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21 novembre 2014

Un ritratto di Montgomery Clift

Dalle colonne di Liz Smith, regina del gossip americano, spunta questo esempio di nugae kubrickiane (pescare fatti dal passato nasconde la penuria di notizie nel presente).
Ecco cosa può succedere a una scrittrice di talento quale Patty Boswarth, la cui ben ragionata, enormemente documentata, sensibile e brillante biografia di Montgomery Clift è diventata un successo formidabile, con recensioni entusiastiche... C'è chi si chiede perché la bellissima fotografia del compianto attore usata per la copertina non abbia alcuna indicazione di paternità. La ragione è che è stata scattata dal regista cinematografico Stanley Kubrick quando aveva solo 21 anni ed era un fotografo per la rivista Look. Patty è andata da Kubrick per chiedere il permesso di utilizzare quella foto. Kubrick ha detto che era di proprietà di Look. Patty è allora andata da Look, ma poiché ormai è defunta, tutte le sue foto sono state donate alla Biblioteca del Congresso. Ottenere qualcosa dalla Biblioteca del Congresso potrebbe richiedere ben oltre che il lavoro di una vita, così la foto è stata usata senza crediti. Ma voi potete dar credito all'uomo che anni dopo avrebbe creato il capolavoro "Arancia Meccanica" e tanti altri bei film come "Il Dr Stranamore".

Chancellor may stay; Olga Korbut on BBC?, Liz Smith, The Sun 14.03.1978

6 commenti:

Raffaele Greco ha detto...

Ciao Filippo,
forse esagero nel mio kubrickianesimo militante, ma, dentro di me, non posso fare a meno di sorridere, o, se preferisci, scuotere la testa, quando apprendo che qualcuno, giusto per dare enfasi a ciò che scrive, usa il termine "capolavoro" applicandolo di volta in volta a questo o quel film di Stanley più o meno a casaccio. Si potrebbe obiettare che, qualunque siano lo scopo e la forma di tali espressioni, esse rappresentino, comunque, un omaggio e quindi perché storcere la bocca di fronte a queste citazioni magari approssimative, ma pur sempre elogiative ? Rispondo subito: perché, invariabilmente, subito dopo si tirano la zappa sui piedi: è possibile, infatti, leggere che ha girato "anche" tanti bei film come il "Dr. Stranamore" senza avere un istintivo e irrefrenabile moto di ribellione ?
Un caro saluto.

Filippo Ulivieri ha detto...

Ciao Raffaele, la traduzione dell'originale è mia, e ho cercato di restituire il tono leggero, e a metà tra il condiscendente e il paternalistico, che contraddistingue le colonne di gossip dei quotidiani americani, specie quelle d'annata e specie quelle di Liz Smith. "Anche tanti bei film come Stranamore" è il modo, credo, dell'autrice per dire che lei se ne intende di cinema, e il suo lettore molto meno. Liz Smith ha scritto per decenni occupandosi di divi & co. con toni spesso maliziosi: ad esempio durante Eyes Wide Shut fu lei a dire che Tom Cruise era sul punto di andarsene dal set dopo 93 ciak per una scena. Ricevette un telegramma di smentita da Cruise, le cui notizie pubblicò sbrigativamente preferendo dedicar più spazio alla chiusura "Affettuosi saluti" che Tom le rivolgeva, beandosene con le sue lettrici. Con questo spirito civettuolo ho tradotto anche questo suo frammento del '78. L'originale, per chi volesse confrontarlo con la mia rapida traduzione, è il seguente:

It could happen to a nicer talent than Patty Boswarth that her massively researched, thoughtful, sensitive and brilliant biography of Montgomery Clift is such a smash hit, with runaway reviews… Some people are wondering why the beautiful cover photo of the late actor has no credit line. The reason is it was snapped by movie director Stanley Kubrick when he was only a 21-year-old photographer for Look magazine. Patty went to Kubrick and asked for permission to use the picture. Kubrick said Look owned it. Patty went to Look, but since they are defunct, all their photos have been given to the Library of Congress. Trying to get the L. of C. to move off the dime could be a life work, so the picture was used without any credit line. But you can give credit to the man who eventually created that movie masterpiece, “A Clockwork Orange”, as well as other fine films like “Dr. Strangelove.”

Raffaele Greco ha detto...

Filppo, senz’altro la mia ironia, se riferita alla circostanza, è stata eccessiva. Tu, giustamente, nella tua traduzione ci hai restituito il tono “leggiadro” dei gossippari professionali; tuttavia, proprio da costoro, e da molti altri giornalisti, esperti di cinema, o presunti tali, sono piovute addosso alla figura di Stanley le panzane più grosse. Spesso ne hanno distorto la sua immagine, drogando il mercato dell’informazione con le storie più assurde, non riesco a fargliene passere manco mezza. Restando, poi, alla definizione di “capolavoro”, per quanto mi riguarda, da Orizzonti di Gloria sino a Full Metal Jacket, ogni film di Stanley è un capolavoro. Si può solo disquisire quale emozionalmente ti ha coinvolto di più. A me tutti, magari a periodi ora l'uno ora l'altro. Ma ti ripeto, forse esagero.

Filippo Ulivieri ha detto...

Uh, ma se vuoi sparare sui giornalisti o anche solo sui gossippari, ti do volentieri una mano! :)

Raffaele Greco ha detto...

Beh, forte anche della tua approvazione, stai pur certo che non mancherò ! Ho iniziato la mia personalissima opera contro la cialtroneria riversata sulla figura di SK già quando ero all'asilo. Tra l'altro, leggerti e seguire con attenzione il tuo lavoro è un formidabile antidoto per prevenire le crisi dispeptiche a cui periodicamente siamo esposti dalle brillanti elucubrazioni di alcuni esperti di cinema un tanto al chilo.

Filippo Ulivieri ha detto...

Grazie! :)

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