Per i successivi venti anni, Burgess non smise mai di lamentarsi del successo di Arancia Meccanica, esasperando perfino Kubrick tanto da fargli dire che avrebbe voluto che "Burgess la piantasse di fare lo stronzo."
A prima vista sembrerebbe il classico screzio tra regista e scrittore: il primo che si prende troppe libertà nell'adattare un'opera letteraria per il cinema, il secondo che se ne lamenta e si sente depredato della propria creatività. Ma non è affatto così.
Avete di fronte voi un viaggio dentro la tortuosa psiche di Burgess, un autore che col tempo finì per detestare la sua più famosa creazione letteraria. Oppure – di nuovo – non è così. Autore incontenibile, contraddittorio, inevitabilmente polemico, Anthony Burgess sfugge a ogni chiara analisi. Godetevi questa furibonda cavalcata tra le sfuriate burgessiane nel quarto episodio di Cracking the Kube.
La lezione deriva da un intervento che avevo preparato per la conferenza A Clockwork Symposium tenuta al London College of Communication nel Novembre 2018.

Per chi fosse appassionato degli screzi tra registi e romanzieri, segnalo il saggio gemello King vs. Kubrick: The Origins of Evil dove ripercorro il quarantennale odio di Stephen King per il film che Kubrick ha tratto da Shining e ne spiego le origini, attingendo dal passato di alcolismo e violenza repressa di King. Buona visione e buona lettura.
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