Dopo le motivazioni dietro alla genesi del libro, oggi scambiamo qualche parola sulla confezione del libro.
Il titolo Sulla Luna con Stanley Kubrick si riferisce ovviamente alla leggenda secondo cui Kubrick avrebbe girato per conto della NASA le riprese di un finto allunaggio, o come piano B nel caso in cui la missione dell’Apollo 11 non fosse andata a buon fine o proprio per mettere in piedi una totale messinscena di un allunaggio mai avvenuto. È la leggenda più pop — nel 2018/19, con i doppi cinquantenari di 2001: Odissea nello Spazio e dell’allunaggio, era dappertutto — e mi sembrava utile come gancio per un libro che è una collezione di miti da sfatare e dicerie da correggere. Alla fine del testo però scoprirete che il titolo non è solo un pretesto per attrarre attenzione: oltre che a far chiarezza tra le leggende, il libro ambisce a una ridefinizione del ruolo di Kubrick nel panorama della cultura occidentale (nientemeno!).
Il sottotitolo, come è ovvio, dà qualche informazione in più. La parte “miti, leggende e verità” c’è sempre stata, mentre l’idea del “mostro sacro del cinema” è arrivata neanche un mese fa, nelle ultime fasi di revisione. Mi piace perché mette l’accento sulla nostra venerazione per Kubrick, che è uno dei temi ricorrenti del libro, e perché suggerisce un’intenzione birichina: se è un mostro sacro viene subito voglia di dissacrarlo, come in effetti faccio ripetutamente tra le pagine.
La copertina: Avevo un’idea grafica per questo libro — Kubrick a cavallo del razzo Saturn V diretto verso la Luna, con in mano la sua Arriflex come il Maggiore Kong di Stranamore cavalcava la bomba H sventolando lo stetson — ma ripensandoci mi pareva una trovata sì simpatica ma banale. Ho sempre voluto fare una copertina di solo lettering e questo libro, con la sua sequela di luoghi comuni, mi ha offerto l’occasione ideale. Dal chiacchiericcio delle dicerie emerge il titolo del libro, come se finalmente si mettesse ordine in quel caos.
Sulla Luna con Stanley Kubrick continua a essere disponibile in anteprima per voi lettori fedeli qui. Potete leggere le prime 40 pagine qui.
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