La Repubblica di oggi ha tradotto l'articolo (che poi, va detto, è un comunicato stampa che l'autore e editore hanno inviato urbi et orbi per promuovere il libro):
Cosa ci porterà il futuro? Nel 1966, mentre preparava 2001 Odissea nello spazio, [...] il regista Stanley Kubrick mise ventuno scienziati e pensatori davanti alla cinepresa e pose loro questa domanda. Le risposte dovevano formare il prologo del film: una serie di predizioni del futuro, con gli studiosi e intellettuali che parlano, ripresi in primo piano. [...] Dell'esistenza di quel prologo erano a conoscenza in pochi: tra cui Tony Frewin, [che] ha cercato di ritrovare il filmato. Non c'è riuscito, «sebbene da qualche parte, magari in uno scatolone con l'intestazione sbagliata, deve esserci sicuramente, poiché Stanley non buttava via niente, nel corso delle ricerche ho trovato perfino le ricevute di libretti degli assegni degli anni Quaranta». Fortunatamente, non ha trovato solo quelli, ma pure la trascrizione delle interviste, dattiloscritta da Vicky Ward, la segretaria di Kubrick. Riveduto e corredato dalle riflessioni degli intervistati sulle loro profezie a quattro decenni di distanza, ora quel testo è diventato un libro.L'autore e l'editore professano che le interviste erano sparite e sono state miracolosamente ritrovate negli archivi kubrickiani (che a forza di gente che ci mette le mani e di resoconti mitologici ormai sono l'equivalente del labirinto senza più il minotauro) e lo fanno per solleticare l'interesse dei fan e la curiosità dei più, tuttavia si scordano di dire che le interviste non sono inedite.
Sono già state pubblicate nel 1972 nel libro The Making of Kubrick's 2001, a cura di Jerome Agel e scritto sotto l'approvazione di Kubrick. Questo libro presentava 11 scienziati (contro i 21 intervistati in totale) e le loro dichiarazioni in estratti. Anche la prefazione del volume era già stata inclusa come anticipazione promozionale nel volume della TASCHEN The Stanley Kubrick Archives in primavera.
Insomma, un libro meno interessante di quello che sembra leggendo i comunicati stampa. Certo, l'impressione è che stiano un po' mungendo Kubrick.