appello di Martin Scorsese nel 1990.

Il trasferimento di Orizzonti di Gloria, supervisionato da Robert Gitt con la consulenza di Leon Vitali, è presentato in formato 1.66:1 come nelle proiezioni cinematografiche d'epoca. Il precedente trasferimento della MGM era invece open matte, ossia a schermo pieno 1.33:1.

Il film è stato distribuito sia in DVD che in Blu-ray. Non ho ancora visto l'edizione in alta definizione perché, a differenza dei dischi della Warner, questa edizione Criterion è Regione A (l'equivalente della Regione 1 dei DVD) e serve un lettore dezonato per leggerla. La versione in DVD (anch'essa bloccata R1) presenta un video sicuramente più pulito dell'edizione MGM, con maggior definizione e incisività, e notevolmente più scuro, senza tuttavia scadere negli errori commessi per l'edizione del 40esimo anniversario di Dr. Stranamore. Nel complesso l'immagine risulta un po' troppo morbida, quasi sfumata, e sono visibili diversi artefatti della codifica digitale, in particolare un piuttosto evidente e fastidioso edge enhancing. A giudicare dalle capture delle recensioni online, il trasferimento in alta definizione dovrebbe essere al contrario ottimo.

Nella migliore tradizione Criterion, il film è accompagnato da un nutrito pacchetto di contenuti extra (ne avevamo già parlato aspettando l'uscita del disco): si inizia con un commento del critico Gary Giddins, autore di un libro sul cinema classico hollywoodiano.

Con un inarrestabile parlantina, Giddins snocciola una quantità notevole di informazioni e grazie alla sua competenza storica riesce a frullare senza sosta bio-filmografie degli attori, informazioni sulle location tedesche, riferimenti al corpus d'opere kubrickiano, confronti con il romanzo di Humphrey Cobb da cui è tratto il film, dettagli di produzione (contratti, budget, tempistica), il contesto storico, la posizione di Orizzonti di Gloria all'interno del genere bellico e in confronto ai più consueti film hollywoodiani.

Tra i momenti migliori, la lettura delle pagine del romanzo che descrivono uno dei personaggi che hanno composto il Colonnello Dax cinematografico durante la scena dell'attacco al Formicaio: l'aderenza del film alla prosa di Cobb ci ricorda come Kubrick si sia sempre preoccupato di mantenere a film finito l'impressione originaria avuta durante la lettura di un romanzo. A trascrivere il commento si otterrebbe un gustoso libretto onnicomprensivo sul film. Ben fatto, Criterion.

Segue una serie di interviste: la prima è un estratto audio dal'intervista di Jeremy Bernstein a Stanley Kubrick, già pubblicata in CD con lo Stanley Kubrick Achives della Taschen e riproposta integralmente anche nell'edizione speciale di 2001: Odissea nello Spazio; qui i due minuti sono accompagnati da una serie di fotografie di scena dalla lavorazione di Orizzonti di Gloria.

Christiane Kubrick fornisce il consueto racconto su come ha conosciuto il regista grazie al ruolo della ragazza nella locanda, ma per la prima volta ricorda con puntualità la lavorazione di quella scena, spiegando tanto il senso della canzone da lei cantata quanto il metodo registico di Kubrick con gli attori.

Non poteva mancare un'intervista a Jan Harlan, ormai ben oltre il presenzialismo più sfrenato: nonostante con Orizzonti di Gloria non c'entri assolutamente nulla, dobbiamo sorbirci ancora la sua melliflua prosopopea critica sul cinema di Kubrick. Stavolta, non potendosi aggrappare a nulla di concreto, Harlan blatera saltando di palo in frasca da Malcolm McDowell a Johann Strauss, da Napoleone Bonaparte a Eyes Wide Shut, perdendo il filo del discorso in più di un'occasione.

L'intervista migliore è quella a James B. Harris, produttore del film e partner artistico di Kubrick per sette anni. Per 22 minuti Harris, ancora acuto e preciso nonostante gli 82 anni al momento dell'intervista, ricorda la produzione in Germania del film, vari aneddoti durante le riprese e alcuni momenti con Kubrick che fanno capire quanto collaborativo fosse il loro sodalizio e quanto legati fossero in quegli anni.

Particolare non da poco, ogni intervista è inframmezzata da bellissime fotografie d'epoca che nella maggior parte dei casi sono inedite. A giudicare dai crediti del DVD, questa collezione deriva dallo Stanley Kubrick Archive dell'Università delle Arti di Londra, dagli archivi della MGM e dalle foto conservate da Harris. Finalmente un ottimo lavoro di ricerca per presentare contenuti nuovi al posto della solita dozzina di foto che ormai conosciamo a memoria.

Gli extra si chiudono con il trailer del film, un talk show inglese del 1979 con ospite Kirk Douglas, il quale però parla di Kubrick e di Orizzonti di Gloria molto poco, e un estratto da un telegiornale francese del 1997 in cui si ricorda l'episodio della Prima Guerra Mondiale che aveva ispirato il romanzo di partenza.

Consueta eleganza per i menu del disco (il principale è un montaggio delle carrellate nelle trincee sul valzer Künstlerleben di Strauss), e libretto con saggio critico d'ordinanza (di James Naremore).

Nella sezione Risorse trovate la scheda tecnica dell'edizione e una scansione in alta risoluzione della copertina.

13 gennaio 2012

Vincent D'Onofrio e il fantasma di Kubrick


L'indimenticabile Palla di Lardo di Full Metal Jacket, al secolo Vincent D'Onofrio, ha recentemente debuttato dietro la macchina da presa con l'horror Don't go in the woods, un bizzarro mix di slasher e musical.

Inevitabile parlare di Kubrick durante le interviste promozionali, e quando un giornalista di Entertainment Weekly gli ha chiesto se dirigendo il suo film avesse mai pensato a Kubrick o agli altri importanti registi con cui ha lavorato come attore, D'Onofrio ha risposto:
E' buffo che tu me lo chieda. Perché ti perseguita, davvero. Dal mio punto di vista, quando penso ai registi con cui ho lavorato nella mia carriera, non mi aiuta affatto pensare quanto fossero grandi, o quanto siano grandi. Rispetto a loro mi sento inadeguato come regista. E allora devo sforzarmi di tenere bene a mente quello che voglio fare e sforzarmi di farlo a modo mio, prendendomi tutte le responsabilità piuttosto che pensare a loro e a quello che avrebbero fatto. Se avessi pensato a Stanley Kubrick durante le riprese avrei smesso il primo giorno.

11 gennaio 2012

Come Kubrick inventò l'analisi del box office

In articolo pubblicato per Moviefone, Mike Kaplan, uno dei responsabili del lancio promozionale di 2001: Odissea nello Spazio e Arancia Meccanica, rivela come sia stato Kubrick a inventarsi il moderno sistema di previsione degli incassi di un film in uscita che si basa sulle performance di film analoghi precedentemente distribuiti nelle varie sale.

Scottato dall'esperienza di 2001, accolto senza alcun entusiasmo dal pubblico di mezza età e faticosamente riposizionato presso il pubblico giovanile con la nuova frase di lancio "The Ultimate Trip" (inventata proprio da Kaplan), Kubrick era determinato a non lasciar nulla al caso per la promozione di Arancia Meccanica.

Consultando vecchie annate di Variety aveva potuto recuperare i dati di incasso di tutti i film nelle principali sale cinematografiche di ogni città degli Stati Uniti. Inserendo questi dati in fogli di calcolo poteva confrontarli per periodo dell'anno, tipologia di film, casa di distribuzione, andamento settimanale del pubblico e così via.

Soprattutto, aveva potuto rispondere al presidente della distribuzione Warner Bros. che suggeriva le sale da prenotare per Arancia Meccanica in questo modo: "Beh, che ne dici invece del cinema Ritz a Philadelphia? Un Uomo da Marciapiede è rimasto in cartellone per sei mesi chiudendo con un incasso di 10.000 dollari solo nell'ultima settimana. Non ho nulla tra i miei dati che sembri meglio di questo. E a Columbus, Il Mucchio Selvaggio è andato benissimo al Cinema Paramount, quindi quella sala è perfetta per il pubblico che vogliamo." Facile immaginarsi la risposta dell'executive.

Di Mike Kaplan ricordo un articolo del 2009 in cui raccontava le fatiche per far trovare un pubblico a 2001.

How Stanley Kubrick Invented the Modern Box-Office Report (By Accident), Mike Kaplan, Moviefone 10.01.2012

03 gennaio 2012

Una foto dal set di Shining mai vista

Il sito Crave Online ospita un articolo sulla Steadicam e sul suo rivoluzionario ruolo nella storia del cinema, articolo che ovviamente inizia dalle carrellate aeree di Shining.

Oltre a un testo interessante, l'articolo presenta questa foto dal set del film, che non avevo mai visto.

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