Allo sbigottimento si era aggiunta la rabbia quando Leon Vitali, considerato da tutti (perché auto-proclamatosi) punto di contatto tra la Warner e la volontà di Kubrick per quanto riguarda i trasferimento video, nel giro promozionale della Warner Bros. in occasione della vendita del Blu-ray del film, se ne era uscito con una piccatissima quanto incomprensibile risposta: secondo lui Barry Lyndon "non è mai stato 1.66, non è stato girato a 1.66, non è mai stato distribuito a 1.66 in nessun formato, sia TV o DVD. Era 1.77. [...] E chiunque pensi che il film debba essere a 1.66 ha le traveggole. Si dà il caso che io fossi lì, in ogni momento della lavorazione, le riprese e tutto quanto, quindi lo dovrei sapere. Lo dovrei sapere bene."
Oggi arriva la risposta definitiva alla disputa, nientemeno che da Kubrick in persona. Il sito Some Came Running ha pubblicato la lettera che Kubrick ha inviato ai proiezionisti delle sale cinematografiche nel 1975 per istruirli su come Barry Lyndon dovesse essere proiettato.
Caro proiezionista,
un'infinita cura è stata dedicata all'aspetto visivo di "Barry Lyndon": la fotografia, i set, i costumi, l'attenta gradazione del colore e la qualità complessiva delle copie uscite dal laboratorio, la colonna sonora – tutto questo ora è nelle sue mani, e solo la sua attenzione per una messa a fuoco precisa, buon sonoro, e la cura nel maneggiare la pellicola permetteranno di far valere questo sforzo. [...] Barry Lyndon è stato girato in un rapporto d'immagine 1.66:1. La prego di assicurarsi che venga proiettato in questo formato, e in nessun caso più di 1.75:1.
Prova decisiva, caso chiuso. Le traveggole le ha qualcun altro.
A questo punto restava la curiosità di sapere come avrebbe reagito Leon Vitali. Il sito Hollywood Elsewhere l'ha rintracciato nuovamente e gli ha inviato la lettera autografa del 1975.
Vitali, in una lettera lunghissima e dettagliata, ha cercato di divincolarsi dal groviglio in cui si era cacciato, con scarso successo: insiste col dire che Kubrick gli aveva esplicitamente detto che il film veniva girato a 1.77 per riprodurre il formato dei dipinti di Hogarth (che in realtà sono quasi quadrati); eppure mentre scriveva aveva davanti agli occhi la lettera autografa al proiezionista che dice proprio l'opposto. Nega anche di potersi sbagliare perché il mantra "Hai inserito il mascherino 1.77, Leon?" gli si è impresso indelebilmente nella memoria; ma allora perché i DVD che lui ha supervisionato con così tanto zelo nel 2001 vedevano Barry Lyndon in 1.66?
No, Lord Bullingdon, non abbiamo ancora ricevuto soddisfazione.
22 commenti:
Fine dei giochi.
Eh eh eh!! Quando si dice carta canta!
Mi manca molto Kubrick. Se la morte non fosse arrivata così all'improvviso sono sicuro che avrebbe affidato la gestione delle sue opere a persone di fiducia. Con le sue dettagliate e militari direttive avrebbe impedito a personaggi come Leon Vitali di far danni e anche figuracce.
In realtà tanto su Some Came Running che su Hollywood Elsewhere c'è gente che ancora insiste col dire che Vitali ha ragione. Fortuna che le loro motivazioni sono così insipienti che si definiscono da sole.
Comunque resta una grande tristezza: a metterle in fila, tutte le cazzate dell'home-video dal 1999 in poi, ci si va da qui alla Luna.
Thank you, thank you, thank you. I had not seen this letter before. Incredible doublespeak from Vitali.
You should thank Jay Cocks, who sent the letter to Glenn Kenny of Some Came Running ;-)
Apparently, this issue moved a very broad fan base, including someone who actually was in touch with Kubrick.
I'd like to hear your ideas about why Vitali said the things he said. I am not sure what to think.
I suppose he was trying to justify the decision (by Warner?) to release it in an HD-friendly format. But of course his explanation is not credible. (I have also blogged about this.)
Mat.
Thanks for the article you wrote, very clear. To quote another line from Vitali, "That's unfortunate!"
Interessantissimo il documento postato.
Ma gia' si parlava di 1.66 nell'intervista a Julian Senion sul libro di Ciment. Qui si diceva chiaramente che il formato corretto era questo, e si faceva anche cenno al fatto che spesso questo mascherino, di costo infimo, mancava nei cinema.
Ma perche' uno dei film piu' curati (e costosi) nella storia del cinema deve essere ridotto in questo modo!
Ribadisco: NON LO COMPRO!
Ciao
Fred
Splendida analisi. Condivido l'opinione di Mat: Lord Bullingdon ha degli interessi. Come diceva Totò: negare sempre, anche di fronte all'evidenza.
E pensare che Leon vitali, se si considera il fatto che è stato attore con Kubrick oltre che suo collaboratore tra i più stretti, dovrebbe essere un punto di riferimento sicuro per quel che riguarda l'opera di Stanley. In effetti la faccenda dei formati è importante, soprattutto se consideriamo gli schermi dei televisori attuali. Sarebbe interessante se qualcuno che sa..indicasse le versioni migliori dei film di Kubrick sotto questo punto di vista.
Ciao Enrico,
condivido il tuo commento su Vitali.
Per quanto riguarda i formati, la sezione DVD del sito presenta informazioni e commenti anche su questo aspetto. Le copie in Blu-ray non sono recensite (non ho ancora avuto tempo di fare le schede) ma se consideri che ogni uscita in Blu-ray è stata distribuita anche in una copia simile in DVD, le schede che puoi leggere ti danno comunque info utili per scegliere quale versione fa al caso tuo. La conclusione, sfortunatamente, è che non esiste una versione senza qualche errore, mancanza, difetto.
Vado un po' fuori dal tema Kubrick, rimanendo pero' nel tema dei formati. Recentemente ho visto il DVD di Nel corso del tempo, di Wim Wenders.
All'inizio del film, tra gli scarni titoli di testa, e' riportato chiaramente che il formato del film e' 1,66:1. Il commento del regista spiega che l'inserimento di questa nota era stata fatta ad uso dei proiezionisti.
Ovviamente il DVD e' in formato 16:9!
Fred
Della serie: come prendersi per il culo. Grazie per l'aggiunta.
la penso come nessuno2001
Ciao! Stavo confrontando la vecchia VHS di Barry Lyndon (ho acquistato la terza qualche mese fa, sempre nell'edizione pubblicata da L'Unità nel '99 - la mia originale e l'altra che avevo preso se l'era mangiate il videoregistratore...) con il DVD: la definizione della VHS è pessima, però il DVD si mangia un bel pezzo d'immagine ai lati! Il blu-ray, invece, mozza l'immagine sopra e sotto?
Stavo anche dando un'occhiata ai DVD nell'edizione speciale (ho il cofanetto da diverso tempo, ma ancora non li ho visti) e verifando quello che avevi scritto nel blog: è scandaloso il formato con cui sono stati riprodotti Shining, Full Metal Jacket ed Eyes Wide Shut, per come mozza l'immagine sopra e sotto! Anche i blu-ray sono dunque in questo formato?
Comunque, oltre le vecchie edizioni in VHS, mi terrò anche le prime edizioni dei DVD che invece mi sembrava inutile tenere.
Ciao!
Ciao Mr Wolf (magari tu risolvessi i problemi di formato dei film di SK! :-) Annosa questione, annosissima. Ti confermo che i Blu-ray degli ultimi tre film sono in 16/9, un rapporto ibrido tra l'1,33:1 di come sono stati girati e l'1,85:1 di come sono stati proiettati (e spesso composti). Tocca tenerle tutte le edizioni, perché ciascuna ha un pezzo giusto e gli altri sbagliati, così l'edizione corretta ce la facciamo ognuno per conto proprio nel cervello, fondendole tutte quante.
Giusto per informare, volevo dire che
l'edizione uscita in sala questo mese e distribuita da "Il cinema ritrovato" non è in formato corretto. Visto ieri e, a occhio, direi che si trattava del vituperato 1,77:1.
Oltretutto, non mi sento di poter dire che il 4k renda giustizia a questo specifico film: il b/n o una fotografia contrastata si addicono molto di più a questo trattamento.
Cri Tista
Grazie del commento Cri. Vedrò il film in sala a Bologna, lunedì prossimo dopo l'incontro con Emilio D'Alessandro alle ore 18. Nelle note di proiezione dicono 1.66:1 ma anche io temo sia l'infondato 1.78:1. E comunque sì, hai ragione, la fotografia del film perde tantissimo una volta digitalizzata e processata con le attuali tecnologie: a prescindere del formato, i colori del Blu-ray rendono questo film spento, statico, oscuro, nulla a che vedere con la luminosità vibrante che aveva anche in una VHS, per non parlare della pellicola.
http://www.offscreen.it/sight/formati.htm
Quel che viene scritto su quest'ultima pagina mi pare la solita opinione fatta passare come un fatto senza riportare nessuna fonte.
No 2001 .....il VHS no.Le VHS oltre a un orribile definizione non erano per niente fedeli alla fotografia originale dei film.Di tutti i film.
Inoltre la prima vhs che uscì di BL non aveva i cartelli tipo INTERVALLO con la musica in sottofondo è neppure quello della seconda parte.Se dici che i colori delle VHS o luminosità..vanno bene vuol dire che non l hai mai visto AL CINEMA..o non ricordi.
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I cartelli sono stati inseriti in seguito, quando è iniziata la moda di preservarli per certi film, come ad esempio 2001 o Spartacus con le ouverture o appunto Barry Lyndon con l'intermezzo. Nelle VHS, Laserdisc e DVD fino all'anno 2001 non c'erano. Personalmente non li ritengo imprescindibili, ma solo carini, come ricordo di come era l'esperienza al cinema, che tanto a casa non è replicabile, anche perché non c'è il pubblico che entra e esce dal tuo salotto accompagnato dalle musiche.
Riguardo i colori e luminosità, facevo notare che tutte le copie di Barry Lyndon che avevo visto fino al BD Warner erano più luminose e con colori più saturi. Quando ho visto Barry Lyndon in pellicola al cinema un paio di volte mi ricordo appunto parametri simili. Poi, certo, i ricordi possono essere falsati per mille motivi. Tuttavia anche la versione Criterion, che è migliore della Warner non solo per l'aspetto corretto ma anche per i colori, mi è sempre apparsa più opaca e spenta di tutte le versioni home-video passate, e a memoria anche delle copie in pellicola.
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