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31 dicembre 2010

Intervista al designer Bill Gold

Torno a scrivere su Bill Gold, il designer delle locandine di moltissimi film della Warner Bros., perché è uscita oggi un'intervista al Los Angeles Times in cui viene raccontato un po' il lavoro con Kubrick su Arancia Meccanica.
Kubrick era fenomenale. Non lasciava mai Londra, non veniva negli States, ero io che andavo da lui. Sono stato per un paio di settimane nella sua abitazione a lavorare su Arancia Meccanica. Ho lavorato su un sacco di disegni per lui. Molte volte sono tornato a New York e gli ho spedito altra roba. Alla fine, aveva trovato un artista londinese che gli piaceva molto, Philip Castle, e chiese a lui di fare un disegno. A Kubrick piacque enormemente, anche a me, e lo mettemmo nella campagna promozionale. Ci inventammo un po' di frasi che descrivessero i personaggi, come amassero Beethoven e come fossero violenti.

Celebrating the work of movie poster illustrator Bill Gold, Susan King, Los Angeles Times 31.12.2010

28 dicembre 2010

Intervista a Richard Anderson

L'attore Richard Anderson, che in Orizzonti di Gloria interpreta il Maggiore Saint-Auban nella scena dell'interrogatorio al processo, è stato intervistato al Comic Con di Chigago. Una delle domande ha riguardato la sua esperienza con Kubrick.
Stanley era un regista interessato soprattutto all'aspetto visivo delle scene. Quando mi chiamò, aveva guardato tutti i miei film per la MGM per i precedenti sei anni. Ne avevo fatti 24. Quando ci incontrammo, parlammo di cinema per sei ore, una cosa che mi piacque molto. Più tardi ricevetti una telefonata da uno dei suoi collaboratori per dirmi che Stanley mi voleva per il suo prossimo film, che sarebbe stato girato in Germania. Lessi la sceneggiatura di Orizzonti di Gloria e dissi "Quando iniziamo?" Pensai che fosse un'idea straordinaria.

Mentre stavamo girando, andai a Parigi per un paio di giorni; poco dopo dovevo girare una scena in cui la mia battuta era "Sono circondato da un branco di canaglie." Avevo un'idea molto precisa su come avrei dovuto recitarla, e dopo il primo ciak Stanley si avvicinò e mi spiegò un modo diverso di dirla, e io acconsentii anche se continuavo a pensare che il mio approccio fosse migliore. Più tardi Stanley tornò da me e mi disse "Okay, la farò come dici tu solo se puoi rispondermi a questa domanda. Com'è che io sono il regista e non sono andato a Parigi? Che hai fatto quando eri là?" Così gli dissi tutto quello che pensavo avrebbe voluto sentire, e quando vidi il film alla prima mi accorsi che aveva montato la battuta come dicevo io.

Richard Anderson, John Savage at 2010 Chicago Comic Con, Patrick McD, Hollywood Chicago.com 27.10.2010

16 dicembre 2010

Coleen Gray su Stanley Kubrick

L'attrice Coleen Gray, che in Rapina a Mano Armata interpreta la donna di Johnny Clay, racconta l'esperienza di essere diretta da Stanley Kubrick.



Merita un'occhiata anche la parte in cui ricorda il suo partner nel film Sterling Hayden e la scena finale all'aeroporto.

14 dicembre 2010

Ritrovati i minuti tagliati da 2001

The Digital Bits, fonte solitamente molto affidabile, oggi dà la conferma che l'annunciato documentario 2001: Beyond the Infinite di David Larson è stato veramente cancellato. Sarebbe stato Douglas Trumbull, responsabile degli effetti speciali del film e co-autore del documentario, a confermare l'annullamento del progetto. Pare che il documentario si sia arenato per problemi di copyright e di budget.

Tuttavia lo scoop clamoroso rivelato da Trumbull è che la Warner avrebbe ritrovato i minuti che Kubrick tolse dal film dopo la prima proiezione a New York e prima della distribuzione nazionale del film in tutte le sale americane. Secondo Trumbull, che ha parlato a una proiezione di 2001 in 70mm a Toronto, il girato è stato ritrovato in un forziere di una miniera di sale del Kansas. Vale la pena di notare che anche lo script del Napoleon che poi era affiorato su Internet era stato scovato in una miniera di sale del Kansas. Che sia lo stesso archivio? Comunque Trumbull ha precisato che il girato è perfettamente conservato nelle componenti CMY del negativo. Non è stata fatta alcuna menzione all'uso di questo reperto, ma la speranza è ovviamente che siano inclusi nella nuova edizione in Blu-ray del film in uscita nel 2011.

Ecco cosa Kubrick aveva detto sull'argomento a Maurice Rapf per la rivista Action nel gennaio 1969:
I tightened the picture all the way through. I had started thinking about doing it right from the first screening because even though the total reaction of that screening was not representative or good, I could still see places that, as I watched it with an audience, I thought were just going on a bit. It's probably the hardest thing to determine, as to how much weight to give. I just felt as I looked at it and looked at it that I could see places all the way through the film where I would tighten up, and I took out nineteen minutes. The picture had been [originally] two hours and forty-one minutes long.

A number of very perceptive people, and a lot of just ordinary people, saw the long version and flipped over that. I don't believe that the change made a crucial difference. I think it just tightened up, and some marginal people who might have gotten restless won't get restless. But the people that dug the film dug it its original length, and the people that hated it hate it at the present length.
17 Lost Minutes Found of 2001: A Space Odyssey!, Comic Book Movie 16.12.2010
WB Uncovers Lost Footage From Kubrick's '2001: A Space Odyssey', Jeff Sneider, The Wrap 16.12.2010
2001 : 17 minutes inédites retrouvées, Jerome, Forgotten Silver 16.12.2010
17 Minutes of Lost ’2001: A Space Odyssey’ Footage Found, Germain Lussier, Slash Films 16.12.2010
Seventeen Lost Minutes from ‘2001: A Space Odyssey’ Discovered, Nick Newman, The Film Stage 16.12.2010
17 lost minutes of 2001: A Space Odyssey FOUND!, Marc Bernardin, Blastr 16.12.2010

08 dicembre 2010

The Kubrick Series - The Journey to Strangelove

Domenica 5 dicembre è andata in onda online la prima puntata di The Kubrick Series, appuntamento settimanale del gruppo Movie Geeks United di cui avevo anticipato l'arrivo.

"The Journey to Strangelove" presenta la carriera di Kubrick dalla nascita nel Bronx al film sulla Guerra Fredda, in un'ora e mezzo piacevole e ben ritmata.

Il biografo Vincent LoBrutto racconta delle passioni adolescenziali di Kubrick – la fotografia e gli scacchi – e il produttore James B. Harris ricorda le difficoltà per portare sullo schermo Rapina a Mano Armata.

Passando a Orizzonti di Gloria, Harris ricorda la sua perplessità sull'ingaggio di Christiane Harlan per la scena finale e della pericolosità di un film così apertamente contro la barbarie della guerra, senza storie romantiche di contorno o consolazioni per gli spettatori. Richard Harrison, che nel film interpreta il Maggiore Saint-Auban, ricorda l'incontro con Kubrick e il suo metodo di direzione degli attori nella scena, inclusi aneddoti divertenti sulle riprese.

Sempre Harris racconta la questione Spartacus con il potere di Kirk Douglas e i tentativi di resistenza da parte della Harris-Kubrick: soprattutto ricorda che nella sceneggiatura originale non c'era la grande scena di battaglia, inserita di peso da Kubrick. Contribuendo a rendere il film uno dei migliori kolossal dell'epoca, Kubrick ha potuto anche divertirsi a omaggiare l'Alexander Nevsky di Eisenstein che tanto aveva apprezzato in adolescenza.

Lolita è introdotto dall'attrice Shirley Douglas che nel film interpreta una piccola parte e che ha condiviso con Kubrick l'amore per la quiete della campagna inglese, poi Harris ricorda i problemi con la censura americana.

L'ultima parte è dedicata a Il Dr Stranamore con ancora Harris che fa la parte del leone e racconta i preparativi del film e la scelta di Kubrick di trattare l'esplosivo tema della bomba atomica come una farsa. Il biografo di Peter Sellers, Ed Sikov, parla delle fonti di ispirazione per i vari personaggi, mentre l'attore Shane Rimmer che nel film interpreta uno dei militari nel bombardiere parla della gentilezza e disponibilità di Kubrick durante le riprese.

Tutti i racconti dei vari testimoni sono conditi con interventi critici di vari autori di libri kubrickiani.

Applausi a Jamie DuVall che ha messo su quasi da solo l'intero programma come mi ha raccontato in un'email la scorsa settimana e che conclude il programma con una bella definizione dei film di Kubrick: contemporaneamente espressione dello spirito del tempo e in anticipo sui tempi.

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