Come forse avrete intuito dalle chiacchiere sul titolo e la copertina, Sulla Luna con Stanley Kubrick è un libro autopubblicato.
Avevo già testato questa possibilità editoriale con il precedente 2001 tra Kubrick e Clarke, un libro che necessitava di una certa snellezza produttiva per arrivare sugli scaffali in tempo per il cinquantenario del film e dell’allunaggio. Era anche un libro piccolo, molto specialistico, e mi era parsa l’occasione ideale per provare il self-publishing e verificarne i risultati sul mercato.
Per Sulla Luna con Stanley Kubrick l’autopubblicazione è invece una necessità. Poiché compie un’operazione di rilettura radicale della percezione collettiva di Stanley Kubrick, il libro necessitava di una casa editrice solida che potesse aiutarmi a farlo arrivare al maggior numero possibile di lettori (banalmente: per fare una rivoluzione si deve essere in tanti). Ho sottoposto il manoscritto a oltre trenta case editrici senza ottenere proposte adeguate al mio lavoro.
Le ragioni possono essere diverse: una flessione notevole nelle vendite dei libri con conseguente riduzione della propensione al rischio delle case editrici, un decrescente interesse verso il cinema e l’editoria di cinema (avete fatto caso all’erosione dello spazio sugli scaffali delle librerie?), la saturazione della pubblicistica su Kubrick… Credo anche che gli ultimi dieci anni siano stati complicati per tutto il settore culturale, cosa che ahimè si rispecchia in contratti anacronistici (o in qualche caso risibili).
Nonostante tutto questo, ero – e sono – convinto che Sulla Luna con Stanley Kubrick sia un libro che merita di essere pubblicato e di raggiungere i lettori. D’altra parte, avevo ricevuto un numero simile di rifiuti per Stanley Kubrick e Me, e poi abbiamo visto come è andata. Questo nuovo libro mi pare anche più pop, e avrei perfino scommesso sulla facilità di trovare un interesse presso gli editori. Non ho avuto ragione.
(In alcuni casi i rifiuti sono stati motivati da incompatibilità con la linea editoriale. Non sono stato sempre d’accordo quando me lo sono sentito dire, ma l’ho accettato senza problemi. Il problema è il resto.)
Non sono in realtà particolarmente dispiaciuto per l’autopubblicazione. È ormai un sistema collaudato che produce un libro di qualità paragonabile a quelli delle case editrici piccole e medie, ed è anche un mercato maturo, ben rodato. Permette inoltre una totale autonomia decisionale, il che, per uno come me che si diverte a progettare anche l’oggetto libro (titolo, copertina, impaginazione e così via) e a pensare ai modi in cui promuoverlo (anteprime, banner, slogan, ecc.) è fonte di gran divertimento.
Quel che mi rincresce di questo Piano B però è che, come Stanley Kubrick e me aveva ribaltato la percezione del Kubrick uomo anche grazie alla diffusione del libro data dal Saggiatore, per la rivoluzione sul Kubrick regista che il nuovo libro propone ci sarebbe bisogno di un impatto non semplice da raggiungere con le sole mie forze. A fronte di tanti “pro,” questo è l’indubbio “contro” dell’autopubblicazione.
Per cui, se Sulla Luna con Stanley Kubrick vi piacerà quando l’avrete letto, vi chiedo di aiutarmi a compiere la tanto sbandierata “rivoluzione dal basso:” parlate del libro ai vostri amici, consigliatelo agli appassionati di cinema, regalatelo a chi ama (e a chi odia!) Stanley Kubrick.
Intanto potete già comprarlo qui e leggere le prime 40 pagine qui.
Grazie, come sempre ma stavolta anche di più.