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20 giugno 2014

Nuove foto da Vivian Kubrick

Dopo la prima mandata dello scorso marzo, Vivian Kubrick è tornata a pubblicare sul sul profilo Twitter alcune foto dal suo album di famiglia. Come al solito, sono inedite, oltre che bellissime.








18 giugno 2014

Cine Censura, dossier Stanley Kubrick

La Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha realizzato Cine Censura: Cento anni di revisione cinematografica in Italia, una mostra virtuale che mette a disposizione in formato digitale tutto il materiale d'archivio degli organi censori italiani.

L'iniziativa, ideata da Pier Luigi Raffaelli e Tatti Sanguineti e realizzata dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, è erede della mostra Italia Taglia della Cineteca di Bologna.

Mi risulta per una volta piacevole nominare tutti i responsabili istituzionali dietro il progetto: digitalizzare un archivio storico per metterlo a disposizione del pubblico senza alcuna restrizione è qualcosa di a dir poco inusuale nel nostro paese. Chapeau.

La mostra virtuale, oltre a suddividersi in sezioni tematiche – Violenza, Sesso, Religione, Politica: categorie contro cui si scagliava la scure censoria – e a dichiarare i soggetti coinvolti nelle richieste dei tagli da operare alle pellicole – politici e rappresentanti cattolici, soprattutto – ha due sezioni monotematiche dedicate a due registi che hanno avuto molto a che fare con la censura italiana: Pier Paolo Pasolini e Stanley Kubrick.

Il sito presenta infatti un ricchissimo dossier Kubrick che mostra i documenti delle commissioni censura, i ricorsi al TAR dopo sentenze troppo rigide e le revisioni per la trasmissione televisiva di tutte le tredici pellicole.

Particolarmente interessanti sono i documenti relativi al Dr. Stranamore che riportano un primo sottotitolo italiano – "Ovvero: l'arte di restar calmi e adattarsi alla bomba" che era presente anche in uno dei poster pre-uscita – e ad Eyes Wide Shut inizialmente Vietato ai Minori di 14 Anni "per le scene di sesso che possono turbare la sensibilità dei minori" e poi derubricato a Film per Tutti perché viene fatto presente dalla Warner Bros. che si tratta di "un'opera di elevato valore artistico e morale in cui il grande regista Stanley Kubrick affronta i temi, quantomai attuali, dell'inquietudine esistenziale e della crisi dei valori nella società di oggi." La crisi dei valori è sempre il narcotico più potente per i cattolici & co.

Potete finalmente anche leggere tutto il lunghissimo e a tratti surreale carteggio relativo a Full Metal Jacket che anni fa avevo consultato alla sede romana della Direzione Generale per il Cinema. Tra i vari fogli protocollati c'era la lettera autografa di Stanley Kubrick che chiedeva l'abbassamento dell'iniziale divieto ai minori di 18 anni, una lettera che si chiudeva con la più ficcante auto-dichiarazione di intento poetico, buona per l'intera filmografia di Kubrick: "Credo che tutte le persone debbano avere l'opportunità di vedere le cose per quello che sono."

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