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06 aprile 2012

Intervista a Modine e libro in uscita

Su La Repubblica in edicola oggi c'è un'intervista a Matthew Modine: l'attore, a New York, parla del suo documentario Jesus was a Commie e annuncia la pubblicazione per Mondadori del libro fotografico Full Metal Jacket Diary uscito negli USA nel 2005.
Cosa ha significato il film di Kubrick per lei?
Non posso paragonare nessun regista a Kubrick. Il rapporto con Stanley è stato fondamentale per la mia crescita di attore non meno di quella che ho avuto con Altman, con cui ho girato Streamers e America Oggi. Stanley era un genio, forse l'unico che abbia mai conosciuto nella mia vita. Un regista che non solo mi ha diretto, ma che mi ha esortato a scrivere. Un grande maestro e insegnante di cinema e di narrativa in generale.

Come è arrivato a pubblicare il suo libro su Full Metal Jacket?
E' stato emozionante, sfortunatamente Kubrick è morto prima che il libro uscisse qui in America. Su suggerimento di un amico ne ho fatto una App per iPad, quindi amici italiani mi hanno consigliato di proporlo alla Mondadori. Sono tutte foto in Roleflex, come le foto dei paparazzi di Marcello Mastroianni. Una bellissima macchina fotografica con straordinaria risoluzione.
Il libro sarà pubblicato anche in Italia in tiratura limitata di 500 copie, con un'uscita prevista per questa estate in concomitanza con il venticinquesimo anniversario del film.

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