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14 gennaio 2012

Orizzonti di Gloria edizione Criterion

Con il classico ritardo a cui ormai avrete fatto l'abitudine, recensisco il DVD di Orizzonti di Gloria nell'edizione Criterion del 2010. Seguirà quella di Rapina a Mano Armata, sempre per la Criterion.

Orizzonti di Gloria è stato trasferito dalla Criterion a partire di una copia conservata alla Università della California, Los Angeles. Nonostante i crediti finali indichino che il film è stato restaurato dall'archivio cinema e TV della UCLA in collaborazione con la MGM, non parlerei di vero restauro perché il lavoro non è partito da un negativo del film, ma da un telecine HD Spirit 2K della copia in pellicola, ripulita manualmente da sporco, graffi e instabilità varie.

Piccola nota su questo lavoro: tra i finanziatori compare la Film Foundation, organizzazione no-profit per la conservazione dei film americani che lo stesso Kubrick aveva contribuito a creare sottoscrivendo l'appello di Martin Scorsese nel 1990.

Il trasferimento di Orizzonti di Gloria, supervisionato da Robert Gitt con la consulenza di Leon Vitali, è presentato in formato 1.66:1 come nelle proiezioni cinematografiche d'epoca. Il precedente trasferimento della MGM era invece open matte, ossia a schermo pieno 1.33:1.

Il film è stato distribuito sia in DVD che in Blu-ray. Non ho ancora visto l'edizione in alta definizione perché, a differenza dei dischi della Warner, questa edizione Criterion è Regione A (l'equivalente della Regione 1 dei DVD) e serve un lettore dezonato per leggerla. La versione in DVD (anch'essa bloccata R1) presenta un video sicuramente più pulito dell'edizione MGM, con maggior definizione e incisività, e notevolmente più scuro, senza tuttavia scadere negli errori commessi per l'edizione del 40esimo anniversario di Dr. Stranamore. Nel complesso l'immagine risulta un po' troppo morbida, quasi sfumata, e sono visibili diversi artefatti della codifica digitale, in particolare un piuttosto evidente e fastidioso edge enhancing. A giudicare dalle capture delle recensioni online, il trasferimento in alta definizione dovrebbe essere al contrario ottimo.

Nella migliore tradizione Criterion, il film è accompagnato da un nutrito pacchetto di contenuti extra (ne avevamo già parlato aspettando l'uscita del disco): si inizia con un commento del critico Gary Giddins, autore di un libro sul cinema classico hollywoodiano.

Con un inarrestabile parlantina, Giddins snocciola una quantità notevole di informazioni e grazie alla sua competenza storica riesce a frullare senza sosta bio-filmografie degli attori, informazioni sulle location tedesche, riferimenti al corpus d'opere kubrickiano, confronti con il romanzo di Humphrey Cobb da cui è tratto il film, dettagli di produzione (contratti, budget, tempistica), il contesto storico, la posizione di Orizzonti di Gloria all'interno del genere bellico e in confronto ai più consueti film hollywoodiani.

Tra i momenti migliori, la lettura delle pagine del romanzo che descrivono uno dei personaggi che hanno composto il Colonnello Dax cinematografico durante la scena dell'attacco al Formicaio: l'aderenza del film alla prosa di Cobb ci ricorda come Kubrick si sia sempre preoccupato di mantenere a film finito l'impressione originaria avuta durante la lettura di un romanzo. A trascrivere il commento si otterrebbe un gustoso libretto onnicomprensivo sul film. Ben fatto, Criterion.

Segue una serie di interviste: la prima è un estratto audio dal'intervista di Jeremy Bernstein a Stanley Kubrick, già pubblicata in CD con lo Stanley Kubrick Achives della Taschen e riproposta integralmente anche nell'edizione speciale di 2001: Odissea nello Spazio; qui i due minuti sono accompagnati da una serie di fotografie di scena dalla lavorazione di Orizzonti di Gloria.

Christiane Kubrick fornisce il consueto racconto su come ha conosciuto il regista grazie al ruolo della ragazza nella locanda, ma per la prima volta ricorda con puntualità la lavorazione di quella scena, spiegando tanto il senso della canzone da lei cantata quanto il metodo registico di Kubrick con gli attori.

Non poteva mancare un'intervista a Jan Harlan, ormai ben oltre il presenzialismo più sfrenato: nonostante con Orizzonti di Gloria non c'entri assolutamente nulla, dobbiamo sorbirci ancora la sua melliflua prosopopea critica sul cinema di Kubrick. Stavolta, non potendosi aggrappare a nulla di concreto, Harlan blatera saltando di palo in frasca da Malcolm McDowell a Johann Strauss, da Napoleone Bonaparte a Eyes Wide Shut, perdendo il filo del discorso in più di un'occasione.

L'intervista migliore è quella a James B. Harris, produttore del film e partner artistico di Kubrick per sette anni. Per 22 minuti Harris, ancora acuto e preciso nonostante gli 82 anni al momento dell'intervista, ricorda la produzione in Germania del film, vari aneddoti durante le riprese e alcuni momenti con Kubrick che fanno capire quanto collaborativo fosse il loro sodalizio e quanto legati fossero in quegli anni.

Particolare non da poco, ogni intervista è inframmezzata da bellissime fotografie d'epoca che nella maggior parte dei casi sono inedite. A giudicare dai crediti del DVD, questa collezione deriva dallo Stanley Kubrick Archive dell'Università delle Arti di Londra, dagli archivi della MGM e dalle foto conservate da Harris. Finalmente un ottimo lavoro di ricerca per presentare contenuti nuovi al posto della solita dozzina di foto che ormai conosciamo a memoria.

Gli extra si chiudono con il trailer del film, un talk show inglese del 1979 con ospite Kirk Douglas, il quale però parla di Kubrick e di Orizzonti di Gloria molto poco, e un estratto da un telegiornale francese del 1997 in cui si ricorda l'episodio della Prima Guerra Mondiale che aveva ispirato il romanzo di partenza.

Consueta eleganza per i menu del disco (il principale è un montaggio delle carrellate nelle trincee sul valzer Künstlerleben di Strauss), e libretto con saggio critico d'ordinanza (di James Naremore).

Nella sezione Risorse trovate la scheda tecnica dell'edizione e una scansione in alta risoluzione della copertina.

12 commenti:

pinetto ha detto...

salve, avrei un quesito su un'altra cosa. in questo link dal minuto 2:16 partono filmati sul backstage di 2001, e anche alla fine della seconda parte si vede ancora qualcosa. Che lei sappia esiste del materiale inedito tipo quello di full metal jacket? ecco il link (magari lo conosce già eh)http://www.youtube.com/watch?v=Pzm4JpFWok0

Filippo Ulivieri ha detto...

Ciao. Vivian Kubrick aveva girato del materiale dal backstage di Full Metal Jacket per realizzare un documentario analogo a quello da lei fatto per Shining; il progetto poi si è arenato per cause non ben specificate. Alcune delle riprese di Vivian sono state incluse nel documentario di Jan Harlan A Life in Pictures distribuito in DVD dalla Warner. E' tutto quello che si può vedere al momento di quelle riprese. Grazie della visita!

pinetto ha detto...

sì sì ma queste su 2001 da dove vengono?
grazie a te
ciao!

Filippo Ulivieri ha detto...

Non saprei, per la prima volta sono state usate in questi contenuti extra nell'edizione speciale di 2001. O esiste un girato d'archivio, o un documentario d'epoca da cui hanno attinto, ma non ne sono a conoscenza.

Anonimo ha detto...

Tra me e Filippo avremo visto tutto il vedibile su 2001 e sono d'accordo con lui: quei filmati erano del tutto inediti finchè non sono apparsi nell'ultimo bluray/dvd di 2001. Però, foto di quel giorno delle riprese nella rimessa dei pod si erano già viste in diversi libri, il che mi fa dedurre che fosse di un giorno in cui la stampa era stata invitata a borehamwood (se avessimo tempo e voglia mi sembra che da qualche parte ci sia anche un diario di riprese, potremmo buttare giù una data approssimata :-) Non sono dentro al business cinematografico ma suppongo che effettivamente, a vederle adesso, fosse logico che ci fosse qualcuno con una cinepresa.
Apparentemente c'è ancora qualcosa di nascosto di quel film.. vedi per esempio le scene tagliate saltate fuori in quel deposito.. A proposito, Filippo, notizie di quel documentario diventato film di quel ragazzo con cui eri in contatto? Quello di Trumbull, insomma?

Ciao ciao
Simone

Filippo Ulivieri ha detto...

Ciao Simone, il tuo intervento mi rassicura: se lo dici tu che sono immagini mai viste prima, c'è da fidarsi ;)

Ora che dici della stampa invitata a Borehamwood mi è venuto in mente che nel filmato d'epoca "A Look Behind the Future" (anch'esso finalmente messo nei contenuti extra) si vede effettivamente Keir Dullea rispondere ai cronisti di fronte agli stabilimenti dello studio MGM. Sicuramente un momento di promozione del film.

Ricordiamo anche che sul set di 2001 era stato chiamato anche Dmitri Kessel, un fotografo di LIFE magazine, che aveva fatto una ampia copertura fotografica per il film. Si possono vedere qui su Google le sue foto.

Anonimo ha detto...

Bellissime le foto di LIFE. Una volta da qualche parte avevo visto dei disegni di un cronista invitato sul set, accompagnati da un reportage con descrizioni di come venivano girate alcune scene. Un paio di queste "disegnate" si vedono tra le foto della photogallery sul sito di Douglas Trumbull. Erano molto belle, hai capito di cosa parlo? Non le trovo più.. sigh!
Il documentario degli anni sessanta è quello che inizia con il tipo alla scrivania che fa una gran tirata promozionale per convincere le ditte a investire nel film. bellissima trovata di marketing, non so nemmeno se fosse così usata all'epoca. Insomma non so se è il caso di scrivere un articolo "How Stanley Kubrick invented product placement" ma il nostro era proprio avanti.

ciriciao!

Simone

Filippo Ulivieri ha detto...

No, Simone, non ho capito quali disegni intendi... C'è troppa roba su 2001! :-) Però mi avevi segnalato questo link un paio di anni fa dal sito di Trumbull, prova a ricercarle qui.

E a proposito di Trumbull, non ti avevo risposto sul documentario. L'ultima era che la Warner aveva deciso di non finanziarlo, per cui ci dovremmo accontentare del libro di David Larson e basta. Però è tanto che non ne sento parlare, magari qualcosa è cambiato.

Anonimo ha detto...

Eccolo:
http://douglastrumbull.com/node/1497
in un sito che non ho più nei "preferiti" di firefox c'e n'era tutta una collezione. Era un artista invitato sul set. Molto carine!

Forza David Larson, allora.

Ah, ti regalo una chicca che oggi ho letto su wikipedia.... mi mancava: "In spite of Kubrick's tendency to destroy scenes he shot but did not use in the film, unused footage from the final Stargate sequence appears in the Beatles film Magical Mystery Tour during the sequence accompanied by their instrumental song Flying."[http://www.bbc.co.uk/dna/h2g2/A533413]

WTF????

ciao
Simone

Filippo Ulivieri ha detto...

Mi sembra una sonora cazzata, per dirlo in francese. Per due motivi: il primo è che Kubrick è sempre stato molto geloso dei suoi film, tanto da rifiutarne pezzi anche a Pink Floyd (per restare in ambito musicale); secondo, con quanto costavano le riprese con la slit scan, dubito che ne abbiano fatte in esubero.

Anche il fatto che non abbiamo mai letto nulla su questa cosa nelle varie biografie e libri monotematici non depone a favore della veridicità. Magari dovremmo guardare nelle biografie dei Beatles per avere dei riscontri.

Anonimo ha detto...

amen! (tutti a scaricare magical mystery tour...)

Ciao
Simone

Filippo Ulivieri ha detto...

Rileggendo qua e là, viene fuori che le sequenze usate non sono quelle della SlitScan ma quelle aeree che poi furono trattate per alterarne i colori. Questo può anche essere. E quindi vai col downloadone! :-) Poi ci aggiorniamo.

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