Nei 28 anni di collaborazione, da Arancia Meccanica ad Eyes Wide Shut, Ioan Allen ha tentato di convertire Stanley Kubrick alla stereofonia, fallendo miseramente ma collezionando una serie di bellissimi aneddoti e insegnamenti sull'arte cinematografica eseguita ai massimi livelli.
Alcuni esempi:
Stanley ha sempre creduto nei mix "stretti", con un'ampiezza dinamica limitata. Mentre Barry Lyndon attraversa i boschi verso Captain Feeny, il borseggiatore, si sente il suono di un corvo. Alza il volume del corvo. Alzalo di più. Ray Merrin, l'assistente al missaggio, è un disegnatore piuttosto bravo e tratteggia un corvo appollaiato su un albero. Il corvo è più grosso dell'albero. E' un corvo di quindici metri, è così che suona nel film.
Aveva diverse versioni della stessa scena sui banchi delle moviole. Te le mostrava una per una. Quale preferisci? Piuttosto facile, diciamo "la prima." Stanley: "Ok, ma perché?" E qui iniziava la parte difficile.
Stanley e la sua segretaria Margaret Adams avevano dei walkie-talkie così lui poteva chiamarla direttamente dal set senza andare nel suo ufficio. Dopo averle dettato una lettera perché la battesse a macchina, Stanley continua a chiamarla per apportare dei cambiamenti, e ancora per apportare altri cambiamenti. Al colmo della frustrazione, Margaret lancia il suo walkie-talkie nel cestino dei rifiuti. Per mezz'ora si ode un lamento uscire dal cestino: "Margaret? Dove sei Margaret? Margaret? Margaret? Dove sei Margaret?"
Cosa ho imparato. Chiedi il perché. Fallo bene. Come trattare gli studios. Oh, e sì, un sacco di altre cose, tipo: Quando ricevi da un laboratorio un rullo che ha un difetto di stampa (diciamo, cattiva densità), prendi un cacciavite e graffia la pellicola da cima a fondo mentre la riavvolgi. Altrimenti, quando rimandi il rullo indietro, il laboratorio lo spedirà semplicemente a qualcun altro meno rompiscatole.
A Movie Odyssey: Three decades of conversation with Stanley Kubrick, Ioan Allen, Film Journal 03.12.2012
A Movie Odyssey: Three decades of conversation with Stanley Kubrick, part 2, Ioan Allen, Film Journal 26.12.2012
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