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26 agosto 2009

The Seafarers

Ho acquistato su eBay (ottimo prezzo: nuovo per 14,67$ + 4,95$ di spese di spedizione dagli USA, cioè 14€ recapitato a casa) il DVD di The Seafarers uscito a novembre 2008.

Come dice il bollino rosso sulla copertina, il documentario del 1953, girato da Kubrick dopo le riprese di Fear and Desire ma prima che il lungometraggio debuttasse nelle sale, era stato "perduto per oltre 40 anni" e viene riproposto "per la prima volta in DVD" in edizione "rimasterizzata digitalmente". La copia è anche stata "approvata dalla Stanley Kubrick Estate", tanto che Katharina Kubrick, figlia del regista, ha concesso un'intervista per l'edizione.

Il trasferimento del film mi ha un po' deluso: la copia in pellicola è molto sporca, specialmente nei primi minuti, e presenta un numero considerevole di graffi, tra cui il più grave è una riga verticale ondeggiante al centro dell'immagine che disturba l'intero documentario. In più occasioni mancano alcuni fotogrammi (segno di pellicola rotta) e l'audio salta di conseguenza, perdendo parole.

La cosa curiosa non è trovare una pellicola degli anni '50 danneggiata o non avere i mezzi per restaurarla, quanto sapere che la versione reperibile online sulle reti p2p è molto più pulita e senza fotogrammi mancanti. Avevo dato per scontato che il file video scaricato sui torrents fosse un riversamento di questa edizione quando uscì in VHS una decina di anni fa, invece scopro che si tratta di due copie differenti. Infatti, oltre la maggior pulizia della copia in AVI, le due versioni presentano differenze anche come incipit: nel DVD, le prime due immagini del film (un dettaglio di un rocchetto con le corde della vela e una plongée sulla prua di una nave) sono assenti e sostituite da un counter bianco. Considerate le pessime condizioni dell'inizio del film, è anche possibile che questi centimetri di pellicola fossero così ridotti male da non essere recuperabili.

Il trasferimento inoltre non è progressivo ma interlacciato, quindi la visione su computer non è delle migliori senza un software in grado di de-interlacciare. Nelle immagini seguenti, alcuni esempi di sporco, danni e il problema del ghosting da master interlacciato.




Al film è abbinato un commento audio dei registi Roger Avary e Keith Gordon, entrambi consapevoli di esser stati chiamati senza un vero motivo se non la loro passione per i film di Kubrick: parlano infatti con sincero entusiasmo e, quando cadono nell'inevitabile trappola di collegare un'inquadratura di The Seafarers con una di un successivo film, hanno almeno il garbo di riderci su. Roger Avary presenta un'interessante teoria sul perché Kubrick abbia accettato questo lavoro su commissione: in cerca di soldi, probabilmente ha imposto l'uso del colore per fronteggiare una sfida e imparare qualcosa di più rispetto a quanto già padroneggiato grazie ai corti e a Fear and Desire, girati in bianco e nero. L'esito dell'esperimento non deve essere stato soddisfacente, così Kubrick ha preferito continuare con la pellicola B/N per quasi altri vent'anni. In finale, Avary e Gordon parlano a lungo di Eyes Wide Shut e della presunta sua incompiutezza, portando motivazioni tutto sommato sensate.

Roger Avary è stato anche intervistato da Alexander Pietrzak, responsabile del ritrovamento di The Seafarers, anche se questa intervista, testuale su schermate, non risulta molto interessante. Molto meglio è l'altro testo, anch'esso di Pietrzak, con domande a Katharina Kubrick: la figlia adottiva racconta la sua infanzia con Kubrick e le sue impressioni da spettatrice privilegiata, regalando alcuni aneddoti mai sentiti prima e una non banale considerazione sull'ossessione dei media per le persone famose.

Il DVD contiene infine una scheda di filmografia, un elenco dettagliato dei crediti per la produzione del disco e un foglietto con una foto di Kubrick nella sede del sindacato intento a girare una scena, già pubblicata in A Life in Pictures.

In conclusione, è un'ottima cosa che il film sia stato recuperato e digitalizzato, anche se la qualità video non è delle migliori; il commento è sicuramente un'aggiunta piacevole per quanto poco in tema (avrebbero per esempio potuto chiamare Alexander Singer, amico e collega di Kubrick negli anni newyorkesi) e l'intervista a Katharina risulta utile. Meglio sapere che esiste, anche se non è il miglior DVD possibile per questo documentario.

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