Kubrick era fenomenale. Non lasciava mai Londra, non veniva negli States, ero io che andavo da lui. Sono stato per un paio di settimane nella sua abitazione a lavorare su Arancia Meccanica. Ho lavorato su un sacco di disegni per lui. Molte volte sono tornato a New York e gli ho spedito altra roba. Alla fine, aveva trovato un artista londinese che gli piaceva molto, Philip Castle, e chiese a lui di fare un disegno. A Kubrick piacque enormemente, anche a me, e lo mettemmo nella campagna promozionale. Ci inventammo un po' di frasi che descrivessero i personaggi, come amassero Beethoven e come fossero violenti.
Celebrating the work of movie poster illustrator Bill Gold, Susan King, Los Angeles Times 31.12.2010
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