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27 aprile 2012

Una curiosa somiglianza

Mentre stavo scartabellando tra i post nel blog del Museo della Città di New York (per chi si forse perso i commenti al mio post precedente, segnalo anche qui la categoria Stanley Kubrick di quel blog), mi sono imbattuto nell'articolo "Painting for fun is catching on furiously among celebrated people" pubblicato da LOOK nell'Ottobre del 1948 (anzi, il 12 ottobre 1948: come faccio a sapere che era proprio il 12 quando nemmeno il Museo lo sa? Ma è ovvio! Grazie alla lista delle fotografie di LOOK che ho compilato con Matthew Hunt! Sciocchini. Ok, ora che ho smesso di tirarmela continuiamo pure).

In quell'articolo, una serie di allora famose celebrità del mondo dello spettacolo aveva accettato la scommessa di cimentarsi coi pennelli e produrre un'opera d'arte (quanto erano meravigliosamente innocui gli articoli dei settimanali di costume del secolo scorso). Stanley Kubrick era stato inviato a casa dei vari VIP per fotografarli e scattare una foto al dipinto una volta concluso. (Gli era capitato anche di peggio: andare a casa di un pugile e vederlo mimare le mosse del suo bebè. Non ci sorprende abbia voluto lasciare LOOK. Ma non divaghiamo.)

Il quadro dipinto da Frank Sinatra è un clown molto triste.


No, non voglio parlare delle turbe mentali di Sinatra. Dico, non vi ricorda qualcosa? Volete un aiutino? Cliccate qui.

Dire che sono identici è dire poco. Non è quantomeno curioso? E vi ricordo che il quadro è stato dipinto nell'Ottobre del 1948, otto anni prima del film diretto da Kubrick.

Complottisti? Vi ho lanciato l'osso, sbranatevi.

25 aprile 2012

Gli archivi delle foto di Look

Il Museo della Città di New York ha messo online la collezione delle fotografie scattate da Stanley Kubrick durante gli anni '40 e '50 in cui il regista ha lavorato per la rivista LOOK.

Il database online, meravigliosamente chiaro e puntigliosamente catalogato come solo gli americani sanno fare, è a disposizione per consultazioni: si possono così sfogliare le 7271 fotografie - dico, settemiladuecentosettantuno foto - ciascuna delle quali è stata scannerizzata ad altissima definizione, e ammirarne i più piccoli dettagli, i chiaroscuri del bianco e nero, e perfino la grana della pellicola.


Da passarci delle ore, o più realisticamente dei giorni.

19 aprile 2012

Intervista a Mazursky su Fear and Desire

Ho trovato una recente intervista all'attore e regista Paul Mazursky sul suo debutto sul grande schermo in Fear and Desire di Stanley Kubrick. Mazursky non dice nulla di nuovo o di particolarmente rilevante, ma essendoci poche fonti dirette sul primo lungometraggio di Kubrick, l'intervista resta una lettura interessante.

Kubrick's first feature: Paul Mazursky Q&A on Fear and Desire, Justin Stewart, The Film Society Lincoln Center 26.03.2012


14 aprile 2012

Il poster sopra la TV di Halloran

In Shining, una delle tante stranezze visive abbinate a una composizione meravigliosamente simmetrica avviene nella camera da letto di Dick Halloran, il cuoco dell'Overlook Hotel, durante le vacanze invernali.



Grazie all'incredibile blog The Overlook Hotel, gestito dal regista di Toy Story 3 Lee Unkrich, si è scoperta l'origine di queste bizzarre immagini. Si tratta di una foto scattata all'inizio degli anni '70 e venduta come poster; la modella è Azizi Johari che, sulla sua pagina Facebook, scrive:
Il poster si chiama 'Supernatural Dream'. Mi è preso un colpo quando l'ho visto nel film! Quello sopra la TV è senza dubbio il mio poster. L'altro [quello sopra la testata del letto]... ho pensato "Quand'è che ho fatto quest'altra?!?" C'è sicuramente una grande somiglianza con le mie foto, ma non ho mai posato per quella. Gli artisti a volte si prendono delle licenze creative e dipingono usando le tue sembianze. Ricordo di essermi vista avvolta dal velluto su un dipinto a un mercatino di quartiere. Vivevo a San Francisco dopo che il poster aveva debuttato. Mi viene sempre da soffermarmi a pensare quando mi vedo riprodotta in quel modo.
Per gli amanti delle belle arti come Halloran, Azizi ha scritto di avere ancora l'originale del poster, quindi a breve farà sapere come poter ottenere una ristampa.


06 aprile 2012

Intervista a Modine e libro in uscita

Su La Repubblica in edicola oggi c'è un'intervista a Matthew Modine: l'attore, a New York, parla del suo documentario Jesus was a Commie e annuncia la pubblicazione per Mondadori del libro fotografico Full Metal Jacket Diary uscito negli USA nel 2005.
Cosa ha significato il film di Kubrick per lei?
Non posso paragonare nessun regista a Kubrick. Il rapporto con Stanley è stato fondamentale per la mia crescita di attore non meno di quella che ho avuto con Altman, con cui ho girato Streamers e America Oggi. Stanley era un genio, forse l'unico che abbia mai conosciuto nella mia vita. Un regista che non solo mi ha diretto, ma che mi ha esortato a scrivere. Un grande maestro e insegnante di cinema e di narrativa in generale.

Come è arrivato a pubblicare il suo libro su Full Metal Jacket?
E' stato emozionante, sfortunatamente Kubrick è morto prima che il libro uscisse qui in America. Su suggerimento di un amico ne ho fatto una App per iPad, quindi amici italiani mi hanno consigliato di proporlo alla Mondadori. Sono tutte foto in Roleflex, come le foto dei paparazzi di Marcello Mastroianni. Una bellissima macchina fotografica con straordinaria risoluzione.
Il libro sarà pubblicato anche in Italia in tiratura limitata di 500 copie, con un'uscita prevista per questa estate in concomitanza con il venticinquesimo anniversario del film.
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