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22 marzo 2007

Documentari su Google Video

Ho caricato su Google Video alcuni dei documentari su Stanley Kubrick e i suoi film che ho raccolto in questi anni. Potrete così vedere o rivedere interviste a Tom Cruise e Nicole Kidman, Steven Spielberg, Frederic Raphael, Anthony Burgess, Malcolm McDowell e altri.

La maggior parte dei contributi è su Eyes Wide Shut, ma trovate anche perle rare come una discussione televisiva su Arancia Meccanica del 1972 che ho recuperato fortunosamente su eBay e un documentario che racconta la storia di Alan Conway, l'uomo che per anni si è spacciato per Stanley Kubrick sfruttando l'ignoranza sul reale aspetto del regista e che è oggi al centro del discutibile film Color Me Kubrick di Brian Cook.

L'intera collezione di documentari e interviste si trova su questa pagina, che raccoglierà anche i prossimi video che riuscirò a caricare.

Dalle pagine sui Documentari della sezione Risorse invece è possibile scaricare due trasmissioni radiofoniche inglesi, con altre interviste e due messaggi lasciati da Stanley Kubrick nella segreteria di un collaboratore (si rasenta la morbosità, qui). Inoltre, nella stessa sezione, altri documentari presenti su Google Video o YouTube, non caricati da me.

Buona visione.

07 marzo 2007

Rapina a Mano Armata di Roberto Curti

Roberto Curti ha scritto un saggio compatto, di piacevole lettura ed estremamente accurato nell'impostazione. Lo sguardo dell'autore spazia dal contesto di produzione dell'opera fino all'accoglienza degli spettatori, tanto negli Stati Uniti che in Europa, e il testo situa il vero debutto nel cinema da parte di Kubrick in relazione sia alla cinematografia dell'epoca sia alla successiva produzione del regista.

Il primo merito dell'autore è infatti quello di individuare in Rapina a Mano Armata i prodromi delle idee e degli obiettivi del futuro cinema di Kubrick, senza per questo arrivare a una forzata rilettura del film in funzione della successiva produzione del regista. Raccontando la scelta del soggetto e il processo di adattamento del romanzo di White da parte di Kubrick con Jim Thompson, abile scrittore hard-boiled, ed illustrando le differenze tra romanzo e film ultimato, Curti riesce a evidenziare gli aspetti del romanzo che potrebbero aver attratto Kubrick e gli spazi in cui il regista ha inserito frammenti della propria nascente visione del mondo.

Naturalmente gran parte delle pagine sono dedicate all'analisi della particolare struttura narrativa del film, densa di flashback, riavvolgimenti, incastri e differenti punti di vista per ciascun evento dell'intreccio. Questa "decronologia" - come ebbe a chiamarla Godard - fu l'aspetto che più impattò sul pubblico e sulla critica all'uscita del film ed è l'elemento che nel corso del tempo è rimasto più di altri ad identificare Rapina a Mano Armata, tanto da generare un consistente numero di omaggi, citazioni, variazioni sul tema.

L'analisi di Curti non si limita a descrivere la narrazione a incastro degli eventi ma scende in profondità per individuare sottili contraddizioni insite nell'apparentemente perfetto meccanismo di frammentazione temporale. Questi scostamenti dalla perfezione sono secondo l'autore opera del regista che richiama nella struttura logica di Rapina a Mano Armata i piccoli imprevisti che, all'interno del preciso piano di rapina dell'ippodromo, minano la bellezza del progetto criminale preannunciandone il definitivo fallimento.

L'autore indaga i contenuti del film senza dimenticare che esso vede la luce nel periodo finale del noir americano: attraverso la descrizione del carattere dei personaggi e dei dialoghi che esprimono le rispettive psicologie, Curti mostra come la soggiacente filosofia permeata di disillusione attinga sì dagli stilemi del noir ma presenti al contempo una serie di importanti prese di distanza da parte del giovane regista.

La personale lettura del film è supportata da un approccio antologico che comprende numerosi estratti da recensioni d'epoca e da lavori più recenti di altri critici kubrickiani, coprendo con buona approssimazione tutto quanto di importante è stato scritto su Rapina a Mano Armata ed esaurendo virtualmente qualunque altro tentativo di parlare di questo film.

In linea con la collana Universale Film della Lindau, a fine libro sono riportati estratti da recensioni e scritti di altri autori. Il capitolo introduttivo è disponibile in esclusiva per ArchivioKubrick.

01 marzo 2007

Shining Weekend

Singolare iniziativa (come altro chiamarla) per il prossimo aprile: andare in uno sperduto hotel in Val D'Aosta per giocare a fare Jack Torrance.
La strada è tortuosa, montagne alte e selvagge dominano la valle. La natura incontaminata che vi circonda sembra dolce e amica: qualche camoscio sbircia qua e là, uno stambecco vi guarda passare, perplesso. Ma sarà proprio così come sembra?
E' venerdì 13 e siete diretti ad un hotel isolato, circondato da monti innevati. Siete sicuri di non voler tornare indietro?
Maggiori informazioni e modulo per iscriversi su shiningweekend.com. Buon divertimento. Dimenticavo: a me non mi ci vedrete! ;-)

10 febbraio 2007

Retrospettiva a Torino

Dal 12 al 27 febbraio, al Museo del Cinema di Torino, verrà organizzata una retrospettiva dedicata alla cinematografia di Stanley Kubrick, in collaborazione con Warner Bros. Italia, MGM, Sony Pictures Releasing UK, NBC Universal e Hollywood Classics. Saranno proiettati tutti i film di Kubrick, da Il Bacio dell'Assassino a Eyes Wide Shut, in versione originale sottotitolata.

Per maggiori informazioni e per scaricare il programma delle proiezioni giorno per giorno, visitate il sito TorinoCultura.

Sempre a Torino, il Circolo dei Lettori ha in programma un incontro attinente al cinema di Kubrick: il 27 febbraio alle ore 21 Ruggero Pierantoni conduce una conferenza dal titolo "La storia segreta di Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio (da Anthony Burgess a Stanley Kubrick)". Informazioni sul sito dell'associazione.

Prime uscite in HD-DVD / Blu-ray

Sono disponibili in vendita i primi due film di Stanley Kubrick nei nuovi formati digitali ad alta definizione: Full Metal Jacket è distribuito sia in HD-DVD che Blu-ray dalla Warner Bros. mentre Spartacus è in uscita per la Universal nel solo formato HD-DVD.

L'edizione di Spartacus è presentata con le corrette proporzioni video 2,20:1 (come l'edizione in DVD della Criterion e contrariamente alla precedente edizione DVD Universal) con un audio 5.1 DTS e Dolby. Apparentemente, la qualità video non è all'altezza delle possibilità di definizione del nuovo formato: alcune recensioni online affermano che il film resta migliore nell'edizione Criterion.

Per Full Metal Jacket si parla di un miglioramento rispetto all'edizione in DVD, sia nella versione HD-DVD che Blu-ray, anche se il titolo non viene indicato tra i migliori dischi in circolazione. I miglioramenti sostanziali dovrebbero essere nella naturalezza della profondità di campo.

Per questo film ci sono da fare delle precisazioni sul formato video. Nelle edizioni europee Full Metal Jacket è presentato in formato panoramico 1,85:1, diversamente quindi dalle precedenti edizioni homevideo (sia VHS che DVD erano a schermo pieno, cioè 1,33:1). Il formato che era stato scelto da Kubrick per la vendita del film è soppiantato da quello originale per la proiezione cinematografica, e fin qui ci possiamo anche stare. L'edizione americana invece presenta il film in 1,78:1, un formato totalmente illegittimo, dovuto solo alla volontà di riempire interamente gli schermi dei televisori HD, ossia dettato da esigenze di mercato, in barba all'arte. E di nuovo, l'audio monofonico, l'unico veramente missato da Kubrick, è assente in tutte le edizioni.

E' alquanto disgustoso vedere come i responsabili della Stanley Kubrick Estate (o la Warner o chi per loro) si stiano rimangiando le parole dette all'uscita della DVD Collection, che anche in quel caso non erano apparse proprio limpide. Ma tanto, ne sono convinto, non frega niente a nessuno.
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