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28 luglio 2009

Cofanetto I Grandi Registi — Extra

Le edizioni speciali presentano una notevole quantità di contenuti extra, su cui mi soffermerò in dettaglio nelle recensioni dei singoli DVD. Qui scrivo alcune considerazioni di carattere generale sui documentari e le featurette, per poi chiudere con una valutazione finale sul cofanetto.

Gli extra si dividono sostanzialmente in tre parti: alcune featurette realizzate appositamente da Gary Leva su commissione della Warner Bros., una serie di vecchi documentari diretti da Paul Joyce, e alcune chicche ripescate dal passato.

I documentari di Gary Leva seguono il metodo ormai standard delle featurette commemorative: montaggio ultrarapido di fotogrammi e fotografie dal set su musica presa in prestito da altri film o dal repertorio classico, brevi spezzoni del film a commento di quel che gli intervistati raccontano e testimonianze di persone non sempre direttamente collegate al film utilizzate per lo più in frammenti così minuscoli che alcuni ospiti, pur illustri, finiscono per dire solo una frase prima di sparire nell'oblio.

Purtroppo la troppa varietà di persone intervistate non giova neanche all'approfondimento né all'esattezza delle informazioni: di carattere troppo superficiale, le featurette in più punti indulgono nelle solite storielle che si trascinano da un'occasione all'altra senza un vero fondamento e a dispetto delle smentite che già hanno ricevuto da più parti.

La sovrabbondanza di musica, effetti grafici e titoli a tutto schermo, combinata con un ritmo convulso e frettoloso, va poi a detrimento della qualità stessa dei documentari perché impedisce di gustarsi e assorbire quel che viene raccontato anche quando ne varrebbe la pena — mi spiego così la capacità che hanno questi extra di uscirti dalla mente dopo averli visti.

I documentari di Paul Joyce, con tutti i difetti che hanno, risultano invece più utili e interessanti: Joyce, se non brilla di buon gusto nel montaggio ed eccede in effettacci digitali del tutto superflui, ha comunque il merito di riuscire a intervistare un numero impressionante di testimoni, di fare domande non del tutto stupide (a giudicare dalle risposte interessanti che ottiene) e di non tagliuzzare le dichiarazioni mantenendo una staffetta di aneddoti con ritmo più pacato e seguibile.

Ogni film, tranne Eyes Wide Shut, ha il commento audio degli attori o dei tecnici, in alcuni casi affiancati da un critico. I dettagli sono nelle singole recensioni ma dico subito che non sono sottotitolati in italiano, quindi non fruibili da chi non comprende l'inglese. Ed è un vero peccato perché si tratta degli extra migliori: in aggiunta alla mia predilezione personale verso i commenti audio, devo dire che in questo cofanetto le persone chiamate a registrarli mantengono un ottimo equilibrio tra il dare informazioni utili e divertirsi coi ricordi del passato. Delle tracce proprio piacevoli da ascoltare, ed è una grande perdita che Sydney Pollack non abbia registrato il suo commento per Eyes Wide Shut: sono convinto che sarebbe stato il migliore di tutti. Un altro moto di rabbia verso la Warner che se l'è lasciato scappare.

In conclusione, i contenuti extra delle edizioni speciali sono a mio avviso l'unica vera ragione per cui possa valer la pena di acquistare il cofanetto. I nuovi trasferimenti, pur pregevoli, soffrono dell'imperdonabile errore di proporzione nel formato video, cosa che dal mio punto di vista è sufficiente per squalificarli completamente e continuare a preferire le vecchie edizioni a schermo pieno. Il mio purismo chiaramente non tocca le nuove edizioni di 2001 e Arancia Meccanica, i cui trasferimenti sono in formato video corretto.

Le altre recensioni:
  • Introduzione
  • Arancia Meccanica
  • Shining
  • Full Metal Jacket
  • Eyes Wide Shut
  • 2001: Odissea nello Spazio
  • 27 luglio 2009

    Cofanetto I Grandi Registi — I film

    Con disdicevole ritardo recensisco il cofanetto uscito a Natale 2007 con le edizioni speciali in due dischi dei film 2001: Odissea nello Spazio, Arancia Meccanica, Shining, Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut. D'altra parte ArchivioKubrick ha un ottica di lungo periodo, così non mi sento troppo in colpa a scrivere a quasi due anni di distanza. Inizio con un commento generale, poi seguiranno post dedicati ai contenuti extra e ai singoli film.

    I trasferimenti digitali qui presenti sono nuovi: la Warner ha rimasterizzato ogni film per le versioni in HD dei film, così i cinque DVD derivano dal nuovo trasferimento in alta qualità che garantisce maggior profondità alle immagini e colori più vibranti. Questo, che normalmente sarebbe un aspetto positivo, nelle mani della Warner Bros. è solo uno specchietto per le allodole. Se a qualcuno interessasse la preservazione dell'arte, si dovrebbe tranquillamente dire che questo (terzo) cofanetto Warner è una sonora bufala.

    Per prima cosa gli ultimi tre film sono in formato 1,78:1 invece che 1,85:1, quindi non come sono stati proiettati al cinema né come Kubrick li aveva autorizzati per le edizioni video (1,37:1 cioè a schermo pieno). Il nuovo formato è una via di mezzo, generata per motivi di esclusiva natura commerciale: 1,78:1 è il formato video dei televisori panoramici 16/9 e degli HD. Vogliamo dare una mano all'appena nato mercato dell'HD? Vogliamo dar ragione ai buzzurri che si chiedono "ma che sono queste righe nere, il DVD è rotto?" Chi se ne frega se creiamo una versione illegittima e sbagliata, però guarda che bei colori e che dettagli! Per vedere quanta parte dell'immagine vada persa con un tale procedimento, l'ottimo DVDBeaver fornisce i consueti accurati confronti.

    Va da sé che non è presente l'audio monofonico, invocato da tutti i fan all'uscita del precedente cofanetto, e che le versioni italiane presentano gli stessi errori già rilevati nel 2001.

    Basterebbe questo, invece c'è dell'altro, altro che denuncia ancor di più il puro movente economico dietro l'operazione (non sono un ingenuo, dietro qualunque cosa c'è una motivazione di ordine commerciale, solo che a volte coesiste con motivazioni più nobili o per lo meno viene mascherata meglio). Lolita e Barry Lyndon, che non hanno beneficiato di un trasferimento in HD, in America hanno ugualmente ricevuto un nuovo packaging in linea con le nuove edizioni. Messaggio implicito: sono stati rimasterizzati in anamorfico e hanno una qualità video migliore. No, la Warner gli ha solo rifatto il trucco: i film sono nelle stesse edizioni del 2001, perfino il disco interno è lo stesso, con data 2001 (ci sarà stato un povero galoppino della WB a togliere i dischi dalle vecchie custodie per metterle in quelle nuove).

    Il cofanetto DVD è in sostanza un sottoprodotto della rimasterizzazione in alta definizione dei film di Kubrick: dovendo realizzare i dischi HD, a partire dal nuovo master la Warner ha realizzato le versioni in DVD per sfruttare l'investimento sostenuto. Pratica standard e quindi nulla di male di per sé, se avesse tenuto un prezzo di listino ragionevole (in Italia 110 Euro!) e non ci avessero rifilato di nuovo il documentario di Jan Harlan A Life in Pictures (parola d'ordine: smaltire le giacenze!)

    Non si tratta neppure di un'operazione condotta con cura. Uno dei punti di interesse del cofanetto, strombazzato prima del debutto nei negozi assieme alla presenza dei documentari inediti, era la doppia versione di Eyes Wide Shut, quella americana censurata e quella internazionale senza figure digitali, in seamless branching. Nonostante la copertina americana del disco confermi questa doppia versione, il film è presentato solo nell'edizione internazionale non censurata. Non è un errore da poco nei puritani States, perché la copertina indica un visto R per un film che non è stato passato al vaglio dalla MPAA, che aveva a suo tempo dato la R per la versione censurata. La Warner Bros. è stata costretta a scusarsi e ha provveduto a segnalare l'errore con un adesivo attaccato sulla custodia (riecco il nostro gloppino che attacca milioni di adesivi a mano). Il cambio di programma nella produzione del DVD deve essere stato piuttosto tardivo perché la stessa copertina indica anche la presenza di un commento audio di Sidney Pollack e dello storico Peter Lowenberg, "solo per alcune scene" — talmente poche che il commento non c'è. Altre scuse dalla Warner Bros. per pubblicità ingannevole.

    Anche la versione italiana non brilla per accuratezza: traduzioni dei testi approssimative che mantengono la struttura sintattica dell'inglese, rapporto video errato per Shining e Arancia Meccanica con ancora il visto VM18 nonostante sia stato derubricato a VM14 nel 1997. Anche la scritta "I contenuti speciali e il trailer potrebbero non essere sottotitolati" leggibile su ogni disco non fa una gran bella impressione. La stessa delle copertine, francamente brutte, infinitamente peggiori di quelle americane.

    Se a qualcuno interessasse la preservazione dell'arte — ma così non è.

    Recensioni complete:
  • Gli extra
  • Arancia Meccanica
  • Shining
  • Full Metal Jacket
  • Eyes Wide Shut
  • 2001: Odissea nello Spazio
  • 20 luglio 2009

    Scene mai viste di Shining!

    Clamoroso! In un video di YouTube che raccoglie alcune pubblicità televisive inglesi degli anni '80 è incluso lo spot TV di Shining, ad oggi mai visto, che contiene immagini inedite del film.

    Si tratta di ciak alternativi rispetto a quelli montati oppure di brevi "code" di una scena conosciuta. Lo spot è stato preparato per l'uscita inglese del film come rivela la frase di lancio "The tide of terror that swept America is here!" Risulta perciò strano che presenti materiale differente rispetto alla pellicola montata e già uscita negli Stati Uniti. Potrebbe esser stato realizzato assieme al teaser prima del debutto americano o (meno probabile) montato da un responsabile della Warner che aveva accesso al girato.

    Di seguito alcune immagini dei ciak inediti.

    L'ascia di Jack si abbatte anche sulla parte sinistra della porta del bagno. Questo frammento spiega l'errore di continuità presente nel film: Jack ha distrutto entrambi i lati della porta ma nel montaggio finale la scena è stata accorciata eliminando la seconda parte.


    Questa sinistra risata di Jack è presa da un ciak alternativo, come rivelano le differenze nella rottura del legno (chissà quante porte aveva preparato l'art department).


    La sequenza montata si interrompe con il fotogramma di sinistra. A destra, qualche istante in più rivela un altro ghigno malefico di Jack.


    Questa inquadratura è presa con la steadicam posta più indietro rispetto al ciak montato, rivelando l'intera ombra di Wendy sulla parete, un riferimento più marcato al cinema espressionista e al Nosferatu di Murnau.


    Ciak alternativo per la corsa di Jack, molto più ravvicinato al personaggio.


    Un momento della corsa di Danny non montato nel film.



    Lo spot di Shining inizia dopo sei minuti.

    Dieci anni da Eyes Wide Shut

    In occasione dell'anniversario del debutto nelle sale americane di Eyes Wide Shut il 16 luglio 1999, Leelee Sobieski è stata intervistata alla premiere del suo film Public Enemies: un breve video dei suoi ricordi è presente su Movieline.

    Sempre Movieline ha intervistato l'attrice Vinessa Shaw che nel film di Kubrick interpretava la prostituta Domino: interessanti retroscena sulla sua selezione, dettagli gustosi sull'atmosfera sul set e rivelazioni sui metodi da regista di Kubrick.

    'Like Being in Another World': Vinessa Shaw on the 10th Anniversary of Eyes Wide Shut, S.T. Vanairsdale, Movieline 16.07.2009

    18 giugno 2009

    Napoleon in arrivo a settembre

    Aggiornato il sito della Taschen con le prime immagini del libro sul Napoleon. Come preannunciato, si tratta di un enorme volume rilegato, al cui interno si nascondono dieci piccoli libri, ciascuno dedicato a un singolo aspetto della pre-produzione del film.

    Devo dire che la mia prima impressione non è delle migliori, per usare un eufemismo: rilegatura greve, bollo blu su cuoio marrone e oro (accostamenti inguardabili), scritta incomprensibile (Sta - Nley - Kubrick, con effetto specchio, perché?), bollo e disegno del nastro francamente brutti, custodia grigio topo. Il trionfo del pacchiano, con in più un pugno nell'occhio. E apriamolo.


    L'espediente del libro cassaforte fa un po' spy-story old style, e già vedo quelle sottili pagine intagliate incastrarsi l'una dentro l'altra. Ma comunque. Tiriamo fuori i librini custoditi all'interno. Identico bollo con nastro in tutte le copertine: moltiplicazione del brutto.

    Sulla pagina della Taschen si trovano una decina di fotografie dei mini-volumi aperti: ne prendo un paio da riportar qui.


    Niente, via. Più guardo le foto e meno vedo una reale necessità per aver diviso i materiali di ricerca in questo modo: un libro ben rilegato e impaginato avrebbe raggiunto lo stesso scopo. Direi che la Taschen abbia tentato, ancor più radicalmente di quanto già fece con The Stanley Kubrick Archives, di trasformare un libro in un gadget, espediente che quando viene bene suscita meraviglia ma che si scontra inevitabilmente con la leggibilità e la maneggevolezza. Questa volta non è neanche venuto bene. Buzzurri.

    Uno dei libri è la riproduzione fedele della sceneggiatura scritta da Kubrick, e c'è da chiedersi quale versione abbiano scelto, se quella trapelata su internet anni fa o un'altra stesura. Tra le belle sorprese, invece, l'accesso a un database online, consultabile e scaricabile, con le quasi 17.000 fonti iconografiche su Napoleone raccolte da Kubrick nel suo archivio.

    Il libro è in edizione limitata e numerata (mille copie), disponibile da settembre 2009. Il costo indicato sul sito è di 700 dollari, di molto superiore alle già notevoli 300 sterline preannunciate da Amazon lo scorso febbraio. Di questo passo da noi costerà 900 euro. Si accettano scommesse.
    © 2001-2011 ArchivioKubrick