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29 giugno 2013

Le preoccupazioni di Kubrick per Arancia Meccanica in Italia

Mario Longardi, press-agent italiano che ha lanciato gran parte dei divi del nostro cinema e si è occupato della promozione dei film di Fellini e di altri importanti registi italiani, ha avuto l'occasione di incontrare Stanley Kubrick per l'uscita italiana di Arancia Meccanica nel 1972.

Nella rivista Filmcritica dell'aprile 1999, in un numero che dava ampio spazio alla commemorazione di Kubrick, Longardi ricorda con una lettera al direttore un paio di aneddoti con Kubrick, che poi riprenderà nelle pagine nel suo Più Stelle che in Cielo pubblicato da Gremese nel 2003.

Kubrick fece chiamare Longardi dalla Warner e i due si incontrarono il 18 maggio 1972 ad Abbots Mead, residenza del regista tra Londra e Elstree. Sotto esame era la traduzione della frase di lancio del film, "Being the adventures of a young man, whose principal interests are rape, ultra-violence and Beethoven", che Kubrick aveva scelto di mantenere invariata per tutti i paesi in cui il film sarebbe stato distribuito. In Italia, la traduzione proposta era: "Le avventure di un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l'ultra-violenza e Beethoven."
Ebbene queste poche parole furono la base di una lunga, garbata e un po' surreale discussione perché Stanley, al posto di "giovane" voleva usare il termine "giovanotto". Ascoltandomi con attenzione, volle capire le ragioni per le quali la traduzione "giovanotto" in italiano non funzionava. Dopo due ore si convinse e decise che "giovane" suonava meglio di "giovanotto." Parlammo d'altro, passando in rassegna ogni aspetto della campagna promozionale. Anche in questo caso le sue conoscenze tecniche erano sorprendenti e le sue informazioni sempre precise.
Mario Longardi dovette aver fatto una buona impressione a Kubrick perché fu contattato nuovamente a pochi giorni dalla proiezione di Arancia Meccanica alla 33esima Mostra del Cinema di Venezia, dove avrebbe debuttato per il mercato italiano con conseguente primo giro di recensioni sui maggiori quotidiani.
Alcuni giorni prima della proiezione al Lido cominciò ad agitarsi perché aveva saputo che il film sarebbe stato presentato alla stampa in due tempi nella sala dell'albergo Excelsior, allora tecnicamente poco attrezzata. Mi chiamò alle sei del mattino a Venezia e con voce cortese ma supplicante, mi chiese di impedire quell'assurdo intervallo. Con un certo imbarazzo gli feci presente che la mancanza di sale al Lido aveva obbligato gli organizzatori ad adoperare quella dell'Excelsior e che tutti i film venivano proiettati in quelle condizioni e per ovvie ragioni non si potevano fare eccezioni. Ma Kubrick non poteva accettare quella situazione e la sola idea era per lui insopportabile. Non c'era il minimo tono arrogante nella sua richiesta, ma autentica sofferenza.
Alla Mostra dirigevo quell'anno l'Ufficio Autori (ideato da Gian Luigi Rondi) che aveva proprio lo scopo di andare incontro alle varie esigenze dei registi. Parlai con Gian Luigi spiegandogli che non si trattava di un capriccio, ma del sincero attaccamento di un autore alla sua opera. Risolvemmo con molta difficoltà il problema e "Arancia Meccanica" venne eccezionalmente presentato ai giornalisti in un cinema del Lido tutt'altro che accogliente, ma in grado di proiettare il film senza interruzioni. Kubrick mi chiamò ancora, questa volta raggiante per la soluzione adottata.
Forse Longardi non sa che per Kubrick non era finita lì: il giorno stesso inviò di nascosto Milena Canonero al Lido per cambiare le lenti del proiettore di quella sala con quelle del proiettore di casa sua per garantire una proiezione pulita.

26 giugno 2013

Io sono Spartaco!

Segnalo l'uscita della traduzione italiana del libro di Kirk Douglas pubblicato lo scorso anno, I Am Spartacus! Making a film, breaking the black list, rititolato fedelmente dal Saggiatore Io sono Spartaco! Come girammo un film e cancellammo la lista nera.

Il libro racconta la lavorazione del film e la battaglia per assegnare allo sceneggiatore Dalton Trumbo il credito come autore del testo nonostante l'accusa di attività anti-americane (leggi: comunismo).

Non ho ancora avuto modo di leggere il libro ma nell'attesa di una recensione vi rimando all'editoriale del Saggiatore e vi ricordo l'articolo che criticava questa operazione auto-celebrativa da parte di Douglas, intento ad attribuirsi molti più meriti di quanti gli spettassero in questa vicenda (eccone un altro...).

L'articolo accusava senza mezzi termini Kirk Douglas di revisionismo. Ne riparleremo. Tra l'altro, sto recuperando gli articoli pubblicati su Cineaste in occasione del restauro della pellicola nel 1991 con contributi originali di Trumbo sulla faccenda. A risentirci, Spartaco!

24 giugno 2013

La disinvoltura di Kubrick nell'attribuirsi meriti e crediti altrui

Le mie scorribande per gli archivi storici disseminati in mezzo mondo ogni tanto portano a delle simpatiche scoperte – più simpatiche di un articolo che stavo cercando, voglio dire.

E' il caso di un pezzo pubblicato sulla rivista di settore Limelight. L'articolo entra di diritto, e col botto, nella serie di aneddoti relativi alla scarsa generosità (eufemismo) del nostro quando si tratta di condividere i meriti dei propri film.
ALL'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA: STANLEY KUBRICK NON HA MONTATO 'SPARTACUS'
In nome e per conto della Sede Locale 776 della Associazione Internazionale Operatori Teatrali e Cinematografici degli Stati Uniti, Sezione Montatori Cinematografici, desidero protestare formalmente alle dichiarazioni attribuite al regista di 'Spartacus' Stanley Kubrick. Queste dichiarazioni sono apparse nella rubrica di Philip K. Scheuer sul Los Angeles Times il 29 Settembre scorso, e sono le seguenti: Kubrick è apparentemente citato con le parole "Abbiamo girato per 167 giorni e poi ho speso otto mesi in sala montaggio, dato che monto sempre personalmente i miei film."
Un'indagine sulle summenzionate parole del Sig. Kubrick ha rivelato i seguenti fatti relativi al montaggio di 'Spartacus'.
Primo, il montaggio di 'Spartacus' è durato approssimativamente 18 mesi, e non otto come apparentemente dichiarato dal Sig. Kubrick.
Secondo, il reale e necessario lavoro di montaggio della pellicola su 'Spartacus' è stato effettuato da circa 25 membri della Sezione Montatori Cinematografici, Sede 776 IATSE, tutti di grande talento e altamente specializzati nelle loro rispettive categorie del Montaggio Cinematografico, quali Montatori Cinematografici, Montatori della Musica, Montatori del Suono, Montatori ADR, Assistenti Montatori Cinematografici, ecc.
Terzo, questo gruppo altamente competente di Montatori Cinematografici assegnato al lavoro su 'Spartacus' è stato capitanato dalle seguenti persone: il Sig. Robert Lawrence, il Montatore Cinematografico che ha effettivamente montato il film con l'aiuto dei suoi due competenti Assistenti Montatori, i Sig. Robert Schulte e Fred Chulack; il Sig. Arnold Schwarzwald, che è stato il Capo Montatore Musica per il film e il Sig. Robert Bratton, che è stato il Capo Montatore Effetti Sonori sul film.
Quarto, il produttore del film Kirk Douglas, nel riconoscere gli inestimabili servigi dei summenzionati Montatori Cinematografici, ha dato loro un credito nei titoli di testa del film, in una posizione prominente e cospicua, e in questo senso il Sig. Stanley Kubrick non ha ricevuto alcun credito nei titoli né alcun'altra forma di credito per il lavoro di montaggio dato che non ha in realtà eseguito nessun lavoro di montaggio.
In conclusione, è inconcepibile che un uomo del talento del Sig. Kubrick possa apparentemente tentare di attribuirsi credito per un lavoro che non ha svolto. Avrebbe a questo punto potuto anche dire di aver svolto il lavoro di Direttore della Fotografia insieme a quello di Montatore Cinematografico, cosa che sarebbe stata altrettanto ridicola del suo apparente tentativo di attribuzione del credito di Montatore Cinematografico per 'Spartacus'.
JOHN W. LEHNERS
Rappresentante
Sede 776 IATSE
Montatori Cinematografici
Meraviglioso, tanto il piccatissimo tono quanto la macchinosità del tutto. Apice di divertimento la frase finale: se solo Lehners avesse saputo chi fece davvero la fotografia di Spartacus!

Sono noti nella letteratura kubrickiana molti casi in cui il regista ha tentato di aumentare la percezione del suo ruolo a discapito di quello dei tecnici. Anzi, facciamo un giochino: elencate nei commenti tutti quelli che vi vengono in mente.

Inizio io con quello probabilmente più famoso: l'aver indicato solo il suo nome come responsabile degli effetti speciali fotografici di 2001: Odissea nello Spazio, tra l'altro privando del premio Oscar Douglas Trumbull, Con Pederson, Wally Veevers, Tom Howard e un'altra dozzina di persone. Tanto per partire in vantaggio, aggiungo che nei confronti di Douglas Trumbull Kubrick rasentò l'accanimento facendo acquistare una pagina su Variety dalla MGM/UA per protestare contro una pubblicità della Hewlett Packard che menzionava il solo nome di Trumbull insieme a un riferimento agli effetti speciali di 2001 – ed era il 1984, sedici anni dall'uscita del film.

21 giugno 2013

Fear and Desire nei cinema italiani

Grazie alla collaborazione tra QMI e Minerva Pictures, arriva per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane il primo lungometraggio di Kubrick, Fear and Desire. Il film sarà in sala il 29, 30 e 31 luglio.

Il comunicato stampa non menziona se il film sarà in lingua originale sottotitolato o se è stato doppiato per l'occasione. Anche la pagina Facebook di Minerva non dà altre notizie. Tuttavia il trailer distribuito su Youtube contiene un paio di battute dal film recitate in italiano, quindi...



Aggiornamento 12.07.2013: a dar fede a questo articolo, il film è stato doppiato per la prima volta in italiano. Dovrei andare a vedere il film in anteprima a Capalbio Cinema il 17 luglio, vi faccio sapere.
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