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31 gennaio 2013

Recensione di Fear and Desire in DVD e Blu-ray, Masters of Cinema

E' appena arrivata dall'Inghilterra l'edizione della Masters of Cinema del primo film di Stanley Kubrick, Fear and Desire. La confezione, disponibile in versione DVD e Blu-ray, include un disco su cui sono presenti il film in edizione restaurata, i cortometraggi Day of the Fight e Flying Padre che fanno qui il loro debutto assoluto in home-video, il corto The Seafarers in edizione restaurata e un'intervista al critico Bill Krohn, più un libretto di 32 pagine illustrato in bianco e nero.

Questa edizione è la versione europea Regione 2 / Area B dell'edizione Kino Lorber di qualche mese fa: i master video di Fear and Desire e The Seafarers sono gli stessi. MoC aggiunge però gli altri due corti e i contenuti extra: edizione quindi da preferire anche se non ci fosse la questione della regione che rende il disco Kino non leggibile dai lettori italiani.

La qualità audio-video di Fear and Desire è quanto di meglio ci si potesse aspettare: il restauro effettuato dalla Library of Congress è davvero ottimo, per una copia lontana anni luce da quanto eravamo abituati a vedere fino a oggi in copie di fortuna ed edizioni di contrabbando in DVD. Il trasferimento mantiene una piacevole grana da pellicola d'epoca e fa apprezzare il grande contrasto luce/ombre ottenuto da Kubrick girando nelle foreste della California.

Il restauro di The Seafarers è ugualmente valido: rispetto alla copia distribuita in video dalla Indian Relay Films qualche anno fa, questo trasferimento è infinitamente più pulito e più stabile. Non so dire se si tratti di un restauro digitale della stessa copia o di un nuovo trasferimento, ad ogni modo il miglioramento è notevole: pochissima sporcizia e nessun disturbo nella visione. Anche questa copia tuttavia non presenta le prime due inquadrature sulla barca, ormai reperibili solo nelle copie digitali in P2P.

La qualità video di Day of the Fight e Flying Padre invece è leggermente deludente: non sembra discostarsi troppo da una buona edizione televisiva. C'è comunque da gioire per l'inclusione dei due film in un'edizione ufficiale che completa quindi la produzione registica giovanile di Kubrick, ma dopo tanta cura per il primo lungometraggio e il documentario sui marinai spiace non vedere la stessa attenzione per questi due corti.

Il saggio video di Bill Krohn dura quindici minuti: il critico ne spende metà per raccontare la fortunosa produzione di Fear and Desire e metà per inserire l'opera prima di Kubrick nel contesto della sua produzione successiva. Un'intervista inconsistente e inutile esattamente come il suo libro.

Il libretto contiene crediti dettagliati dei film, un saggio di James Naremore, anch'egli vecchia presenza della bibliografia Kubrickiana, che qui dice quello che c'è da dire, inquadrando il film nel contesto storico delle produzioni hollywoodiane, indipendenti e straniere negli Stati Uniti della prima metà degli anni '50. Naremore si trattiene anche dal partecipare al giochino sterile di individuare in Fear and Desire tracce del Kubrick che verrà, preferendo piuttosto illuminare le ispirazioni alla base delle scelte estetiche di Kubrick nella sua opera prima, montaggio in stile russo su tutti.

Chiude il libretto una pagina con dichiarazioni di Kubrick sul film tratte dal libro di Alexander Walker Stanley Kubrick Directs (non accreditato).

In definitiva, questa della Masters of Cinema è una gran bella edizione che completa davvero il canone Kubrick in video.

23 gennaio 2013

Il finale originale di Shining

Secondo colpaccio di fila del blog Overlook Hotel: oggi Lee Unkrich ha postato le quattro pagine finali dello script originale di Shining, contenenti la famigerata scena tagliatacon il direttore Ullman che va a visitare Wendy e Danny all'ospedale.

Kubrick aveva concluso il montaggio di Shining pericolosamente a ridosso dell'uscita americana del film. Dopo la premiere del 23 maggio 1980 a New York, un venerdì, Kubrick decise di eliminare questa scena finale e assunse un montatore perché durante il weekend lavorasse fisicamente sulle copie stampate e già distribuite nei cinema. Julian Senior aveva ricordato l'accaduto in un'intervista per l'Elstree Project.



Fino ad oggi sapevamo solo che questa scena si collocava tra l'inquadratura di Jack congelato nel labirinto e il carrello conclusivo verso la foto del ballo del 4 luglio 1921. Preceduta forse da una piccola sequenza in cui dei ranger vagano nel labirinto innevato passando accanto al busto congelato di Jack senza riuscire misteriosamente a vederlo, la sequenza si apriva con Ullman alla reception dell'ospedale dove Wendy e Danny erano stati ricoverati.



SC. A153 INT. OSPEDALE
Ullman cammina in avanti e si ferma alla reception dove un'Infermiera e Danny stanno facendo una partita a "Serpenti e scale".

ULLMAN
Ciao a tutti.

INFERMIERA
Buonasera Signor Ullman.

ULLMAN
Come andiamo, Danny?

DANNY
Okay.

INFERMIERA
Stiamo andando alla grande, vero Danny?

DANNY
Sì.

ULLMAN
Bene. E' una notizia meravigliosa. Come sta la Signora Torrance oggi?

INFERMIERA
Oh, sta molto meglio. Ha avuto un bel pranzo e ha passeggiato qui intorno nel pomeriggio.

ULLMAN
Oh, fantastico. Posso andare nella sua stanza a vederla?

INFERMIERA
Ma certo Signor Ullman.

Ullman lascia la reception e si avvicina alla porta della stanza, dove davanti è seduto un Poliziotto.

ULLMAN
Come va?

POLIZIOTTO
Tutto a posto.

Ullman bussa alla porta.

ULLMAN
Signora Torrance?

WENDY
Entri pure.

Ullman entra.

ULLMAN
Ciao. Come sta oggi?

WENDY
Molto meglio.

ULLMAN
Bene. Mi fa proprio piacere sentirlo. Ha davvero un bell'aspetto. Oh, ecco, le ho portato dei fiori.

WENDY.
Grazie.

ULLMAN
Danny sembra stare davvero bene. Mi pare si sia adattato molto bene, considerato tutto quanto. Oh, ho parlato col tenente Elliott mentre venivo qui, e mi ha detto che hanno concluso con quell'inezia della loro indagine. Ha detto che sarebbe venuto lui stesso qui stasera per informarla.



WENDY
Vuol dire che siamo liberi di andarcene?

ULLMAN
Certamente. Oh, riguardo le cose che avete visto all'Hotel. Mi ha detto che hanno setacciato tutto l'albergo e non hanno trovato la benché minima prova di qualcosa fuori dall'ordinario. Signora Torrance, credo di sapere come si possa sentire a riguardo, ma è perfettamente comprensibile immaginarsi certe cose quando si è passati attraverso quello che ha passato lei. Non ci deve più pensare. Ha già deciso quando partirete da qui?

WENDY
No.

ULLMAN
Signora Torrance, mi prenderei la libertà di suggerirle, per lei e Danny, di trascorrere un po' di tempo a casa mia a Los Angeles. Se non altro, almeno finché non ci sarete ristabiliti. E' perfetto per Danny, è proprio davanti la spiaggia. Vi addormenterete col suono delle onde e la mattina aprirete le persiane ed eccolo lì - l'oceano, il cielo blu e i raggi del sole. Non sareste di alcun disturbo. Ho una domestica meravigliosa e due camere per gli ospiti. Credo proprio che sarebbe la cosa migliore per lei e Danny. Non accetterò un no come risposta.

Ullman torna alla reception.

ULLMAN (Continua)
Vado. Oh, ho portato dei fiori per la Signora Torrance. C'è qualcuno che può metterli in un vaso?

INFERMIERA
Lo farò io.



ULLMAN
Ciao Danny, ci vediamo domani.

DANNY
Ciao.

Ullman fa per andarsene, poi si volta.

ULLMAN
Oh, Danny. Mi sono dimenticato di darti questa. Prendi.

Lancia la palla gialla a Danny.

ULLMAN (Continua)
Ci vediamo domani, Danny.

Ullman esce. Ci soffermiamo su Danny.


SC. 153A

INT. INGRESSO DELL'HOTEL
Carrello attraverso il mobilio coperto di lenzuola, verso una fotografia appesa alla parete.

DISSOLVENZA SU QUESTO CARTELLO, POI NERO

"L'Overlook Hotel sarebbe sopravvissuto a questa tragedia come era sopravvissuto a molte altre. E' tuttora aperto ogni anno dal 20 Maggio al 20 Settembre. E' chiuso per l'inverno."


FINE


Attualmente non si conoscono copie superstiti contenenti questo finale; alla fine del 2011 era sembrato che una copia fosse in possesso della George Eastman House, ma la notizia si era rivelata infondata.

20 gennaio 2013

Il perduto album di ritagli dell'Overlook Hotel

L'ormai imprescindibile blog The Overlook Hotel di Lee Unkrich ha tirato fuori un'altra perla assoluta: alcune pagine della sceneggiatura iniziale di Shining con una scena tagliata dal montaggio finale.

Poiché questa scena riguarda l'album di ritagli dell'Overlook Hotel, l'occasione è propizia per riassumere tutto il mistero dietro questo oggetto andando a ripescare un po' di articoletti dal mio archivio.

Nel film finito si può osservare un vecchio e voluminoso album rilegato sulla scrivania di Jack Torrance: giace lì accanto alla macchina da scrivere senza troppa importanza.



In realtà si tratta di un elemento inizialmente fondamentale allo svolgimento della trama del film, protagonista di due scene.

In un'intervista del 2003 Diane Johnson, co-sceneggiatrice del film, aveva spiegato l'importanza della prima scena:
Come nel libro, c'è una scena in cui Jack trova l'album di ritagli nella stanza delle caldaie. Pensavo che fosse molto importante perché lo spettatore doveva sapere il momento in cui lui diventa preda dell'hotel. E' come nelle favole, è il momento in cui l'eroe prende la mela avvelenata. Il personaggio principale commette un errore che lo porta nelle grinfie del male. Questo era quel momento per Jack Torrance. Prima di questo istante poteva ancora andare tutto bene. E' la sua vanità e la sua speranza di diventare un grande romanziere che lo portano a prendere questo album di ritagli come miniera di storie.
Kubrick aveva fatto preparare dozzine di finti articoli di cronaca nera per popolare l'album di ritagli. Il giornalista Alexander Walker aveva ricevuto vecchi numeri del quotidiano Rocky Mountains News in microfilm per imparare lo stile giornalistico dell'epoca. Era stato Emilio D'Alessandro a portare a Walker i microfilm e un enorme lettore; sul sito di Stanley Kubrick e me ho inserito l'estratto del libro che racconta l'inutile impegno di Walker; lo stesso giornalista aveva raccontato l'episodio in un articolo del 2003 per l'Evening Standard:
Ho lavorato per Stanley una sola volta, senza paga e per poco tempo. Voleva le mie competenze giornalistiche per comporre pezzi d'epoca per Shining; voleva che inventassi 50 anni di tragedie e misfatti avvenuti all'Overlook Hotel: morti improvvise, assassini, incendi, suicidi, truffe finanziarie e così via, tutti fatti che avrebbero suggerito il famigerato passato dell'hotel. Gli articoli di cronaca dovevano sembrare come se fossero stati ritagliati dai quotidiani del Colorado durante la prima metà del XX secolo. "Ma cosa ne so io dei quotidiani del Colorato di una settimana, figurati di 50 anni!" esplosi. La risposta fu "Tu pensa ai pezzi, che ai quotidiani ci penso io." Qualche settimana dopo ricevetti a casa scatole di microfilm 35mm delle prime pagine del Denver Post e del Rocky Mountains News, insieme a una macchina per leggerli delle dimensioni di un frigorifero. Mi ci vollero sei settimane di lavoro, inginocchiato nell'ingresso di casa perché quella macchina era troppo grande per entrarmi nello studio, a scandagliare articoli di cronaca sugli eventi del Colorado tra il 1900 e il 1955 e a inventarmi mini-drammi, componendo titoli a effetto con stili differenti per ricreare il passaggio di mezzo secolo. Mi piace pensare di aver creato un senso di infernale caduta per l'Overlook Hotel, qualcosa di cui Dante - o per lo meno Stephen King - ne sarebbe andato fiero. Stanley pensò che fossero... OK. Nulla di tutto questo fu usato: le sequenze che mostravano Jack Torrance trovare il libro di ritagli furono scartate perché troppo ovvie, anche se il libro può ancora esser visto di sfuggita accanto al gomito di Jack mentre cerca di superare il blocco dello scrittore. Deluso? Beh, un pochino.
Nell'archivio di Emilio D'Alessandro c'è una stampa su carta di una di queste prime pagine.


Lee Unkrich aveva pubblicato alcune fotografie di questo album di ritagli, adesso custodito al Kubrick Archives. In uno scambio di email mi aveva detto che la maggior parte degli articoli ritagliati non aveva nulla a che fare con l'Overlook Hotel, ma che al centro del volume c'è una sezione contenente questi finti articoli. Evidentemente a Kubrick le decine e decine di articoli di Walker non erano sembrati sufficientemente appropriati.

Accanto a uno di questi articoli, si può leggere una scritta a penna che dice "And they took his balls" (E si portarono via le sue palle), una frase direttamente presa dal romanzo di Stephen King. Proprio questa frase è al centro della scena tagliata pubblicata oggi, la seconda dopo quella del ritrovamento del libro nella stanza delle caldaie da parte di Jack. Questa seconda scena doveva esser collocata subito dopo la passeggiata di Danny e Wendy nel labirinto: sul divano al centro della Colorado Lounge, con l'album aperto sul tavolino da fumo, Jack mostra a Wendy la sua scoperta e insieme commentano gli articoli.




Per vedere come era il set in questo momento del film possiamo guardare a una delle foto dall'album dei ricordi di Emilio: lui e il montatore del film Ray Lovejoy in posa sul divano della Colorado Lounge.


I ciak non usati e le sequenze tagliate dal film sono stati distrutti da Stanley Kubrick, quindi non è più possibile vedere questi due scene perdute. Però, combinando mentalmente la foto di Emilio con la lettura del dialogo tra Jack e Wendy io riesco quasi a vederle, e voi?

11 gennaio 2013

Universe (1960) e Road to the Stars (1958), ispirazioni per 2001: Odissea nello Spazio

Francesco di Serio, un fedele visitatore di queste pagine, mi segnala che sul sito del National Film Board of Canada è presente il documentario Universe: girato nel 1960, il film è un viaggio interstellare che parte dalla Terra e attraversa l'intero universo, facendo tappa su ogni pianeta del sistema solare per spingersi oltre i confini del visibile fino a vagare tra le galassie.

Stanley Kubrick si era imbattuto in questo film durante le ricerche preliminari per il suo 2001: Odissea nello Spazio. Impressionato dal realismo visionario e dinamico delle immagini, Kubrick contattò i responsabili degli effetti speciali del documentario e arruolò Wally Gentleman tra i suoi consulenti.

Il livello tecnico di Universe è davvero notevole, anche guardandolo con gli occhi di oggi. La realizzazione aveva richiesto quattro anni di lavoro e un costo di 60.000 dollari. Citando da LoBrutto (p.294),
Quelle immagini non erano guastate dai mascherini imprecisi, dalle evidenti animazioni e dai modellini poveri che si potevano trovare nel tipico film di fantascienza: Universe dimostrava che la macchina da presa poteva diventare un telescopio puntato sui cieli.
Durante i primi 10 minuti di film, non si contano le immagini e le soluzioni visive che hanno ispirato direttamente alcune sequenze di 2001.

Oltre la maestria tecnica, Universe trasmette anche, al netto di alcune ingenuità tipiche del 1960, il senso di maestosa meraviglia e l'atteggiamento di riverenza verso l'infinito che lo spettatore avrebbe ritrovato nel film di Kubrick. Vale infine notare, nel campo dei trivia, che il narratore di Universe è l'attore canadese Douglas Rain, poi voce di HAL9000. Click to play.



Chi volesse completare il capitoletto "ispirazioni per 2001" dovrebbe sicuramente dare un'occhiata anche al film russo Road to the Stars (Doroga k zvezdam) prodotto nel 1958: molto più ingenuo del film canadese eppure ugualmente notevole per ingegnosità.

Questo Road to the Stars mi era stato segnalato da un altro abituale frequentatore di queste pagine, Simone Odino, superesperto di 2001: Odissea nello Spazio. Il giochino delle ispirazioni - quando non scopiazzature - ci aveva divertito e sorpreso, tra proto-centrifughe, passeggiate a zero-G, astronavi che sorvolano pianeti, attività extraveicolari, schermi tv nelle stazioni spaziali orbitanti, e così via.

Sempre sostenuto io che lo zio era un gran ladrone.

04 gennaio 2013

Tutti i corti di Kubrick in Blu-ray

Con l'uscita europea di Fear and Desire in edizione Blu-ray per la Masters of Cinema Series è arrivata una graditissima sorpresa: a differenza dell'edizione statunitense uscita a ottobre scorso per la Kino Lorber, il disco inglese contiene anche i primi due cortometraggi Day of the Fight e Flying Padre che fanno quindi il loro debutto assoluto in edizione home video, direttamente in alta definizione.

La scheda tecnica della Masters of Cinema chiarisce che il master video di Fear and Desire proviene dalla copia restaurata dalla Library of Congress; anche per The Seafarers siamo di fronte ad un nuovo restauro, che si spera sia quello del MoMa o equivalente, ossia uno migliore di quello della Pietrzack Filmways.

Tra gli extra video, una discussione sul film ad opera del critico Bill Krohn (che si spera abbia da dire cose più interessanti di quelle raccolte nel suo inutile libercolo). L'edizione è anche corredata da un libretto contenente un saggio di James Naremore e una serie di fotografie d'epoca.

L'uscita del disco è fissata il 28 gennaio. Parte il conto alla rovescia.

Nel frattempo, gli appassionati di confronti video possono aguzzare la vista e cercare le differenze tra le due edizioni Kino vs MoC sul sempre ottimo DVD Beaver.



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