La puntata dello scorso venerdì 7 dicembre di Wonderland, il settimanale culturale di Rai 4, è stata quasi del tutto dedicata a 2001: Odissea nello Spazio in occasione del cinquantenario dell'uscita italiana del film.
Il racconto della lavorazione del film è interamente basato sul mio calendario di produzione, originariamente pubblicato nel libro Understanding Kubrick's 2001: Representation e Interpretation e tradotto in italiano per il numero speciale di SegnoCinema della scorsa estate.
La puntata è disponibile su Rai Play a questo indirizzo. Buona visione!
09 dicembre 2018
23 novembre 2018
Un mio corso su Kubrick a Ferrara
Cari,
vi invito giovedì 13 Dicembre a un mio corso sul cinema di Stanley Kubrick, organizzato dall'associazione culturale Feedback di Ferrara.
L'incontro inaugura un ciclo di appuntamenti annuali dedicati a Kubrick e, come suggerisce il titolo "Stanley Kubrick e noi", sarà diviso in due parti. La prima sarà una lezione incentrata sulle caratteristiche fondamentali del cinema di Kubrick, per individuare qual era il suo metodo di lavoro e quali elementi comuni hanno i suoi film. Si tenterà quindi di capire perché il cinema di Kubrick abbia avuto e continui ad avere un clamoroso successo di critica e di pubblico arrivando perfino a essere parte della cultura pop.
La seconda parte sarà una conversazione più libera, con domande e risposte dal pubblico in cui si parlerà anche dei progetti incompiuti, i film che Kubrick voleva fare, su cui ha lavorato e speso a volte anni di ricerca, e che non si sono materializzati. Chi segue queste pagine sa che a parlare di Napoleon, Aryan Papers e A.I. non si fa che grattar la superficie di quell'enorme matassa di interessi, passioni e progetti che Kubrick ha accumulato in cinquant'anni di lavoro. (Per chi non lo sapesse, Kubrick si è lasciato dietro almeno 55 film irrealizzati.)
Il corso è gratuito ed aperto a tutti, con offerta libera per Feedback. Vi aspetto quindi giovedì 13 Dicembre alle ore 21:00 presso la Video-Biblioteca Vigor, in Via Gaetano Previati 18, a Ferrara. Se non siete della zona, passate parola ai vostri amici emiliani. Grazie!
vi invito giovedì 13 Dicembre a un mio corso sul cinema di Stanley Kubrick, organizzato dall'associazione culturale Feedback di Ferrara.
L'incontro inaugura un ciclo di appuntamenti annuali dedicati a Kubrick e, come suggerisce il titolo "Stanley Kubrick e noi", sarà diviso in due parti. La prima sarà una lezione incentrata sulle caratteristiche fondamentali del cinema di Kubrick, per individuare qual era il suo metodo di lavoro e quali elementi comuni hanno i suoi film. Si tenterà quindi di capire perché il cinema di Kubrick abbia avuto e continui ad avere un clamoroso successo di critica e di pubblico arrivando perfino a essere parte della cultura pop.
La seconda parte sarà una conversazione più libera, con domande e risposte dal pubblico in cui si parlerà anche dei progetti incompiuti, i film che Kubrick voleva fare, su cui ha lavorato e speso a volte anni di ricerca, e che non si sono materializzati. Chi segue queste pagine sa che a parlare di Napoleon, Aryan Papers e A.I. non si fa che grattar la superficie di quell'enorme matassa di interessi, passioni e progetti che Kubrick ha accumulato in cinquant'anni di lavoro. (Per chi non lo sapesse, Kubrick si è lasciato dietro almeno 55 film irrealizzati.)
Il corso è gratuito ed aperto a tutti, con offerta libera per Feedback. Vi aspetto quindi giovedì 13 Dicembre alle ore 21:00 presso la Video-Biblioteca Vigor, in Via Gaetano Previati 18, a Ferrara. Se non siete della zona, passate parola ai vostri amici emiliani. Grazie!
27 agosto 2018
Kubrick Symposium a Francoforte
Lo scorso 20-21 luglio si è tenuto a Francoforte un simposio su Stanley Kubrick e i suoi film, un evento collegato alla mostra sui 50 anni di 2001: Odissea nello Spazio che è attualmente in esposizione al Deutsches Filmmuseum.
Durante il weekend, cinque ricercatori hanno presentato i loro studi e discusso con il pubblico presente. Tutti gli interventi e i successivi dibattiti sono stati registrati e sono ora disponibili sul canale YouTube del museo.
Un'odissea trans-umana: i corpi tecnologici di 2001
Vincent Jaunas - Università di Bordeaux
Vincent analizza la figura degli astronauti del film e il loro rapporto con la tecnologia.
Un secondo Dr Mabuse: un'indagine sulla mitologia kubrickiana
Filippo Ulivieri
Il mio talk sull'immagine pubblica di Stanley Kubrick: chi ha creato e perché la figura del regista dispotico, ossessivo, misantropo e alienato dal mondo.
Un'odissea trans-mediale: i fumetti Marvel e l'espansione dell'universo di 2001
James Fenwick - Università di Leicester
La trasposizione a fumetti della storia di 2001, realizzata negli anni '70 da Jack Kirby. Alla fine dell'intervento è incluso il panel tra gli autori del libro Understanding Kubrick's 2001. Vincent Jaunas, Simone Odino, Nils Peiler e me, in una discussione su Kubrick e il suo capolavoro di fantascienza, moderata da James Fenwick, curatore del volume da poco uscito per Intellect.
Architettura narrativa: l'impatto di 2001 sulla progettazione di interni nei videogiochi
Marc Bonner - Università di Cologne
Marc racconta come il film di Kubrick sia stato fonte di ispirazione per la progettazione di numerosi interni dei più famosi videogiochi.
"Sono convinto che alla fine andrà tutto bene." La relazione tra Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke
Simone Odino
La relazione tra il regista e lo scrittore, esplorata attraverso il carteggio custodito allo Smithsonian Institution. Simone rivela anche una possibile coda: la collaborazione non riuscita per A.I. Intelligenza Artificiale.
Ringrazio Nils Peiler per aver organizzato l'evento: un weekend assolutamente fantastico.
Nei mesi precedenti erano stati invitati Richard Daniels, capo archivista del Kubrick Archive di Londra, e Peter Krämer, uno dei massimi esperti kubickiani al mondo. Anche i loro interventi, sul materiale conservato all'archivio e sull'impatto di 2001 alla sua uscita nelle sale, sono stati registrati e li includo di seguito. Nel canale YouTube del museo ci sono altri video di ospiti collegati a 2001: Odissea nello Spazio, in lingua tedesca. Buona visione.
Durante il weekend, cinque ricercatori hanno presentato i loro studi e discusso con il pubblico presente. Tutti gli interventi e i successivi dibattiti sono stati registrati e sono ora disponibili sul canale YouTube del museo.
Un'odissea trans-umana: i corpi tecnologici di 2001
Vincent Jaunas - Università di Bordeaux
Vincent analizza la figura degli astronauti del film e il loro rapporto con la tecnologia.
Un secondo Dr Mabuse: un'indagine sulla mitologia kubrickiana
Filippo Ulivieri
Il mio talk sull'immagine pubblica di Stanley Kubrick: chi ha creato e perché la figura del regista dispotico, ossessivo, misantropo e alienato dal mondo.
Un'odissea trans-mediale: i fumetti Marvel e l'espansione dell'universo di 2001
James Fenwick - Università di Leicester
La trasposizione a fumetti della storia di 2001, realizzata negli anni '70 da Jack Kirby. Alla fine dell'intervento è incluso il panel tra gli autori del libro Understanding Kubrick's 2001. Vincent Jaunas, Simone Odino, Nils Peiler e me, in una discussione su Kubrick e il suo capolavoro di fantascienza, moderata da James Fenwick, curatore del volume da poco uscito per Intellect.
Architettura narrativa: l'impatto di 2001 sulla progettazione di interni nei videogiochi
Marc Bonner - Università di Cologne
Marc racconta come il film di Kubrick sia stato fonte di ispirazione per la progettazione di numerosi interni dei più famosi videogiochi.
"Sono convinto che alla fine andrà tutto bene." La relazione tra Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke
Simone Odino
La relazione tra il regista e lo scrittore, esplorata attraverso il carteggio custodito allo Smithsonian Institution. Simone rivela anche una possibile coda: la collaborazione non riuscita per A.I. Intelligenza Artificiale.
Ringrazio Nils Peiler per aver organizzato l'evento: un weekend assolutamente fantastico.
Nei mesi precedenti erano stati invitati Richard Daniels, capo archivista del Kubrick Archive di Londra, e Peter Krämer, uno dei massimi esperti kubickiani al mondo. Anche i loro interventi, sul materiale conservato all'archivio e sull'impatto di 2001 alla sua uscita nelle sale, sono stati registrati e li includo di seguito. Nel canale YouTube del museo ci sono altri video di ospiti collegati a 2001: Odissea nello Spazio, in lingua tedesca. Buona visione.
30 luglio 2018
I 90 anni di Stanley Kubrick
Giovedì scorso, 26 luglio 2018, ricorrevano i 90 anni dalla nascita di Stanley Kubrick. Diversi gli eventi commemorativi, dal debutto in chiaro di S is for Stanley su Rai5 (e ora disponibile su Rai Play) a una serie di piccoli video distribuiti sul canale Twitter ufficiale con testimonianze e ricordi di colleghi registi, familiari e collaboratori.
Il programma Finestra Aperta della Rete 2 della Radiotelevisione svizzera mi ha invitato in diretta per l'occasione. Con Marco Pagani abbiamo chiacchierato del rapporto tra Stanley ed Emilio, delle influenze artistiche nel cinema di Kubrick, di come potremmo identificare la sua cifra stilistica e di chi potrebbe esserne l'erede oggi (spoiler: nessuno). Buon ascolto e grazie della vostra attenzione.
Il programma Finestra Aperta della Rete 2 della Radiotelevisione svizzera mi ha invitato in diretta per l'occasione. Con Marco Pagani abbiamo chiacchierato del rapporto tra Stanley ed Emilio, delle influenze artistiche nel cinema di Kubrick, di come potremmo identificare la sua cifra stilistica e di chi potrebbe esserne l'erede oggi (spoiler: nessuno). Buon ascolto e grazie della vostra attenzione.
18 luglio 2018
La vera storia del Bruciante Segreto di Kubrick
Stamattina su Il Giornale, edizione cartacea e online, trovate un mio report sulla scoperta di un copione di Bruciante Segreto, l'adattamento della novella di Stefan Zweig a cui Kubrick aveva lavorato nel 1956 con Calder Willingham, fino a domenica scorsa ritenuto perduto.
Il copione è arrivato improvvisamente nelle mani di Nathan Abrams, docente di cinema presso l'Università di Bangor, nel Galles del Nord. Nathan, che conosco personalmente da qualche anno grazie alle conferenze internazionali a cui abbiamo partecipato, è stato così gentile da accettare un'intervista telefonica e spiegarmi alcuni dettagli inediti dell'adattamento di Kubrick.
La notizia è stata data da Nathan al quotidiano inglese The Observer domenica mattina e poi ripresa da dozzine di testate internazionali. Sfortunatamente, nella stampa italiana la notizia è arrivata distorta, con traduzioni raffazzonate e vere cavolate degne del peggior telefono senza fili (in alcuni articoli la sceneggiatura sarebbe stata ritrovata a Bangor; secondo altri è così rifinita che sarà presto un film).
Anche se erano già passati un paio di giorni ho così deciso di scrivere un articolo che presentasse i fatti in modo corretto, intervistando Nathan e James B. Harris, il produttore di Kubrick degli anni '50, che si ricorda molto bene di questo copione e mi ha raccontato perché Kubrick, appena letto il titolo della novella di Zweig, voleva assolutamente farne un film.
Per la terza volta in tre giorni, buona lettura e grazie come sempre della vostra attenzione.
Il copione è arrivato improvvisamente nelle mani di Nathan Abrams, docente di cinema presso l'Università di Bangor, nel Galles del Nord. Nathan, che conosco personalmente da qualche anno grazie alle conferenze internazionali a cui abbiamo partecipato, è stato così gentile da accettare un'intervista telefonica e spiegarmi alcuni dettagli inediti dell'adattamento di Kubrick.
La notizia è stata data da Nathan al quotidiano inglese The Observer domenica mattina e poi ripresa da dozzine di testate internazionali. Sfortunatamente, nella stampa italiana la notizia è arrivata distorta, con traduzioni raffazzonate e vere cavolate degne del peggior telefono senza fili (in alcuni articoli la sceneggiatura sarebbe stata ritrovata a Bangor; secondo altri è così rifinita che sarà presto un film).
Anche se erano già passati un paio di giorni ho così deciso di scrivere un articolo che presentasse i fatti in modo corretto, intervistando Nathan e James B. Harris, il produttore di Kubrick degli anni '50, che si ricorda molto bene di questo copione e mi ha raccontato perché Kubrick, appena letto il titolo della novella di Zweig, voleva assolutamente farne un film.
Per la terza volta in tre giorni, buona lettura e grazie come sempre della vostra attenzione.
17 luglio 2018
1964-1968: l'odissea di Stanley Kubrick
Nel numero estivo di SegnoCinema appena uscito potete trovare il mio speciale per il cinquantenario di 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick: il più dettagliato calendario di produzione mai compilato per raccontare l'incredibile storia di come Kubrick sia riuscito a portare sullo schermo la sua epica sui misteri del cosmo.
Intrecciando le informazioni contenute in libri e periodici inglesi e statunitensi con documenti di produzione dell’Archivio Kubrick di Londra ho ottenuto un diario quasi giornaliero degli anni 1964-1968 che rivela quanto complicata sia stata la realizzazione del film e soprattutto quale sia stato il vero ruolo di Stanley Kubrick nell’immaginare, preparare, sviluppare, dirigere e presentare al pubblico il più grande film di fantascienza di tutti i tempi.
Buona lettura.
Intrecciando le informazioni contenute in libri e periodici inglesi e statunitensi con documenti di produzione dell’Archivio Kubrick di Londra ho ottenuto un diario quasi giornaliero degli anni 1964-1968 che rivela quanto complicata sia stata la realizzazione del film e soprattutto quale sia stato il vero ruolo di Stanley Kubrick nell’immaginare, preparare, sviluppare, dirigere e presentare al pubblico il più grande film di fantascienza di tutti i tempi.
Buona lettura.
alle
18:43
Etichette:
AK,
Dal passato,
Eventi e notizie,
Kubrick Archive,
Rassegna stampa,
Testimonianze
16 luglio 2018
Kubrick: il perfezionista ossessivo, l'eremita misantropo, il genio folle
E' appena uscito il numero speciale della rivista accademica Essais dell'Università di Bordeaux-Montaigne, interamente dedicato al cinema di Stanley Kubrick. Il volume raccoglie gli interventi presentati alla conferenza "Stanley Kubrick: Nouveaux Horizons" tenutasi a Bordeaux il 16 e 17 maggio dell'anno scorso. Tra questi, il mio saggio "From 'boy genius' to 'barking loon': an analisys of Stanley Kubrick's mythology."
Se si chiedesse alla casalinga di Voghera chi sia stato Stanley Kubrick, la risposta molto probabilmente sarebbe un misto di espressioni quali un genio del cinema, un perfezionista infaticabile, un regista despota per attori e tecnici, un autore criptico, un uomo progressivamente scollegato dal mondo reale, arroccato nella sua casa nella campagna inglese, raramente disponibile a concedere interviste, praticamente un recluso, quando non un misantropo.
Nonostante Kubrick stesso abbia ripetutamente criticato questa sua immagine così particolare, e nonostante gran parte dei suoi collaboratori abbiano parlato di lui in toni diametralmente opposti, la personalità mitologica di Kubrick ha colpito l'immaginario collettivo ed è rimasta indelebile nella mente del pubblico tanto che è ancora oggi largamente creduta.
Eppure, non c'è stato finora nessuno studio sistematico di questa immagine. La mitologia kubrickiana è semplicemente stata data per scontata, come qualcosa che ha seguito Kubrick suo malgrado, e che ha avuto origine chissà dove, chissà quando e chissà perché.
Il mio saggio indaga per la prima volta la mitologia attorno alla figura di Stanley Kubrick, con l'obiettivo di capirne la nascita e lo sviluppo nel corso degli anni, per capire come mai Kubrick sia passato dall'essere un "enfant prodige" negli anni '50 al "pazzo scatenato" degli anni '90.
Potete scaricare il numero speciale di Essais a questo indirizzo. Naturalmente tutti gli altri saggi sono assolutamente di rilievo e meritano ugualmente la vostra attenzione. Buona lettura a tutti.
PS: nel saggio scrivo che Kubrick ha in realtà concesso almeno 350 interviste. Ora, con solo 13 film realizzati ditemi se 350 interviste sono poche o tante. Non voglio più sentir dire che "Kubrick non rilasciava mai interviste" o frasi tipo "in una rara intervista," intesi?
Se si chiedesse alla casalinga di Voghera chi sia stato Stanley Kubrick, la risposta molto probabilmente sarebbe un misto di espressioni quali un genio del cinema, un perfezionista infaticabile, un regista despota per attori e tecnici, un autore criptico, un uomo progressivamente scollegato dal mondo reale, arroccato nella sua casa nella campagna inglese, raramente disponibile a concedere interviste, praticamente un recluso, quando non un misantropo.
Nonostante Kubrick stesso abbia ripetutamente criticato questa sua immagine così particolare, e nonostante gran parte dei suoi collaboratori abbiano parlato di lui in toni diametralmente opposti, la personalità mitologica di Kubrick ha colpito l'immaginario collettivo ed è rimasta indelebile nella mente del pubblico tanto che è ancora oggi largamente creduta.
Eppure, non c'è stato finora nessuno studio sistematico di questa immagine. La mitologia kubrickiana è semplicemente stata data per scontata, come qualcosa che ha seguito Kubrick suo malgrado, e che ha avuto origine chissà dove, chissà quando e chissà perché.
Il mio saggio indaga per la prima volta la mitologia attorno alla figura di Stanley Kubrick, con l'obiettivo di capirne la nascita e lo sviluppo nel corso degli anni, per capire come mai Kubrick sia passato dall'essere un "enfant prodige" negli anni '50 al "pazzo scatenato" degli anni '90.
Potete scaricare il numero speciale di Essais a questo indirizzo. Naturalmente tutti gli altri saggi sono assolutamente di rilievo e meritano ugualmente la vostra attenzione. Buona lettura a tutti.
PS: nel saggio scrivo che Kubrick ha in realtà concesso almeno 350 interviste. Ora, con solo 13 film realizzati ditemi se 350 interviste sono poche o tante. Non voglio più sentir dire che "Kubrick non rilasciava mai interviste" o frasi tipo "in una rara intervista," intesi?
04 maggio 2018
Kubrick e Clarke, genesi sofferta di un capolavoro
In edicola nel numero di oggi di Il Giornale trovate un articolo scritto a quattro mani con Simone Odino sulla relazione – spesso idilliaca, a volte burrascosa – tra Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke, autori di 2001: Odissea nello Spazio.
E' il nostro contributo per festeggiare il cinquantesimo anniversario del capolavoro di fantascienza kubrickiano.
Attingendo dal carteggio inedito conservato allo Smithsonian Institution di Washington, io e Simone abbiamo raccontato lo sviluppo della sceneggiatura del film e soprattutto l'estenuante tira e molla tra Kubrick e Clarke per la pubblicazione del romanzo collegato al film, una saga parallela che rivela la personalità dei due artisti. Dalle lettere, fax e cablogrammi transoceanici che qui possiamo leggere per la prima volta, Kubrick emerge come un manipolatore in grado di piegare tutti al proprio volere, per di più dotato di nervi d'acciaio.
L'articolo – una bellissima doppia pagina al centro del quotidiano – è disponibile anche online, sul sito del Giornale. Buona lettura!
E' il nostro contributo per festeggiare il cinquantesimo anniversario del capolavoro di fantascienza kubrickiano.
Attingendo dal carteggio inedito conservato allo Smithsonian Institution di Washington, io e Simone abbiamo raccontato lo sviluppo della sceneggiatura del film e soprattutto l'estenuante tira e molla tra Kubrick e Clarke per la pubblicazione del romanzo collegato al film, una saga parallela che rivela la personalità dei due artisti. Dalle lettere, fax e cablogrammi transoceanici che qui possiamo leggere per la prima volta, Kubrick emerge come un manipolatore in grado di piegare tutti al proprio volere, per di più dotato di nervi d'acciaio.
L'articolo – una bellissima doppia pagina al centro del quotidiano – è disponibile anche online, sul sito del Giornale. Buona lettura!
Iscriviti a:
Post (Atom)