Come da tradizione Taschen, il libro è realizzato in cooperazione con la Stanley Kubrick Estate e ha un prezzo di vendita astronomico: 750 dollari, stando ad Amazon (sarebbero quindi circa 500 Euro o 400 sterline). Il curatore principale non è la famigerata Alison Castle, ma Piers Bizony, uno scrittore di saggistica scientifica che già ci aveva consegnato l'ottimo 2001: Filming the future, di cui questo nuovo libro promette di essere l'espansione definitiva. Ma vediamo in dettaglio dal comunicato stampa della Taschen cosa otterremo co' 'sti du' spicci.
THE MAKING OF 2001: A SPACE ODYSSEYOra lo so che va a finire sempre che io m'incazzo e me la prendo con Jan Harlan, il giochino sta anche diventando ripetitivo e noioso, però santiddio! Tre libri di fuffa su quattro? Un libro intero di fotogrammi? Un libro per la copia stampata della sceneggiatura, un file che si trova su internet da 10 anni? Stanno ripetendo pari pari le bestialità commesse con The Stanley Kubrick Archives (metà pagine a disposizione buttate via per inutili stampe di fotogrammi) e lo Stanley Kubrick's Napoleon (esplosione di libercoli, fac-simili di sceneggiature lette e rilette online e cose casuali fotografate alla cazzodicane).
di Piers Bizony
The ultimate trip: il capolavoro di fantascienza esplorato in dettaglio
Nel marzo 1964, Stanley Kubrick decise che il suo prossimo progetto sarebbe stato "il proverbiale buon film di fantascienza." Cinquant'anni dopo la sua realizzazione, Taschen ricorda la lunga realizzazione del più importante film di fantascienza di tutti i tempi. Anche se 2001 ha dato alla luce più libri e analisi critiche di qualsiasi altro film, per la prima volta viene dedicato a quest'opera un volume davvero esaustivo.
I lettori Taschen si erano goduti un estratto del materiale inedito su 2001 nel precedente volume The Stanley Kubrick Archives; questo set di quattro libri torna sull'argomento esplorando in grande dettaglio ogni aspetto del film e della sua realizzazione: gli innovativi effetti speciali, le straordinarie scenografie e l'affascinante collaborazione tra Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke. Realizzato con l'esclusiva collaborazione della Kubrick Estate e della Warner Bros., quest'opera riccamente illustrata comprende centinaia di documenti unici, disegni preparatori, superbe scene dal dietro le quinte conservate al Kubrick Archive (la maggior parte delle quali non sono mai state pubblicate prima) e anche materiale esclusivo dagli archivi del co-sceneggiatore Clarke.
The Making of Stanley Kubrick’s '2001: A Space Odyssey' è una pietra miliare per i fan del film e la celebrazione dell'inventiva dei tecnici degli effetti speciali meccanici prima dell'avvento dell'era digitale. Il libro è progettato dagli stessi designer Taschen che avevano prodotto l'oggetto da collezione subito andato a ruba “Stanley Kubrick's Napoleon: The Greatest Movie Never Made.”
I quattro libri che compongono The Making of Stanley Kubrick's 2001. A Space Odyssey sono contenuti in una scatola a forma di monolite, progettata dalla M/M Paris:
Volume 1: Fotogrammi dal film
Volume 2: Dietro le quinte (include nuove interviste agli attori protagonisti, ai principali designer del film e agli esperti di effetti speciali)
Volume 3: Facsimile della sceneggiatura originale
Volume 4: Facsimile delle originali note di produzione del 1965
Data di pubblicazione: 1 luglio 2014
1384 pages
$750.00
Edizione limitata di 1,000 copie: Art Edition No 1-500 (Art Edition A and B), Collector's Edition No. 501-1,000
Stai a vedere che la colpa non era tutta di Alison Castle ma del cognato produttore: in effetti, in questa pagina di Spaced Design, un'azienda di progettazione creativa di manufatti, si dice che Bizony aveva iniziato a lavorare con loro per realizzare questo libro e che l'intervento di Jan Harlan ha assicurato il contratto con la Taschen a condizione che il design finale fosse realizzato dalla loro fedele M/M Paris. Splendido.
Azzardo e faccio un po' di dietrologia, così, per un divertissement polemico: Piers Bizony aveva in programma un'espansione del suo libro su 2001 per il cinquantennale del film, ci inizia a lavorare con la Spaced Design e produce una bozza per uno splendido volume illustrato di 500 pagine, con un costo ipotizzato di 75 sterline lorde; la presenta a Jan Harlan per facilitare il disbrigo dei diritti e ottenere l'uso del materiale che aveva spulciato al Kubrick Archive; Harlan, che prima di conoscere Kubrick lavorava nel reparto contabilità di un'azienda tedesca, sente l'irresistibile richiamo dei soldi, prende il comando, va dalla Taschen e insieme progettano un'edizione limitata per svenare gli onnivori fan accorpando al testo di Bizony altri tre libri di cazzate grafiche. Quanto ci sono andato vicino?
32 commenti:
!hahah! non posso che essere pienamente d'accordo... a metà, con questo post :-)
Come FU sa bene, ho parlato diverse volte con l'autore; entro la fine del mese dovrei essere in grado di pubblicare un'intervista con qualche materiale promozionale derivato dal libro.
Sulla genesi del progetto (copio dalle note di un mio incontro con Bizony del gennaio scorso a Londra) l'autore, rispondendo a una mia specifica domanda, ha detto: 'we choose taschen. jan was instrumental', facendomi capire che ovviamente non si sarebbe fatto niente se Harlan non fosse stato d'accordo (e questo è ovvio), e che quelli della Spaced Design avevano solo fatto delle prove per portare il progetto alla Kubrick Estate / Warner (insomma, non sarebbero mai stati i realizzatori 'definitivi').
Per il resto:
1) Libro 1, ovvero i fotogrammi dal film; posso solo sperare che non siano gli stessi del libro 'Archives', del resto i curatori sono diversi; mi piace pensare che saranno a definizione migliore. Non ne so ancora niente.
2) il making: dovrebbe essere la parte più succosa e quella su cui baso le mie speranze più grandi, vista la bozza che Piers mi fece vedere a Londra. Il testo è quattro volte più lungo rispetto al vecchio "filming the future" ed è stato riscritto, usando nuove interviste compiute negli ultimi anni; i fotogrammi di scena sono scannerizzati ad alta risoluzione da quelli presenti a Londra.
3) sceneggiatura: mai come nel caso di 2001 la parola sceneggiatura significa tutto e niente, visto che i dialoghi del film venivano riscritti in tempo reale, anche sul set; tutto quello che oso sperare è che non sia quella già vista e stravista sul web, che del resto era piuttosto preliminare ed incompleta rispetto non solo al film che conosciamo ma anche al girato (baso questa osservazione su ciò che ho visto a Londra nei continuity sheets, ovvero nei rapporti del 'vero' girato)
4) note di produzione: interessante, se è quello che dico io (http://archives.arts.ac.uk/CalmView/Record.aspx?src=CalmView.Catalog&id=SK%2f12%2f2%2f7&pos=86), si tratta di un bel faldone che ho visto all'archivio, con le idee che Kubrick, Clarke e il team ristretto di produzione aveva per 'realizzare' concretamente la sceneggiatura almeno in quanto tale in quel momento (marzo-maggio 1965, quindi molto prima di alcune svolte significative; il monolito era ancora un cubo trasparente, hal era ancora athena ed era buona, ecc.). Ci sono un sacco di curiosità gustose.
Beh, questo è quello che so al momento, in attesa di dettagli ulteriori da Piers, e con il timore che il prezzo che hai citato tu Filippo sia riferito (come si legge su amazon) alla "sew edition", ovvero alla versione a libro unico, ovvero a quella... più economica che uscirà dopo la collectors.... però è solo una mia speculazione.
Per quanto riguarda il prezzo, eccetera... beh, è evidente che 500$ siano tanti, ma proprio tanti. Il metal case, i 4 libri... mah. Se poi è confermata la mia idea, cioè che siano il prezzo "minore".... quello che posso dire è che con 600 euro (ovviamente prenotando in anticipo) si va a Londra una settimana in un buon hotel a copiarsi tutte le scenografie e production notes che si vuole... ;-) però allo stesso tempo nessuno ci obbliga a comprarlo.. e la visita all'archivio è gratis!
Aspettavo il tuo commento, Simone :) Grazie delle info aggiuntive sul progetto, in attesa di leggere la tua intervista a Bizony.
La mia chiosa dietrologica era dichiaratamente una facezia, in difesa del bravo Bizony che ha venduto l'anima al diavolo (per continuare con l'ironia).
Quello di cui seriamente mi lamento io, ormai troppo spesso, è che basterebbe pochissimo per far le cose molto meglio: nessuno contesta che vogliano far cassa, specialmente quando a fronte di un esborso da parte nostra propongono materiale mai visto prima, quindi potenzialmente arricchente. Il mercato dovrebbe essere un posto di scambi a reciproca soddisfazione. Invece quasi tutto quello che hanno prodotto e stanno producendo (e dico quasi essendo buono, che a memoria solo il libro su A.I. era interamente valido) è bassamente commerciale, fatto senza una approfondita conoscenza della materia e incentrato più sull'apparenza che sulla sostanza.
Vuoi fare un'edizione limitata per collezionisti? Mi sta bene. Vuoi creare un gadget invece che un libro? Posso anche accettarlo anche se faccio già più fatica. Ma quello su cui non transigo e che non dovrebbe mai esser perso di vista per qualsiasi pubblicazione è il motivo fondante: perché lo vuoi fare?
Scommetterei a occhi chiusi sulla bontà dell'intento di Bizony, la cui sincera passione era già ben visibile sul suo precedente libro. Non vedo invece un'altrettanta passione nelle altre personalità coinvolte in queste operazioni-monstre, che vanno dall'ignorante (la Castle) all'avido markettaro (Harlan).
Poiché il materiale a disposizione è sterminato, sarebbe facilissimo accontentare tutti, noi e loro. Se già The Stanley Kubrick Archives era in bilico, il Napoleon era irrimediabilmente un irritante fallimento, con l'aggravante del prezzo folle. Questo su 2001 rischia molto di esser vicino al Napoleon.
'Napoleon' l'ho visto fisicamente solo nella versione economica (a Londra), quindi mi fido ovviamente di quello che scrivesti più che esaurientemente tu all'epoca!
Forse per Napoleon l'aggravante è che si trattò davvero di materiali inediti, che quindi - come dicevi tu in altra sede - avevano davvero bisogno di essere editati bene per essere compresi.
Su 2001 per fortuna sappiamo già un sacco di cose, e quindi anche Bizony (la sua passione è veramente indiscutibile, a conoscerlo di persona confermo!) avrà dovuto fare un po' di compromessi rispetto alla pura e semplice 'versione ampliata' di Filming the future. A gennaio si era speso davvero in modo positivo nei confronti di Harlan, e dell'aiuto datogli.
Ah, irrilevante aggiunta: Bizony mi ha detto, ringraziandomi, che ha rivisto il testo della parte riguardante il "leopardo" ne "L'alba dell'Uomo" alla luce del mio articolo scritto con la collaborazione di Dan Richter (Guarda-la-luna): http://www.2001italia.it/2013/12/il-leopardo-riluttante-e-lalba-delluomo.html
Niente, qui volevo solo vantarmene davanti a tutti! :-)
Ti è concesso :)
Ciao Filippo sono Umberto,la Taschen con questi libroni e' veramente irritante... a parte il costo veramente esagerato,da ladri,ma invece finanziare il bel documentario di Douglas Trumbull sul film no he... purtroppo si trova solo il trailer sul sito ufficiale di Doug insieme a molte foto interessanti sul backstage di 2001.
Un saluto
Umberto
Ciao Umberto, bentrovato! Da quel che so il documentario a cui avrebbe dovuto partecipare Trumbull è stato annullato. Lascio la parola a Simone se avesse qualche info in più, mi limito a concordare che è un gran peccato perché sarebbe stato infinitamente meglio di queste operazioni gonfiate di fuffa.
Ciao a entrambi,
il documentario è stato definitivamente annullato, sì; Bizony non si è espresso con me in nessun modo sulla faccenda, se non confermandomi che il suo progetto non era mai stato alternativo, anzi, fino ad un certo punto, lui e Larson avevano collaborato - addirittura Bizony ha cercato di contattarlo ma è ormai irreperibile per tutti (anche Richard Daniels dell'Archivio ha confermato).
L'ultima volta che Larson ha parlato sul documentario è stato qui, ve lo copio/incollo:
http://next.liberation.fr/cinema/2011/01/13/un-trou-noir-dans-l-odyssee-de-l-espace_706848
Désormais, la seule question qui se pose concerne le motif de la Warner qui, après avoir refusé de montrer ces images, a annulé le financement du documentaire de Trumbull et Larson. Une banale question de droits ? «Je ne peux pas donner de réponse, je l’ignore», admet Larson, amer, qui n’a pas renoncé à publier le livre «définitif» sur 2001.«Les droits sont détenus par la Warner qui est la branche distribution de Turner Entertainment qui a racheté l’ensemble du catalogue MGM des films tournés avant 1986. Je sais qu’il existait des problèmes de reversements de droits à propos de la musique originale. Comme vous le savez, les tarifs dans ce secteur ont explosé. D’autre part, nous sommes au milieu d’une récession dans le monde de la vidéo et il est possible que la Warner ait préféré mettre son argent ailleurs. Tout ce que je peux dire, c’est que nous ne faisons plus partie de ses plans à l’heure actuelle.
La cosa potrebbe anche far intendere che il prezzo del libro di Taschen non sia piazzato a caso...
Io comunque, che per vedere quella roba darei anche un rene, lo comprerò lo stesso, anche solo per avere il Production notes completo, mi costa meno che andare e tornare da Londra... dove non ti permettono poi di fare le foto.
Il libro sul "making" in sé è lungo 592 pagine, che è quattro volte il vecchio Filming the Future. (cfr.http://www.taschen.com/pages/en/company/guestbook/index.1.htm)
Chiudo parlando del documentario: alla fine i materiali sono quelli, quindi io non piango più di tanto, se non sulle interviste perdute di Larson (165, a suo dire, raccolte in questi anni).
DAVE LARSON, if you're reading this, knock once.
Ciao Ragazzi, che dire... non finanziare un documentario cosi' interessante solo per una questione di diritti mi sembra assurdo...
Certo Doug avra' chiesto pure qualche soldino ma mi sebra anche giusto!
Certo che 165 interviste perse so' tante!!! un vero peccato, speriamo che in un prossimo futuro si possano leggere in qulache maniera...
Caro Simone mi metto in fila gia da adesso per chiederti le scansioni!!! (tutti sti sordi nun ce l'ho!):-)
Mi piacerebbe un giorno incontrarvi (penso che Filippo sia a Roma, tu Simone non lo so' )io sono a Monterotondo quindi si potrebbe fare!
Fatemi sapere
Umberto.
P.S.
Ha proposito un mio amico mi ha regalato un dvd di 2001 in inglese con una intervista di A. C. Clarke degli anni '60.
Vi serve una copia? Penso sia fuori catalogo da svariati anni...
Grazie del commento, Umberto. Ci dai più informazioni sull'intervista a Clarke? Nel DVD di 2001 vecchia edizione c'era questa: http://youtu.be/HEEtfhxLQbw E' un'altra?
Ok Filippo l'intervista e' quella, il DVD e' della MGM.
Levami una curiosita',ma le scene tagliate di 2001 non erano state recentemente ritrovate( circa un quarto d'ora), ma la Warner si e'rifiutata di publicarle? se fosse cosi' e' veramente incredibile come qusto capolavoro sia maltrattato!
Sai se in rete si trovano? (io ho solo qualche foto)
Avevo scritto un post sul ritrovamento, a suo tempo. Non credo che la Warner si rifiuti di pubblicarle, semplicemente se davvero ha questi 17 minuti aspetterà il momento più propizio per fare una nuova edizione video. Se considero le varie edizioni riservate a 2001 mi sembra in realtà che nel canone kubrickiano questo film sia anche trattato bene al confronto con gli scempi fatti ai riversamenti di Barry Lyndon, Full Metal Jacket, Shining e Eyes Wide Shut.
http://akblog.archiviokubrick.it/2010/12/ritrovati-i-minuti-tagliati-da-2001.html
Sulle scene tagliate sto preparando un post epocale con tutte le foto tratte da tutte le riviste e libri usciti dal '68 a oggi. Non scherzo! :-)
Come ha riportato anche Filippo altrove, Kubrick fece bruciare di persona per mano di Vitali i negativi di tutto il girato non montato qualche anno prima di morire: questa era la sua posizione, abbastanza definitiva. Quello che è stato ritrovato nelle miniere della Warner è il tagliato dalla versione uscita nelle sale i primi giorni di aprile, prima che K. ci mettesse le mani sopra per renderla un pò più scorrevole: sono per lo più aggiunte un pò più lunghe di alcune scene, praticamente niente che possa stravolgere il film così come lo conosciamo. E' chiaro che rappresenterebbero un valore aggiunto ad un'edizione bluray da far uscire per il 50°, ma credo che la Kubrick Estate sarebbe fortemente contraria, e la stessa Warner si è detta d'accordo. E io ci dormo perfettamente la notte, ma questa è una mia opinione, però sarei curioso di vederle.
Altri dettagli qui:
http://www.underview.com/bhpalltrims.html
(anche se un pò datato in alcuni passi)
sulle 165 interviste aggiungo un dettaglio dettomi a Londra da una fonte che non mi sembra il caso di esplicitare: c'è il sospetto che Larson abbia contato fra le 165 anche quelle non fatte da lui ;-)
è andata! :-)
http://www.taschen.com/pages/en/catalogue/film/all/03109/facts.the_making_of_stanley_kubricks_2001_a_space_odyssey.htm
OK, quindi sono 500 Euro per il libro e 500 Euro la stampa di uno dei disegni dal set di Brian Sanders, più l'autografo di Christiane. Mi accontenterò del primo, senza dubbio.
....idem... e stica, se posto aggiungere...
...se commissiono un quadro a Jan Parker e me lo faccio spedire dalle Hawaii spendo meno 8-)
Il commento di Simone sui negativi mandati all'inceneritore mi ha fatto venire in mente che c'era un piccolo aneddoto riferito a questi viaggi per distruggere la pellicola nelle prime bozze del libro su Emilio. Ho postato questa "scena tagliata" sul sito del libro.
Bellissimo! :-)
Ecco l'originale di Vitali, anche tradotto da Filippo:
http://www.dvdtalk.com/leonvitaliinterview.html
http://www.archiviokubrick.it/risorse/dvdcd/talkvitali.html
Ovviamente Kubrick girò tonnellate di pellicola e migliaia di rulli per ognuno dei suoi film. Tutto questo lavoro è stato archiviato e conservato, in modo che un qualche giorno la gente potrà vederlo e aprire una finestra nel suo processo creativo?
Ti dirò chiaramente una cosa, ok? Per Arancia Meccanica, Shining, Barry Lyndon, alcune piccole parti di 2001, avevamo migliaia di pizze di negativi non usati e di stampe, che avevamo immagazzinato in un'ala della casa quando aveva concluso di lavorarci, e che lui ha personalmente caricato su un camion per portarli ad un grosso complesso industriale dismesso dove sono stati bruciati. Questo è quello che ha voluto fare.
Domanda provocatoria: ci saranno andati insieme, Leon ed Emilio? ;-)
Di sicuro insieme no. Emilio c'è andato sempre e solo con Martin Hunter, glielo chiesi proprio pensando a quell'intervista di Vitali. Poi esiste sempre la possibilità che anche Leon abbia eseguito questo compito altre volte, anche se pure lui purtroppo negli ultimi anni non ha brillato per onestà e ricordi puntuali.
Salve ragazzi sono Umberto, per puro "culo" ho beccato questo blog con 100 foto (!) del backstage di 2001.
Forse lo conoscete gia', forse no,pero' cosi' anche gli altri possono godere :-)
Per Simone:tifo per il tuo post epocale!, io ho trovato qualche foto qua e la' sulla rete ,ma poca cosa.
ecco il link:http://imgur.com/a/DzXMR/layout/blog
A proposito ragazzi buona Pasqua e non magnate troppo! :-)
Carissimo Umberto, buona Pasqua anche a te!
Quelle foto sono state raccolte da fonti già note, eccole, di 2001 lì ne troverai tante altre:
http://douglastrumbull.com/image/tid/107
http://explore.bfi.org.uk/4ce2b6b9450a5 (categoria 'stills')
http://digitalcollections.oscars.org/cdm/search/searchterm/2001%20space%20odyssey/order/nosort
http://www.imdb.com/title/tt0062622/mediainde
http://www.tcm.com/tcmdb/title/628/2001-A-Space-Odyssey/articles.html
http://www.moviestillsdb.com/movies/2001-a-space-odyssey-i62622/
buone notizie per il libro di 'film stills' contenuto nel librone Taschen: Dovrebbero essere un centinaio e derivanti da una scannerizzazione del film effettuata a risoluzione 8k.
8k sono 7680x4320; direi che almeno saranno migliori di quelli visti nel librone "The Stanley Kubrick Archives" (che non erano poi un granché alla fin fine), che mi sembravano derivati da uno scan di qualità inferiore (almeno confrontando i dettagli con il blu-ray, e sapendo che il bluray di 2001 derivava da uno scan a 2k, e la risoluzione di un frame di un film da 35 mm. è circa 4k)
Se stampati su carta adeguata, dovrebbero essere molto belli. Così a occhio. Speriamo!
Grazie Simone! posso chiederti un altro favore?
Ho un' altra fissa... sai dirmi dove posso trovare un po' di "production art"? (disegni,storyboard ecc.)anche perche' gia so' che i nuovi libri non potro' mai permettermeli... :-(
Grazie in anticipo
Umberto.
Still pretty useless.
Umberto, se fai una ricerca con google images per "Richard McKenna" e "Roy Carnon" trovi la maggior parte dei disegni di pre-production conosciuti.
Qualche 'storyboard' si vede nel vecchio libro di Bizony "Filming the future".
Altri sono nel sito douglastrumbull.com già linkato, e anche qui:
http://vashivisuals.com/stanley-kubrick-at-lacma-the-last-day/
http://nakedfilmmaking.com/2013/07/29/stanley-kubrick-part-8-2001-a-space-odyssey-storyboards-concept-art/
Ho ricevuto su Tumblr un commento di Piers Bizony che funziona un po' come risposta ai dubbi sollevati in questo thread. Lo riporto qui integralmente:
Hi - I am Piers Bizony - author and originator of the new Taschen book about the making of “2001”. Well, it’s always extremely useful to receive feedback, but I can assure your twitter contributors that this is not just a “cool book with scarce content.” I have spent three years full-time, working with Stanley’s close family, plus Warner Bros., and of course, the keepers/guardians of the Stanley Kubrick Archive at University of the Arts, London. This is a labour of love and commitment - and the Taschen design and packaging is the icing on a very serious cake! Some half-century after the film was first conceived, and its production set in motion, this is the most comprehensive celebration that we could come up with. No book on something so enormous as “2001” can ever be “final” but this is as close as I can come. I really look forward to feedback once readers have had a chance to open the smooth, crisp, black metal monolith casing (not cardboard!) and look inside … The casing alone is a permanent work of art!
Premesso che sono pienamente d'accordo con quanto scritto da Filippo (in particolare, con quel "cose casuali fotografate alla cazzodicane" riguardo il libro su "Napoleon"), mi viene in mente solo una considerazione: ma... sinceramente e banalmente, cosa avrebbe da aggiungere/offrire in più un libro come questo su "2001"? Io ho visto IL Film in VHS, DVD, blu-ray e perfino su un mega-schermo cinematografico, e sempre quello è e rimane.
Penso anche di aver già letto i libri più interessanti, cioè "The Making of Kubrick's 2001" di Agel (anche se caotico) e "The Lost Worlds of 2001", comprati per pochi euri - pardon - dollari su eBay, oltre a svariati altri pallosissimi di critica o tecnici sulla realizzazione degli effetti speciali, di cui non ho capito un caz (detto da un futuro ingegnere... :) ).
Riguardo al libro su "Napoleon": mi ricordo una lunghissima trascrizione degli incontri tra Kubrick e uno dei massimi esperti su Napoleone, che mette in luce solo la maniacal... - pardon - meticolosità (o ossessione) con cui Kubrick si era interessato al progetto.
Roba veramente, ad un certo punto, da chissenefrega.
Insomma, un libro del genere, vista anche la forma monolitica, sembra proprio destinato ad un solo scopo: un costosissimo soprammobile.
Come ho scritto prima, meglio rivedersi IL Film e fare le proprie considerazioni. Io, poi, al di là di ogni interpretazione, lo ritengo semplicemente una pura esperienza visiva e sonora, che le parole non possono esprimere.
Max, ma proprio max, potrei comunque farci un pensierino quando (sicuramente) uscirà l'edizione economica.
P.S. A quando una nuova edizione in blu-ray con le famose scene tagliate ritrovate in una miniera (???) (!!!)?
Bentornato Mr Wolf! Direi che tralasciando il libro di fotogrammi (buuuuu) e il fac-simile della sceneggiatura (mpf) quel che sarà nuovo, e quindi potenzialmente interessante per gli appassionati, sarà tutto nel libro curato da Bizony (do ormai per scontato che si sia occupato solo del secondo libro) e forse nel fac-simile delle note di produzione. Il libro di Bizony conterrà fotografie dal set mai viste prima e nuove interviste ai soliti collaboratori e magari anche a persone mai intervistate prima: per quanto mi riguarda, l'entusiasmo è moderato con vaghe speranze (è anche vero che 2001 è un film già ultra-discusso e non uno dei miei preferiti). Le note di produzione saranno probabilmente dattiloscritti che Kubrick aveva battuto per la MGM o per uso interno, un po' come quelle per il Napoleon: azzarderei un "moderatamente interessante", così, sulle premesse. Lo prenderò per dovere di ufficio: questa scusa mi toglie il dubbio. Lo recensirò con piacere su queste pagine il prima possibile - per chi trovasse i miei commenti utili alle sue scelte d'acquisto.
Caro Mr.Wolf, se 2001 fosse il film della tua vita, come è stato per molte persone dal 1968 a oggi, pagheresti molto di più di 500 euro :-) Te lo dice uno per cui la stessa cifra per andare a Londra e leggere per tre giorni i documenti di produzione di Kubrick, guardare materiale che difficilmente entrerà in nessun libro, valgono ampiamente la spesa (e guadagno 1200 euro al mese, quindi per me sono un sacrificio).
E' evidente che i super-appassionati del film troveranno nel libro di Bizony pane per i propri denti. Il making di Agel e Lost worlds di Clarke sono usciti nel '72; non ci bastano più. Poi possiamo discutere sul prezzo, ma la passione non ha prezzo, e nessuno ci obbliga a spendere quei soldi. :-D
Ooopsss... scusate per il ritardo nella risposta.
Nuuuuu, Filippo!!! Come "non uno dei miei preferiti"???!!! :'-(
Sarei curioso di sapere cosa c'è in cima alla tua lista dei capolavori Kubrickiani. :)
(Visto che ci sono, qualche volta mi sono divertito a stilare una "classifica": dopo "2001", viene "Full Metal Jacket", poi, "Il Dottor Stranamore", "Barry Lyndon", "Arancia Meccanica" (mi dà fastidio piazzarlo così in basso, though), "Shining", "Eyes Wide Shut", "Orizzonti di gloria", "Rapina a mano armata", "Spartacus", "Il bacio dell'assassino. Per motivi che la farebbero troppo lunga, non riesco ad annoverare "Lolita" tra i grandi capolavori - a parte Sellers)
Io, con "2001", sono fissato a livelli impensabili, a livello puramente emotivo. ...
(Per la cronaca, un altro film che mi ossessiona, ma per motivi ovviamente completamente diversi, è "Toro scatenato"...)
Una cosa che mi ha sempre diciamo interessato è che Kubrick sia passato dall'idea di realizzare il famoso "proverbiale buon film di fantascienza" a un film che di scientifico, nel senso di razionale, finisce per avere ben poco.
Comunque, aspetto e leggerò senza dubbio la recensione del libro, che mi auguro e mi aspetto sia come quella sul libro su "Napoleon": senza pietà. ;)
Speriamo, almeno, che il libro non sia tutta fuffa.
@Simone Odino
Come ho detto: pur avendo letto buona parte dei libri scritti su "2001" (sicuramente, i più interessanti - e, per quanto mi riguarda, penso mi manchi solo quello di Daniel Richter, che è abbastanza introvabile, e, comunque, non a pochi euri), il film rimane sempre quello, comunque lo si veda, e ognuno è libero di specularci come crede.
Io sono perfino arrivato quasi a disprezzare il romanzo di Clarke (quantunque, da ragazzino, al contrario, mi piacesse) in quanto svela e spiega troppo, laddove gran parte del fascino del film deriva dall'alone di mistero che Kubrick ha deciso di lasciare (sì, questa potrebbe essere anche considerata una "furbata").
A Londra, sono stato una volta per altri motivi. Per andare a vedere l'archivio di Kubrick, dovrei organizzare un viaggio apposito. Penso mi dovrò accontentare della mostra di Roma, di qualche anno fa.
Confesso che il mio sogno segreto sarebbe piuttosto andare vestito da Drugo nella location autentica della scena in cui Alex "ristabilisce le posizioni" con gli altri Drughi, con in sottondo naturalmente "La Gazza Ladra".
Ma penso rimarrà sempre e solo un sogno...
E sì: sono già uscito vestito da Drugo, ma, ovviamente, per qualche Carnevale/Halloween.
E sì: avevo anche il paraminc... sospensorio. 3:)
Mr.Wolf, ebbene sì, la 'fissazione' su '2001' può essere una brutta malattia :-)
La tua 'graduatoria', che perlopiù condivido, mi dà lo spunto per fare una riflessione, che non ci riguarda in questo caso. Ho quasi la sensazione che tra kubrickiani/kubrickisti (per usare la definizione di Filippo ;-) e fan di 2001 la sovrapposizione non sia totale. Mi spiego: ci sono molti più Kubrickiani che amano Shining, Full Metal Jacket, ecc. che 2001isti che amano gli altri film di K. (mi sono spiegato male, lo so!)
Questa ipotesi la faccio dopo aver osservato per lungo tempo lo scarso successo di post dedicati a 2001 nel sito http://www.reddit.com/r/StanleyKubrick/ rispetto ad altri (lì, nel mondo anglosassone, Shining rules: Filippo ne sarà contento!) e nei gruppi di Facebook dedicati alla fantascienza, dove i post dedicati a 2001 raccolgono un seguito marginale rispetto agli onnipresenti Star Wars e Star Trek. Che ne pensate?
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