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19 settembre 2011

Shining in versione integrale

ATTENZIONE: NUOVO AGGIORNAMENTO, leggere in fondo.

Il Dryden Theatre della George Eastman House di Rochester, stato di New York, ha in programma una proiezione di Shining il prossimo 22 ottobre. La sinossi del film si conclude dicendo: "il capolavoro di Stanley Kubrick come non l'avete mai visto, completo di un epilogo agghiacciante tagliato dalla versione cinematografica."

Se non fosse proveniente da una fonte autorevole quale la George Eastman House, che già aveva proiettato una rarissima copia di Fear and Desire, avrei già liquidato la notizia come pattume. Invece potrebbe esser successo il miracolo: una delle copie proiettate in anteprima in pochissime sale cinematografiche statunitensi per sfruttare il passaparola prima della apertura nazionale potrebbe essere scampata dal ritiro che Kubrick aveva eseguito per eliminare il finale del film e chiudere col climax del labirinto.

La scena vedeva il direttore dell'Overlook Hotel, Mr Ullman, andare in ospedale a far visita a Wendy Torrance convalescente dopo gli eventi rocamboleschi dell'inverno. Prima di congedarsi, salutava il piccolo Danny lanciandoli la palla da tennis gialla che il bambino aveva ricevuto nei corridoi dell'albergo, rivelando così il suo coinvolgimento negli eventi e ponendo un dubbio sulla sua natura umana.

Fino ad oggi erano sopravvissute solo delle sbiadite polaroid scattate durante le riprese.




















Speriamo di avere conferma e un dettagliato reportage. Varrebbe quasi la pena di prendere un volo per Toronto e far due passi fino a Rochester.

Aggiornamento: Sono uscite su vari siti e blog delle descrizioni dettagliate dei quattro minuti perduti.
Le scene in questione arrivano giusto prima della carrellata finale sulla foto. Per prima, c'è una piccola sequenza in cui alcune guardie statali cercano Jack, congelato nel ghiaccio, ma sembrano non riuscire a vederlo per un qualche motivo. Segue una scena più lunga ambientata in un ospedale, dove Ullman, il direttore dell'Overlook, cerca di convincere Wendy e Danny che niente di sovrannaturale ha avuto luogo nel suo hotel. Spiega che il corpo di Jack non è stato ritrovato, e dà a Danny una palla da tennis, la stessa che l'aveva guidato dentro la stanza 237.
Il frammento con le guardie forestali che cercano Jack ma non lo trovano non mi pare fosse mai stato ricordato da chi aveva visto il film all'anteprima.

Aggiornamento: La George Eastman House ha inviato una rettifica: per via di un errore di catalogazione, erano convinti di avere una copia integrale del film quando invece hanno solamente quella standard americana di 142 minuti. Grossissima delusione. Se qualcuno vuole interpretare il tutto con qualche teoria del complotto, questa volta potrei dargli ragione.

Aggiornamento 21.10.2011: Per la serata di Halloween, la Warner ha organizzato una proiezione speciale di Shining in una "versione estesa vista raramente." Dovremmo dedurne che dopo la finta della Eastman House adesso è la Warner stessa a mostrare la versione del film come uscì nelle anteprime? Lo spettacolo è a Londra, il che rende più probabile una proiezione della versione lunga americana. Comunque, se qualcuno ha intenzione di passare Halloween a Londra, ci faccia sapere.

17 settembre 2011

Malcolm McDowell presenta ACO alla Academy of Motion Pictures

Per commemorare il 40# anniversario di Arancia Meccanica la Academy of Motion Pictures Arts and Sciences ha proiettato la copia restaurata digitalmente del film alla presenza di Malcolm McDowell.

L'attore, sempre un grande showman, ha raccontato oltre ai soliti aneddoti, di esser stato chiamato da Jan Harlan dopo la morte di Kubrick per una visita a Childwickbury. Infine, come tributo a John Calley, ha svelato un gustoso retroscena nei bagni del cinema della Warner alla fine della proiezione di O Lucky Man per gli executives.

Buona visione, finita la diretta il video è in loop, la parte su Kubrick e Calley è alla fine.

14 settembre 2011

E' morto John Calley

John Calley, dirigente a capo della Warner Bros. negli anni '70, è morto ieri dopo una lunga malattia. Aveva 81 anni.

Unanimemente riconosciuto come uno dei pochi executives con gusto artistico e sempre capace di prevedere successi di pubblico, Calley era anche un vero curioso personaggio: coinvolto negli anni '70 coi deliri di Terry Southern per un film porno dentro lo studio system, nel 1980 aveva rassegnato l'incarico dalla Warner prendendosi una lunga vacanza per girare il mondo in barca a vela.

Con Kubrick aveva condiviso il successo di Arancia Meccanica, imparando molto sulle strategie promozionali dei film. Ecco cosa aveva dichiarato, intervistato da Jan Harlan per A Life in Pictures:
Se non mi sbaglio, Arancia Meccanica è stato il secondo film che ha incassato di più nella storia della Warner dopo My Fair Lady. Quando mi incontravo coi ragazzi della distribuzione internazionale gli dicevo: "Aspettate un minuto. Quello che stiamo facendo è seguire le istruzioni che ci ha dato Stanley, e otteniamo dei risultati straordinari. Stiamo incassando cifre impensabili per un film che voi avevate giudicato una catastrofe perché troppo inaccessibile. Non potrebbe essere che lui sappia qualcosa che noi non sappiamo? Non potrebbe essere che fare come dice lui sia meglio?" E loro: "No, no, quello non sa nulla, è solo un rompicoglioni."
Nei documentari di Gary Leva per le edizioni speciali del 2007, Calley aveva riassunto con questa efficace formula i suoi anni alla Warner con Kubrick:
La Warner Bros. faceva quello che volevo fare io, e io volevo fare quello che Stanley mi diceva di fare.
Rest in peace, John.

Longtime Studio Head John Calley Dies at 81, Tim Molloy, The Wrap 13.09.2011

12 settembre 2011

SK: Limited Edition Collection in Blu-ray

Ho acquistato su Amazon US il cofanetto di Blu-ray Stanley Kubrick Limited Edition Collection. Ho scelto l'edizione americana perché contiene tutti i film da Spartacus in poi, nelle migliori edizioni disponibili ad oggi in alta definizione. Il cofanetto pubblicato in Europa, ribattezzato Visionary Filmmaker Collection e tuttora assente in Italia, non gode degli accordi di distribuzione tra la Warner e la Sony (per Stranamore) e la Universal (per Spartacus), così presenta solo i film da 2001: Odissea nello Spazio in avanti.

L'etichetta "Edizione limitata" è ovviamente solo un espediente di marketing per far aumentare le vendite, perché non c'è nulla nella confezione che garantisca un limite numerico di copie stampate.

La confezione consta di una custodia in cartoncino, che contiene due libretti in copertina rigida, uno con fotografie e testi e l'altro con pagine spesse in cui sono inseriti i dischi. Questa confezione, sicuramente elegante e d'effetto, aveva suscitato qualche polemica all'uscita per la difficoltà di estrazione dei dischi, intrappolati nelle rigide pagine di cartone. Confermo che tirar fuori i dischi non è semplice e che la frizione del disco contro le pareti può causare graffi. Si raccomanda cautela, e un panno per afferrare meglio i dischi.

Il libretto con i testi contiene mini-saggi che presentano l'opera del regista. Riporto qui l'introduzione, traducendola dall'inglese:
La parola "visionario" suggerisce che un artista possiede un particolar modo di vedere il mondo, che mostra al pubblico qualcosa che non ha mai visto prima. Stanley Kubrick era un vero visionario, capace di spingere le frontiere sia dell'immaginazione che della regia in modi sorprendenti, scioccanti e spesso controversi. I suoi film, pur diversi l'uno dall'altro, condividono un'unica visione: l'uomo messo di fronte a forze caotiche, spesso contenute dentro se stesso. Contrariamente alla tradizione di Hollywood, i suoi protagonisti raramente prevalgono e il regista rifiuta di dare al pubblico la soddisfazione del lieto fine. Più che eroi, Kubrick ci presenta personaggi moralmente ambigui che funzionano più spesso come antieroi che come protagonisti, persone che possono anche affrontare l'impossibile ma che alla fine si rivelano solo pedine sotto le leggi della società e di un universo di frequente spaventoso.
La collezione quindi prosegue organizzando ciascun film sotto una parola chiave, come se ogni opera toccasse i temi cardine della riflessione sull'uomo nella società. Il che, pur con qualche leggera forzatura, non è del tutto errato. Così Spartacus vale come avventura sulla RIBELLIONE, Lolita come una storia TABOO, Il Dr. Stranamore come SATIRA (avrei trovato più appropriato Follia, essendo Satira uno stile e non un concetto), 2001 come riflessione sulla TECNOLOGIA, Arancia Meccanica come analisi della VIOLENZA, Barry Lyndon come parabola sull'IDENTITÀ', Shining come racconto SOPRANNATURALE (avrei tranquillamente messo Famiglia), Full Metal Jacket come film di GUERRA e Eyes Wide Shut come trattato sul SESSO.

I mini-saggi introduttivi ai film risultano al pari dell'introduzione alquanto perspicaci, e devo ammettere una certa sorpresa nel trovare condensate in così poche righe concetti appropriati e a volte perfino illuminanti, validi tanto per presentare il film allo spettatore neofita quanto a contestualizzare l'opera all'interno del canone Kubrick. Particolarmente incisivi quelli su Arancia Meccanica e Barry Lyndon. Non è dato sapere chi li abbia scritti.

Non avendo né le competenze né un impianto home theatre adatto a valutare la qualità audio/video dei dischi, mi limito a fare qualche piccola osservazione generale, rimandando ai siti dedicati all'argomento.

Anche se non indicato dalle schede tecniche, tutti i film hanno l'audio italiano, tranne Spartacus, Stranamore e Shining, essendo quest'ultimo nella versione lunga americana. Si tratta ovviamente dei remix del 2001, non dei mono originali. L'unico film contenente l'audio monofonico inglese è Stranamore, disponibile nel cofanetto nell'edizione limitata per il 45° anniversario (l'edizione Blu-ray standard non includeva il mono).

I vantaggi dell'alta definizione dei trasferimenti sono innumerevoli e ben documentati, ma sorprende sempre poter guardare i film con tale chiarezza di dettaglio. Particolarmente gustoso mi è sembrato il trasferimento di Stranamore che riesce ad essere assolutamente pulito e stabile senza risultare artefatto. Nelle scene con il Generale Ripper si riesce anche a leggere il titolo del libro sulla scrivania, un meraviglioso "Razzi e satelliti funzionano così".

Il lavoro di pulizia su Lolita è buono e l'immagine è presentata nel rapporto d'immagine 1,66:1. Kubrick aveva scelto di trasferire questo film in open matte per l'edizione Criterion da lui supervisionata, rivelando in alcune scene inquadrature a 1,37:1 in un film prevalentemente mascherato a 1,66. Con il formato nativo 16/9 dell'alta definizione, preservare l'1,66:1 costante è una scelta corretta anche filologicamente.

Lo stesso non si può dire di Barry Lyndon trasferito in 16/9 (1,78:1) nonostante innumerevoli prove abbiano dimostrato l'erroneità di questo formato. Non si tratta di una questione esclusivamente filologica (mantenere il formato di proiezione nei cinema d'allora), né di semplice rispetto delle volontà del regista (messe nero su bianco e attuate in edizioni home-video precedenti); il punto è che Barry Lyndon in questo formato non funziona. Si avverte chiaramente la strettezza del formato 16/9 che toglie aria e respiro alle immagini. La bellezza della fotografia e la precisione del trasferimento non riescono a impedire una continua e costante distrazione durante la visione.

A differenza di Shining, Full Metal Jacket e Eyes Wide Shut, anch'essi trasferiti in 16/9 e guardabili tranquillamente in questo formato, Barry Lyndon soffre irrimediabilmente della scelta errata compiuta dalla Warner.

Detto per inciso, non giustifico i trasferimenti in 16/9 per gli ultimi tre film di Kubrick, dico solo che questi film, girati in open matte e proiettati in 1,85:1 tollerano un'apertura a 1,78:1 senza che lo spettatore ne risenta. D'altronde il trasferimento in HD di questi tre film è una misura intermedia tra quello in DVD e la proiezione cinematografica, mentre Barry Lyndon è stato trasferito in un formato più stretto rispetto a qualsiasi altro che il film abbia mai avuto, con conseguente perdita di immagine.

A parte Lolita e Barry Lyndon che debuttano con questo cofanetto nel mercato HD, i trasferimenti per gli altri film sono quelli già usciti qualche anno fa (mantenendone pregi e difetti).

Arancia Meccanica, che viene presentato qui nell'edizione del 40° anniversario, nonostante contenga nuovi contenuti extra, ha lo stesso trasferimento del disco uscito nel 2007. Rispetto al DVD mi è comunque sembrato di notare una maggiore discontinuità cromatica e una serie di disturbi video nelle due fasce nere verticali utilizzate per adattare l'1,66:1 del film al 16/9. Il documentario inedito, intitolato Turning Like Clockwork, si concentra sull'impatto culturale del film, mentre l'intervista Malcolm McDowell Looks Back presenta l'attore mentre sfoglia materiale d'epoca relativo al film e lo condisce con aneddoti. Entrambi i contenuti sono meno interessanti di quanto avrebbero potuto essere.

La cosa ironica (per non dire tragica) è che nel nuovo documentario gli estratti del film sono derivati dalla copia restaurata, presentata al Festival di Cannes di quest'anno, segno che un trasferimento in HD della nuova pellicola già esiste. La Warner però si è guardata bene dall'includerlo, tenendolo sicuramente in serbo per la prossima edizione davverodavvero speciale. Avanti così. E già che sono in vena polemica, faccio anche notare che gli estratti del film restaurato sono in 16/9, gettando una simpaticissima ombra nefasta su come potrebbe essere il prossimo trasferimento del film.

Alla fine dei nove dischi, spunta l'onnipresente A Life In Pictures di Jan Harlan, in standard definition, abbinato al brutto O Lucky Malcolm! in HD.

Per chiudere con una nota positiva, il corpus d'opere kubrickiano, messo tutto insieme e visto compattamente un film dopo l'altro, rivela una volta di più una straordinaria coerenza tanto formale quando tematica, e questo non c'è negligenza e pressappocaggine che lo possa danneggiare.

Aggiornamento 16.08.2013: Il cofanetto a 10 dischi è stato infine distribuito anche in Italia, con l'audio italiano per tutti i film; questo comporta ovviamente che l'edizione di Shining inclusa sia quella europea che dura 20 minuti in meno. Il packaging esterno del cofanetto è stato tradotto, mentre il libretto interno è rimasto in inglese. Ringrazio Antonio Calfapietra per le informazioni.

11 settembre 2011

Intervista a Arthur C. Clarke del 1968

Tra rischi indicibili e traversie innumerevoli, finalmente sono riuscito a metter le mani sul cofanetto DVD Stanley Kubrick Collection del 1999, l'unico contenente i mix audio mono originali realizzati da Kubrick, colpevolmente sempre dimenticati nelle edizioni successive.

Tra le altre differenze con la riedizione rimasterizzata uscita nel 2001, il disco di 2001: Odissea nello Spazio conteneva un'intervista d'epoca ad Arthur C. Clarke registrata poco prima dell'uscita del film nelle sale statunitensi. Non è chiara la circostanza di questo incontro, che sembrerebbe una convention interna alla MGM. Lo scrittore e co-sceneggiatore del film parla dell'aspetto tecnico-innovativo del film e di come l'opera possa essere altamente educativa per preparare le persone all'inevitabile contatto con una civiltà extraterrestre. So very '60s. Buona visione.



09 settembre 2011

Sue Lyon a Venezia

In occasione del Festival del Cinema di Venezia, un articolo di Gossipblog pubblica foto di vip in vacanza sulla laguna, inclusa Sue Lyon, la Lolita di Kubrick. Era il 1962 e l'attrice era stata inviata dal regista per presentare il film in concorso al Lido.


Dagli archivi d'epoca, segnalo per contorno una recensione scritta da Giovanni Grazzini subito dopo la proiezione del film e pubblicata sul Corriere della Sera il giorno successivo, 31 agosto 1962.

02 settembre 2011

Lunatic at Large still missing

Dopo mesi di silenzio stampa, siamo forse di fronte a un nuovo giro mediatico per il progetto Lunatic at Large e gli altri due film recuperati da Philip Hobbs.

Un articolo pubblicato su Thompson on Hollywood riporta una dichiarazione del co-produttore Steve Lanning che, raggiunto telefonicamente negli uffici spagnoli (?) della Philco Films, annuncia quanto segue: il regista Chris Palmer è "assolutamente" ancora collegato ai progetti, i due protagonisti Sam Rockwell e Scarlett Johansonn sono passati da essere assunti a "opzioni preferite" e che i finanziamenti per iniziare le riprese dovrebbero arrivare entro le prossime due settimane con il primo ciak previsto per l'inizio 2012.

Traducendo: la solita fuffa. Se avvertite un malcelato desiderio che questi progetti-sciacallo falliscano e tornino nel dimenticatoio che si meritano, avete ragione.

01 settembre 2011

Problemi tecnici

Il blog è rimasto offline per la seconda metà del mese di Agosto a causa di un problema tecnico (apparentemente una questione di DNS tra Blogger e Aruba). Mi scuso per il disservizio e ringrazio il sempre fido Nicola per essere riuscito a venirne a capo.

Nei prossimi giorni tornerò a postare articoli, alcuni dei quali risulteranno un po' in ritardo. Grazie per la pazienza.
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