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05 giugno 2015

Le Ultime Cento Ore di Stanley Kubrick: risolto il giallo della misteriosa sceneggiatura

Vi ricorderete (sennò ci sono io qui apposta) che alla Biblioteca "Luigi Chiarini" del Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma è conservata una sceneggiatura dattiloscritta del 1964, attribuita a Stanley Kubrick e intitolata Le Ultime Cento Ore.

Fino ad oggi l'attribuzione era sempre stata incerta: lo scritto non compare da nessuna parte nella letteratura kubrickiana e il polverone che imperversò sulla stampa nazionale a seguito della scoperta da parte di Tullio Kezich nel dicembre del 1999 si chiuse con il classico pasticciaccio brutto all'italiana.

Circa un anno fa mi sono divertito a ripercorrere al contrario la storia di questo strano copione e ho risolto tutti i relativi misteri. Potete leggere il resoconto del "giallo Kubrick," come fu chiamato all'epoca, sull'area Biblioteca del CSC in formato PDF.

Come avrete già intuito, ho dato all'articolo uno stile ironico, sia per non prendersi troppo sul serio (l'asse della terra non si è spostato di un millimetro a seguito della mia risoluzione, e nemmeno cadranno le mensole della vostra libreria kubrickiana) sia per portare una ventata d'aria fresca alla spesso ingessata letteratura dedicata al nostro (l'iconoclastia nella critica cinematografica non è mai abbastanza).

Il titolo dell'agile saggetto, Le ultime cento ore, ovvero: come imparai a riconoscere la voce di Stanley Kubrick in mezzo al chiasso di tutti gli altri, vi dice anche che il taglio dissacrante rende omaggio al "giornalismo gonzo" reso celebre da Terry Southern, co-sceneggiatore del Dr. Stranamore. Buona lettura.

PS: dopo che avrete trovato il colpevole del giallo Kubrick, potete leggere quest'altro mio articolo, di cui non vi dico nulla per non rovinare il finale ai più distratti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La storia di un copione di Kubrick in Italia è già di per se una storia avvincente. I miei complimenti, sia per l'articolo, sia per la risoluzione del mistero.
Bravo, bravo, bravo!

Cri Tista

Filippo Ulivieri ha detto...

Grazie Cristiano!

Mr Wolf ha detto...

Ciao! Come sempre, ottimo articolo. Anzi, in questo caso: complimenti per l'indagine!
Leggo sempre con piacere proprio per come scrivi.
Solo, forse, come per la recensione di "Paura e desiderio", anche in questo caso: "severi giudizi espressi sul nostro affezionatissimo". :p (A tal proposito, anche "Il Mereghetti", un altro che, come gran parte dei critici, quanto a credersi il Padreterno nello sparare sentenze e giudizi, non scherza - oltre che a sparare una caterva di minch... - inesattezze - gli ha dato ben tre asterischi su quattro)
Proprio oggi, leggevo un commento su Amazon riguardo al blu-ray di "Spartacus", e che ho trovato interessante: in quel periodo (1959), Kubrick aveva girato già film importanti e apprezzati dalla critica, ma di scarso successo di pubblico, e lavorava ad altri progetti per cui però non riusciva a trovare finanziamenti, e Douglas, affidandogli la regia di un kolossal quale "Spartacus", gli ha dato notorietà e "un'impennata" alla sua carriera.
"The German Lieutenant" era sicuramente uno dei tanti di questi progetti.
Comunque, al di là di questo, trattandosi del Maestro (sì, lo chiamo anch'io umilmente così :) ), non mi sbilancerei a dire su come sarebbe potuto essre il film basandomi meramente sulla sceneggiatura. Io ce l'ho da tempo, ma non l'ho letta; l'unica che ho letto, almeno integralmente, è quella di "Napoleon", e, per quel che mi ricordo, buona parte della storia ha come fulcro il tormentato rapporto con Josephine, cosa che mi ha lasciato piuttosto basito. Anche in questo caso, chi può dire come sarebbe potuto essere il film? Sono solamente certo che sarebbe stato ovviamente un capolavoro e un'altra pietra miliare della storia del Cinema. Ma, altrettanto ovviamente, possiamo solo immaginarlo.
Non penso inoltre di dire cavolate (chiedo venia, ma è un po' che non ripasso la storia del Maestro), se dico che la sceneggiatura per i film di Kubrick non era mai definitiva, ma un continuo "in divenire", anche in corso d'opera (vedi "2001: Odissea nello Spazio": quanti rimaneggiamenti ha avuto?) - da cui la durata spropositata delle produzione e delle riprese.
Riguardo a questo "The German Lieutenant", trattandosi di uno dei tanti progetti presi in esame, probabilmente, affrontando tematiche già sviluppate in "Orizzonti di gloria", resosi conto di questo, l'ha semplicemente abbandonato e dimenticato.

Ne approfitto e voglio cogliere la palla al balzo per scrivere poche righe su una questione su cui mi capita di riflettere da un po', senza riuscirne a trarre una conclusione, riguardo alla quale mi piacerebbe sapere la tua opinione, se ti va.
Diciamo che io sono quello che si potrebbe definire una sorta di "drogato" di film :) : i film sono veramente una specie di droga, guardo praticamente di tutto (parafransando quello che disse qualcuno: non di solo Kubrick vive l'appassionato di cinema) - il che, nota bene, non significa che mi piaccia tutto.
Anzi, il punto è che, per me, quello che conta soprattutto in un film sono la storia, le tematiche e i personaggi.
Ora, sappiamo che il nostro Kubrick si riteneva egli stesso incapace di scrivere una buona storia; anzi, essendoci tantissime storie già belle che scritte, ci impiegava un sacco di tempo a decidere quale prendere in considerazione per farci un film.
Quello che mi chiedo è: qual è il merito di Kubrick, oltre ad aver """""solo""""" trasposto su pellicola la storia?

Mr Wolf ha detto...

(Ho dovuto troncare il messaggio)
Prendiamo ad esempio "Arancia meccanica": nel romanzo di Anthony Burgess, sono già presenti tutte le tematiche che poi ritroviamo nel film, quali la libertà di scelta dell'individuo e il diritto dello stato a sopprimerla in nome del bene della collettività. Tanto più che, dopo l'uscita del film, con buona pace di Burgess, che era stato pure chiamato a difenderlo dalle critiche, è diventato "Stanley Kubrick's A Clockwork Orange".
Questo, ovviamente, non riguarda solo Kubrick, ma tantissimi film tratti da libri più o meno famosi.
Faccio un esempio eclatante: "Il Signore degli Anelli". A quanti, nominandolo dopo l'uscita dei film, vengono in mente solo quelli? (Io mi ritengo abbastanza fortunato da averlo potuto leggere da ragazzino diversi anni prima che uscissero)
Eppure, i libri erano già famosissimi prima dei film. O, forse, i film hanno invece portato alla riscoperta del libro?
In definitiva, molti film si pigliano molti di quei meriti che spetterebbero all'autore del libro.
P.S. C'è ancora un grande mistero che forse solo tu potrai risolvere: quello del famoso Oscar attribuito a Kubrick per gli effetti speciali di "2001: Odissea nello Spazio", di cui non sembrano esistere né video né tantomeno foto - Quello per cui Douglas Trumbull e gli altri ideatori e realizzatori materiali degli effetti speciali chiedono vendetta. :)
Anch'io, a suo tempo, mi imbattei in questo mistero: avevo provato a cercare negli archivi (perlomeno quelli gratuiti) dei vari giornali online, trovando solo qualche trafiletto. Eppure, stiamo parlando di qualcosa avvenuto a fine anni '60 e durante un evento importante, non in segreto chissà quando e chissà dove.

Filippo Ulivieri ha detto...

Ciao Mr. Wolf, grazie per il lungo commento e per i complimenti all'articolo!

Certamente la sceneggiatura di The German Lieutenant non ci dà che delle indicazioni di massima sul film che ne sarebbe potuto venir fuori, come ogni sceneggiatura data in mano a un bravo regista, tuttavia la lettura risulta veramente pallosa e, anche a immaginarsi un regista eccezionale, dubito che ne sarebbe potuto venir fuori un bel film. Va poi anche ricordato che il copione che abbiamo è una prima stesura: avesse davvero voluto farlo, ne avrebbe fatte certamente altre, quindi non il discorso "chissà che film avrebbe fatto" è ancora più peregrino. Sulla qualità di questo copione puoi leggere quell'altro mio saggetto uscito su SegnoCinema che avevo linkato qui.

E' vero quel che dici, le sceneggiature per Kubrick erano solo il punto di partenza: tutti i suoi film venivano riscritti sul set prima durante le prove con gli attori e poi durante le riprese. Questo però non vuol dire che non lavorasse molto alla sceneggiatura: andando molto a memoria senza verificare, ricordo che ci sono state almeno tre stesure per Lolita, almeno quattro per Stranamore e un numero imprecisato di riscritture per Eyes Wide Shut (tante infatti da far quasi uscire di senno Raphael). Direi che si tratta sempre del solito sistema "c'è sempre modo e tempo per farlo meglio."

La questione "ma cosa ha di speciale questo Kubrick" è notevolmente interessante e potrebbe dar vita a un lunghissimo dibattito. Personalmente non ho trovato una risposta univoca. Per darti comunque una risposta, te la faccio dare dal diretto interessato: "A director is a kind of idea and taste machine; a movie is a series of creative and technical decisions, and it's the director's job to make the right decisions as frequently as possible." -- The Film Director as Superstar, 1970

Infine, l'annuncio dell'Oscar agli effetti speciali, senza naturalmente la presenza di Kubrick, lo trovi qui su YouTube.

Mr Wolf ha detto...

Nuuuuu!!! E questo video? Mi ricordo che, pochi anni fa, non si trovava affatto un video del genere. Era proprio un mistero.

Ok, allora ti rispondo con un'altra citazione attribuita a Kubrick (ci ho fatto anche una maglietta che indosserò sicuramente il 26 ;) ):
"If it can be written, or thought, it can be filmed"

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