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26 ottobre 2009

Aggiornamenti sul Napoleon

Un secondo slittamento per l'uscita del Napoleon edito dalla Taschen: il libro sarà negli scaffali il 9 novembre rispetto a quanto precedentemente annunciato (settembre, poi ottobre).

Nel frattempo è stato fissato un incontro di presentazione del libro con Jan Harlan, Christiane Kubrick, la curatrice Alison Castle e il responsabile del design della M/M, l'agenzia che ha ideato e realizzato il libro-cassaforte: si terrà a Parigi, al Taschen Store di Rue de Buci 2, il 19 novembre dalle ore 18:00 alle 20:00.

Il sito della Taschen ha infine aperto la sala stampa, da cui è possibile scaricare i PDF dei vari articoli promozionali usciti sui quotidiani e le riviste di tutto il mondo. Da tenere d'occhio perché sarà costantemente aggiornata man mano che usciranno altri articoli nelle prossime settimane.

Tra quelli già pubblicati, segnalo in particolare l'intervista di Filmmaker Magazine ad Alison Castle e Jan Harlan, in cui la prima ammette che qualsiasi regista volesse riprendere in mano il progetto da dove Kubrick l'aveva lasciato si troverebbe di fronte a una "missione suicida" mentre il nostro benamato si dice più ottimista (ma dai?) e ripete per l'ennesima volta i nomi di Ang Lee e Ridley Scott. Alla fine, fortunatamente, anche Jan Harlan ha un sussulto di buon senso e confessa che il libro è e probabilmente resterà solo un artefatto storico: "Sarà uno studio fondamentale su come i film vengono pianificati e su come questo aspetto è cambiato e si è sviluppato nei 40 anni passati."

Buried treasure, Jason Guerrasio, Filmmaker Magazine 01.11.2009

Tuttavia, a giudicare dagli altri articoli presenti nella sala stampa, non c'è molto da stare allegri perché il tour promozionale del Napoleon, appena cominciato, coinvolge sempre e comunque Jan Harlan: se gli articoli pubblicati per il lancio dello Stanley Kubrick Archives nel 2005 prevedevano un pezzo standard di P.R., una recensione del redattore della rivista in questione e qualche rarissima intervista alla Castle, questa volta non c'è articolo di peso senza la presenza del "cognato produttore." Sarebbe già qualcosa scrivessero "produttore esecutivo", senza scippare a Kubrick il ruolo – fieramente difeso per tutta la vita – di produttore dei suoi film.

Le Waterloo de Kubrick, Didier Jacob, Le Nouvel Observateur 21.10.2009 (PDF, 0.95 MB)
Il più grande film mai girato, Carlotta Mismetti Capua, La Repubblica 18.10.2009 (PDF, 2.72 MB)
The greatest movie never made, Malibu Magazine 15.10.2009 (PDF, 0.30 MB)
They call it the greatest movie never made, Jeff Dawson, Sunday Times Culture 04.10.2009 (PDF, 1.58 MB)

19 ottobre 2009

Promozione italiana sul Napoleon

Ieri, sull'inserto domenicale di Repubblica c'erano un paio di pagine di promozione per il libro sul Napoleon, due articoli per dare un'infarinatura sugli anni di preparazione del progetto e raccontare ai profani chi era il regista Stanley Kubrick.

Il primo articolo, firmato da Carlotta Mismetti Capua, combina un'intervista al sempre pronto Jan Harlan con alcuni estratti dagli appunti e dalle note scritte da Kubrick a margine dei vari libri, frammenti di quel che sarà contenuto nei dieci librini inseriti nel "volume monstre" (come viene definito nell'articolo) della Taschen.
Un'opera fuori misura, come il film: dieci libri con migliaia di fotografie di location, vestiti e tabacchiere, annotazioni, bibliografie storiche, la sceneggiatura e tutta la corrispondenza e i suoi appunti. Qui è rimasto quello che avremmo visto nel film che mai vedremo. L'amore, la gloria, la vanità e il genio di Napoleone, guardato negli occhi da Kubrick. In una di queste note aveva scritto una frase di Francis Bacon: "È impossibile amare ed essere saggi." In un'altra scrive: "N: non aveva un piano. Era intossicato dal potere. Non lo considero uno dei migliori o dei più onorabili uomini della storia, solo uno dei più interessanti." Ma sull'onore di un tale genio aveva dubbi, come conferma una delle minute: "Forse è così: il più grande maestro di scacchi non può battere il peggiore giocatore in meno di un certo numero di mosse." Kubrick era stato un maestro di scacchi, e forse considerava Napoleone solo un gambler.
Jan Harlan, oltre a ripetere che il film è realizzabile – "Non dubito che questo film si possa ancora fare," dice compiaciuto chiamando a rapporto Ang Lee e Ridley Scott come aveva già fatto sul Sunday Times – ci dice quale secondo lui è l'oggetto più curioso conservato da Kubrick negli scatoloni di ricerca:
"Le unghie di legno dei cavalli. Si era fissato su queste unghie dopo aver saputo che i russi usavano unghie di legno per coprire gli zoccoli dei cavalli. Ma i russi avevano ragione: a quelle temperature senza le unghie di legno Napoleone perse ventimila cavalli. E la guerra."
Il secondo articolo, scritto da Antonio Gnoli, è un pezzo di apprezzabile critica cinematografica, sporcato tuttavia da una serie di triviali aneddoti sulle manie del regista, per altro inventati in larga parte di sana pianta:
Negli ultimi anni sviluppò una fobia per le infezioni. Sospettava di ognuno e temeva gli effetti indesiderati della realtà. Aveva acquistato un paio di pistole e girava con un coltellaccio nella borsa per paura di essere aggredito. Aveva smesso di guidare l'auto e sentiva montargli il panico ogni volta che doveva viaggiare in aereo. Smise a un certo punto di prenderlo. Quegli occhi scuri e un po' sbarrati, che davano al suo largo volto la forza di un radar, sembravano smarrirsi nel vuoto. Contrastava questo stato d'animo con altre ossessioni. Cominciò a prendere appunti su tutto. Moltiplicò la maniacalità sul lavoro, sul set, nella vita. Come il suo alter ego Napoleone, cercò fino all'ultimo la perfezione ben sapendo che l'errore umano era in agguato in ogni scelta, in ogni gesto.
Francamente sono proprio stufo di vedere che il giochino del regista pazzo non si è fermato neppure dopo dieci anni dalla morte di Kubrick. Questa idea dell'uomo reso inabile dalle ossessioni esplorate dal regista, già di per sé speciosa, risulta stucchevole già alla seconda lettura. Chissà cosa deve succedere perché si possa finalmente passare ad altro. E' un peccato perché nella parte centrale, quando Gnoli si concentra sull'opera di Kubrick senza andare a sguazzare nella mitologia d'accatto, l'articolo tocca anche degli ottimi punti di critica:
Kubrick era pessimista circa le possibilità che il genere umano si potesse in qualche modo redimere. Le guerra descritta in Orizzonti di Gloria e Full Metal Jacket, la violenza esplosiva di Arancia Meccanica e Shining, la follia grottesca di Dottor Stranamore, il gesto di sopraffazione criminale che apre 2001: Odissea nello Spazio, la nera attrazione erotica che governa Lolita e Eyes Wide Shut, l'inganno e il cinismo raccontati in Barry Lyndon mostrano un percorso complicato, ma visibile, del modo in cui l'animo umano sembra prediligere gli inferi al cielo. La maniera imperturbabile con cui Kubrick ha raccontato tutto questo ha indotto alcuni critici a scorgere in lui una perversa attrazione per la crudeltà umana. Ma quello che è passato a volte per compiacimento è in realtà, fin dall'inizio, cioè fin da Rapina a Mano Armata, l'impossibilità di esprimere un giudizio morale, e di trovare una verità umana convincente.

Cinema dentro gli scatoloni, Carlotta Mismetti Capua, La Domenica di Repubblica 18.10.2009
L'uomo che voleva essere imperatore, Antonio Gnoli, La Domenica di Repubblica 18.10.2009

Di nuovo Malcolm McDowell

A poca distanza dalle dichiarazioni su Arancia Meccanica rilasciate in occasione dell'uscita americana di Halloween 2, Malcolm McDowell torna a discutere il film e il ruolo che l'hanno reso immortale.

Nulla di nuovo, ma piacevole da risentire.

Clockwork allure is timeless, Craig S. Semon, Worchester Telegram & Gazette 16.10.2009

17 ottobre 2009

Intervista a Matthew Modine

Il blog The Hollywood Interview presenta un'intervista a Matthew Modine, protagonista di Full Metal Jacket. L'attore ricorda l'esperienza con Kubrick, sfatando ancora una volta il mito del regista che pianifica ogni dettaglio e ribadendo quanto invece fosse importante la componente di improvvisazione sul set e quanto tempo venisse speso per provare strade differenti e lasciare la porta aperta al caso e alle intuizioni del momento.

Matthew Modine: Better angels, Alex Simon, The Hollywood Interview 16.10.2009

Modine aveva raccontato compiutamente il lavoro svolto per Kubrick nel suo memoriale Full Metal Jacket Diary, un ottimo diario di bordo che l'attore aveva tenuto durante le riprese del film a Beckton. In questa intervista rivela di aver inaugurato un sito internet collegato al libro in cui ciascun lettore può registrare la propria copia e vedere dove sono finiti nel mondo i 20.000 esemplari della tiratura limitata. Io ho registrato la mia copia n. 19.863, voi che aspettate?

15 ottobre 2009

Shining: il cineconcerto

Venerdì sera, al Crossroads Live Club in provincia di Roma, il gruppo musicale RanestRane presenta una proiezione di Shining su maxischermo accompagnata da una colonna sonora live appositamente composta.

Dopo aver già sperimentato la formula del cineconcerto con Nosferatu il Vampiro di Werner Herzog, il quartetto romano continua con l'horror d'autore: "Shining - spiega Daniele Pomo, voce e batteria del gruppo - è sicuramente uno dei più importanti film della storia, così come Kubrick è tra i registi più acclamati ed innovatori del panorama contemporaneo. [...] Una volta individuata l'opera più plausibile in Shining (avendo quest'ultimo, più che una vera e propria colonna sonora composta di temi e melodie, un insieme di stupende sonorizzazioni), il problema era trovare la giusta connotazione musicale, la scintilla. Un giorno, ascoltando per la prima volta il cd Up di Peter Gabriel [...] ho capito subito che quella doveva essere la chiave: musiche non più melodiche, orchestrali ed aperte come quelle di Nosferatu il Vampiro ma piuttosto aggressive, psichedeliche, claustrofobiche, mantendo sempre la formula della canzone, dei cambi improvvisi e dell'alternanza continua di parti cantate e strumentali tipici delle RanestRane."

Guardando il video di una precedente esecuzione devo dire che l'idea è quantomeno interessante.



Appuntamento venerdì 16, al Crossroads Live Club, via Braccianese 771, 00123 Osteria Nuova (RM). Apertura ore 20:00, inizio concerto ore 22:00, ingresso 8 Euro.

12 ottobre 2009

Il cubo di Kubrick

L'utente quartertofour di DeviantArt, specializzato in photoshoppate artistiche di notevole intelligenza e provocazione, ha realizzato il Cubo di Kubrick, parodiando il leggendario Cubo di Rubik, gioco rompicapo in voga alla fine degli anni '70.


Scommetto che si risolve in 114 Cerebrali Rapide Mosse.

07 ottobre 2009

Le gemelle Grady oggi

Per la rubrica "facciamoci i fatti loro", dopo essere andati a frugare nella vita privata di Danny Lloyd, oggi tocca alle due bambine che interpretarono le gemelle Grady in Shining, Lisa e Louise Burns.

Ho trovato per caso su internet questa foto, che le mostra affiancate (ma più affiatate) come nell'ormai iconico fotogramma dal film.


Lisa e Louise erano state ospiti del programma "Where are they now: horror stars" della TV americana VH1. Shining è stato il loro primo e unico film: Lisa ha una laurea in Letteratura e Linguaggio e Louise è una micro-biologa.


Non sarebbe male portarle alla mostra itinerante e metterle davanti ai loro vestitini bianco/celesti dai merletti ormai consunti dal tempo. O ancora meglio portarle da Danny Lloyd e finalmente farli giocare tutti assieme.

04 ottobre 2009

Napoleon: nuove testimonianze

Un articolo del Sunday Times di oggi racconta la genesi del progetto Napoleon: in occasione dell'uscita del libro della Taschen, un giornalista è stato convocato da Jan Harlan per essere sottoposto al consueto tour promozionale nei magazzini di Childwickbury.

Tra una scatola di cimeli e l'altra (nella foto una prova costumi recuperata negli archivi), Harlan sciorina i soliti aneddoti, aggiungendo ben poco di nuovo. Fortunatamente arriva in soccorso Andrew Birkin, assistente di Kubrick per 2001: Odissea nello Spazio, così l'articolo non resta solo un spot commerciale per il costoso volume in uscita.

Birkin racconta i viaggi in Europa alla ricerca di location da fotografare e le esaustive ricerche storiche sul personaggio, con qualche chicca come la sinistra coincidenza avvenuta alla fine del 1969. Birkin ricevette un telegramma da Kubrick mentre era a Vienna: "Torna a casa." Portava con sé un regalo di Natale che era certo avrebbe divertito Kubrick: la maschera mortuaria di Napoleone. Quando Kubrick aprì la scatola, con il volto ceruleo dell'imperatore che lo fissava, impallidì anch'egli: "Non hai saputo?" confessò rigido a Birkin, "La MGM ha staccato la spina." Il progetto era morto. Kubrick tentò varie volte di resuscitarlo, senza successo.

Alla fine dell'articolo, Harlan conferma la voce girata qualche anno fa su internet: il regista Ang Lee (La Tigre e il Dragone, I Segreti di Brokeback Mountain) era in lizza per dirigere la sceneggiatura di Kubrick: "Mi sono incontrato con Steven Spielberg e Ang Lee," dichiara Harlan, "noi tre assieme. Eravamo d'accordo che Ang Lee sarebbe stato un grande regista per il progetto, ma era impegnato con Hulk e poi l'occasione non si è ripresentata. C'eravamo così vicini." Ringraziamo l'incazzoso gigante verde.

Anche Ridley Scott ha ricevuto lo script in lettura (altro rumor confermato): "Se Ridley lo vuol fare, e se riesce a tirar su i soldi per farlo, sarò il primo ad applaudire," confessa Harlan. Non ho grandi difficoltà a immaginarmi la scena. "E' un film, è sul mercato," mi conferma malizioso in chiusura. Suvvia, che non gli volete dare 100 milioni?

Stanley Kubrick's Napoleon: the greatest movie never made?, Jeff Dawson, The Sunday Times 04.10.2009

03 ottobre 2009

The Seafarers restaurato dal MoMA

The Seafarers è stato appena restaurato dal Museum of Modern Art di New York: una nuova copia in 35mm è stata ricavata dalla copia in 16mm custodita al MoMA, dichiarata "l'unica copia superstite in pellicola."

Poiché l'anno scorso è uscito un DVD ricavato da una copia restaurata da Alexander Pietrzak, l'affermazione risulta probabilmente errata; più probabile che si tratti della seconda copia conosciuta del film, quella con l'inizio integro e senza i fotogrammi mancanti che avevo segnalato nella recensione del DVD. C'è da sperare nell'improbabile evento che venga realizzata un'altra edizione del film.

Il documentario verrà proiettato all'interno del festival "To Save and Project", rassegna annuale di film conservati e restaurati dal MoMA in programma dal 24 ottobre al 16 novembre. The Seafarers è in sala il 4 e 5 novembre in abbinamento con un corto di Jean Epstein, anch'esso dedicato al mare e ai marinai.

02 ottobre 2009

Mostra d'arte a Dublino

Apre questa settimana a Dublino, Irlanda, la mostra Stanley Kubrick: Taming Light organizzata dal critico cinematografico John Maguire. 25 artisti hanno realizzato fotografie e dipinti ispirandosi al lavoro di Kubrick, rivisitando le immagini più significative dei suoi film.

Sul sito della mostra sono visibili tutte le opere. La mia preferita? La foto intitolata "Venti anni dopo" con due gemelle sui 30 anni intente a scrivere a macchina in una camera d'albergo.


Artists have a close encounter with Kubrick, Donald Clarke, The Irish Times 25.09.2009
Kubrick's shining odyssey, Ros Drinkwater, The Sunday Business Post 27.09.2009
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